I beni immobili non si vendono, i debiti rimangono

Verdi: «Il Comune non ha incassato le somme per immobili venduti»

sabato 4 aprile 2009
«Sono passati quasi due anni da quando il Comune di Trani ha messo in vendita alcuni immobili per pagare i debiti. Ma a oggi non ha incassato nemmeno un euro di quelli necessari a ripianare i debiti fuori bilancio e a salvaguardare gli equilibri di bilancio così come deliberato il 22 ottobre 2007, quando appunto si decise di alienare alcuni beni tra i quali il suolo dell'ex mattatoio comunale e una parte di quello degli ex capannoni Ruggia con l'impegno di "destinare le eventuali risorse eccedenti per l'eventuale acquisto dell'immobile ex distilleria Angelini".

I tentativi di vendere questi beni attraverso aste sono andati deserti, motivo per cui il lotto relativo l'area dell'ex mattatoio comunale per 1,3milioni di euro veniva aggiudicato con una determinazione dirigenziale (il 18 aprile 2008); ma successivamente, in seguito alla revoca della prima aggiudicazione, la gara è stata aggiudicata nell'ottobre successivo alla società risultata seconda classificata, dopo aver provveduto alla revoca nei confronti della prima. Ma anche in questo secondo caso, l'azienda seconda classificata non stipulava il contratto di compravendita e anzi anche la seconda aggiudicazione veniva revocata da parte del Comune. Quindi il contratto di compravendita non è mai stato stipulato e anzi è tuttora pendente un contenzioso davanti al Tar Puglia di Bari instaurato dalla prima azienda vincitrice della gara.

Analoga conclusione negativa ha avuto, al momento, anche la vendita del lotto relativo i suoli ex capannoni "Ruggia", considerato infatti che l'azienda vincitrice (la stessa risulta prima aggiudicataria del suolo dell'ex macello) ha dichiarato di non avere più interesse all'acquisto dei suoli. Probabilmente la mancata conclusione dei contratti di compravendita dovrebbe addebitarsi nel caso dell'ex mattatoio al fatto che una parte dei suoli in vendita sarà interessata dalla costruzione degli alloggi dei carabinieri già prevista, così che la superficie effettivamente disponibile non corrisponde a quella messa in vendita; mentre per i capannoni Ruggia è stato "scoperto" che una parte degli stessi è tutt'oggi in concessione al Demanio dello Stato e quindi non a disposizione del Comune.

In realtà questi problemi erano stati da noi evidenziati pubblicamente nel corso della seduta del Consiglio comunale nel corso della quale la maggioranza deliberò la vendita. Ma nonostante ciò l'amministrazione perseverò nella propria scelta, rivelatasi superficiale e sbagliata. Soprattutto è evidente - continua - che anche in questo caso si è manifestata la superficialità con la quale è stato approvato un provvedimento di una certa importanza, che sino a oggi non ha raggiunto lo scopo per il quale era stato deliberato: sanare il bilancio comunale. Per queste ragioni alla luce del mancato introito delle somme per diversi milioni di euro messe a bilancio ma mai incassate, chiediamo di conoscere qual è attualmente lo stato dei debiti fuori bilancio del Comune di Trani e in quale maniera l'amministrazione intende sopperire alle somme mai incassate».

Michele Di Gregorio
Capogruppo dei Verdi