I Verdi sui presepi: «Troppe disparità tra centro e periferia»
Di Gregorio critica lo stanziamento di 25mila euro per quello di piazza della Libertà
sabato 21 novembre 2009
Il presepe dei quartieri alti e il presepe delle periferie. Il Natale dei commercianti del centro e il Natale dei commercianti della periferia. A Trani anche il Natale non é uguale per tutti. Nei giorni scorsi è stato pubblicato l'avviso pubblico per la realizzazione dei presepi artistici di piazza Libertà, piazza Albanese e della pinetina di via Andria. Inoltre il Comune ha deciso di stanziare 25 mila euro per il presepe in Piazza Libertà e 2mila euro ciascuno per le altre due installazioni. E qui scattano le critiche di Verdi giacché, a fronte di contributi tanto diversi, viene richiesto lo stesso tipo di adempimenti tecnico-burocratici per tutte e tre le realizzazioni.
«Da chi sarà composta la commissione che giudicherà gli elaborati?», chiedono a questo punto i consiglieri Michele di Gregorio e Franco Laurora in una interrogazione al Comune. Non solo. «E' mai possibile, di questi tempi, spendere per un solo presepe, per quanto "artistico" e prestigioso, cinquanta milioni di vecchie lire, quando invece negli anni passati è tranquillamente bastata solo la metà dell'attuale contributo? - prosegue il capogruppo di Gregorio nell'interrogazione. E' mai possibile - continua Franco Laurora - che anche per i presepi si facciano differenziazioni tra "centro" e "periferia della città, destinando al primo tanti soldi e ai secondi pochissimi spiccioli, quando forse sarebbe stato più giusto l'esatto contrario?».
Da queste considerazioni consegue anche una serie di proposte. «Innanzitutto si riduca la somma destinata al presepe di piazza Libertà e la somma residua la si destini ad altre emergenze della città - dice di Gregorio. Se proprio si vogliono spendere dei soldi, si distribuiscano equamente per realizzare presepi in tutte le zone della città: quartiere Europa, zona Pozzopiano, Colonna, piazza Indipendenza, stazione, zona Stadio, piazza Ricco, Piazza Sant'Agostino, via Madre Anna Ventura, etc. E si invitino, per questo, tutti i cittadini interessati ad allestire piccole rappresentazioni della Natività in tutte le zone della città in cambio di un modesto contributo di poche centinaia di euro. Tanti piccoli presepi cittadini, illuminati dalle lucine colorate, per ricordare e ribadire il vero significato della Natività, diventerebbero momenti di aggregazione sociale e di condivisone del momento religioso».
Nell'interrogazione i Verdi osservano anche che non ha molto senso, alla fine, realizzare un presepe "monumentale" in piazza Libertà considerato che la gente ci passa in ogni caso sia perché centrale e di passaggio sia per percorrere l'itinerario presepistico delle chiese.
«Sarebbe invece bello - propone Laurora - arredare la piazza in maniera elegante e discreta con inserti verdi e lucine natalizie, senza avere necessariamente la "grande installazione presepistica" a copertura della Fontana. Va bene dare una mano al commercio cittadino, ma è giusto che a fruire delle iniziative pubbliche siano tutti i commercianti e non solo quelli del centro».
«Perché i commercianti delle zone non centrali - aggiunge di Gregorio - devono essere sempre penalizzati? Poiché si è ancora in tempo e si tratta di spendere soldi pubblici, li si spendano per tutti i cittadini, commercianti o meno. Per questo motivo - conclude - auspichiamo la modifica dell'avviso pubblico per l'allestimento dei presepi».
«Da chi sarà composta la commissione che giudicherà gli elaborati?», chiedono a questo punto i consiglieri Michele di Gregorio e Franco Laurora in una interrogazione al Comune. Non solo. «E' mai possibile, di questi tempi, spendere per un solo presepe, per quanto "artistico" e prestigioso, cinquanta milioni di vecchie lire, quando invece negli anni passati è tranquillamente bastata solo la metà dell'attuale contributo? - prosegue il capogruppo di Gregorio nell'interrogazione. E' mai possibile - continua Franco Laurora - che anche per i presepi si facciano differenziazioni tra "centro" e "periferia della città, destinando al primo tanti soldi e ai secondi pochissimi spiccioli, quando forse sarebbe stato più giusto l'esatto contrario?».
Da queste considerazioni consegue anche una serie di proposte. «Innanzitutto si riduca la somma destinata al presepe di piazza Libertà e la somma residua la si destini ad altre emergenze della città - dice di Gregorio. Se proprio si vogliono spendere dei soldi, si distribuiscano equamente per realizzare presepi in tutte le zone della città: quartiere Europa, zona Pozzopiano, Colonna, piazza Indipendenza, stazione, zona Stadio, piazza Ricco, Piazza Sant'Agostino, via Madre Anna Ventura, etc. E si invitino, per questo, tutti i cittadini interessati ad allestire piccole rappresentazioni della Natività in tutte le zone della città in cambio di un modesto contributo di poche centinaia di euro. Tanti piccoli presepi cittadini, illuminati dalle lucine colorate, per ricordare e ribadire il vero significato della Natività, diventerebbero momenti di aggregazione sociale e di condivisone del momento religioso».
Nell'interrogazione i Verdi osservano anche che non ha molto senso, alla fine, realizzare un presepe "monumentale" in piazza Libertà considerato che la gente ci passa in ogni caso sia perché centrale e di passaggio sia per percorrere l'itinerario presepistico delle chiese.
«Sarebbe invece bello - propone Laurora - arredare la piazza in maniera elegante e discreta con inserti verdi e lucine natalizie, senza avere necessariamente la "grande installazione presepistica" a copertura della Fontana. Va bene dare una mano al commercio cittadino, ma è giusto che a fruire delle iniziative pubbliche siano tutti i commercianti e non solo quelli del centro».
«Perché i commercianti delle zone non centrali - aggiunge di Gregorio - devono essere sempre penalizzati? Poiché si è ancora in tempo e si tratta di spendere soldi pubblici, li si spendano per tutti i cittadini, commercianti o meno. Per questo motivo - conclude - auspichiamo la modifica dell'avviso pubblico per l'allestimento dei presepi».