I Giovani del PRC sulla campagna elettorale

«ha visto contrapporsi due modi antitetici di fare ed intendere politica..»

mercoledì 13 aprile 2005
«È stata una campagna elettorale che ha visto contrapporsi due modi antitetici di fare ed intendere politica: agli enormi capitali spesi e ai voti comprati con i buoni di benzina e la paccottiglia da mercatino non abbiamo potuto che contrapporre l'impegno di tutte le nostre energie per diffondere l'idea di un'altra Puglia possibile, in maniera sobria, non invadente, un'idea che convinto molti e che apre nuove prospettive per il nostro territorio. Riesce ancora difficile capacitarsi di quale possibilità oggi ci viene offerta: chiunque sa il valore del neopresidente Nichi Vendola, almeno quanto sa che è l'unico in grado di poter risollevare le sorti della nostra regione.

Il successo di Nichi, in quella che era considerata una delle regioni roccaforti della destra italiana,riteniamo trovi ragione anche nell'incredibile distanza creatasi tra l'elite governante pugliese e il popolo che la legittimava si era fatta insostenibile. Non è stato solo un voto di protesta contro provvedimenti impopolari, è stato un voto contro la logica che ha portato a quei provvedimenti. La Puglia era una terra governata da lobby, che non sentivamo più nostra, svenduta dall'arroganza di un governo ottuso. Per questo crediamo che oggi la Puglia si possa dire una terra liberata da quella che Nichi chiama una "rivoluzione gentile"; la gente di Puglia ha ricacciato una classe politica che le era diventata avversa, dandosi la possibilità di un nuovo futuro possibile. Ora a noi tutti è dato l'impegno di rendere al popolo pugliese una Puglia migliore, convinti di non poterlo tradire.

In ultimo, Trani ha riconfermato la sua preferenza per i candidati del centro-sinistra, con Rifondazione Comunista che supera il 5% e che insieme alla sinistra alternativa raggiunge il 13% dei voti. Anche questo dovrebbe considerarsi un voto di protesta, come lo è stato quello delle provinciali dello scorso anno, un chiaro monito all'arroganza "locale" di chi ci governa. Sappiamo come partito di avere rinnovato un consenso che ci può permettere un buon lavoro anche nella nostra cittadina e sappiamo che il buon lavoro possiamo farlo, perché sappiamo farlo. Per questo auspichiamo che il prossimo sia un anno di battaglie politiche sull'onda di quell'entusiasmo che ci ha portati oggi in una Puglia migliore, con la speranza che ci porti allo stesso modo verso una Trani che non le sia da meno. » Giovani Comunisti
Circolo Antonio Gramsci, Trani