I Verdi sui recenti atti vandalici: "c’è qualcosa che non funziona nella nostra città"
Di Gregorio: «un vero e proprio atto di violenza ai danni di tutti i cittadini»
martedì 23 gennaio 2007
«Qualificare come atto di vandalismo quello compiuto nei giorni scorsi ai danni del parco giochi della villa comunale ci appare assolutamente riduttivo. In realtà quanto accaduto è un vero e proprio atto di violenza ai danni di tutti i cittadini che si pone sulla stessa scia di quanto accaduto nei mesi scorsi, sempre nella villa comunale, ai danni delle famose giostrine di proprietà di un imprenditore cittadino e con il gravissimo episodio del danneggiamento della Cattedrale. Ma anche in questi giorni "l'ondata di violenza" non accenna a diminuire considerato che numerosi cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani sono stati incendiati.
Non cambia nemmeno la sostanza poiché in tutti i casi saremo sempre noi cittadini a patirne le conseguenze economiche; fatto "normale" per la ristrutturazione della Cattedrale e del parco giochi della villa ( in realtà realizzato sì con la cessione gratuita dei giochi, ma costato al Comune 25.00,00 euro per la riqualificazione dell'area, oltre al costo mensile di manutenzione dei giochi stessi), ma non per le "giostrine", considerato che i cittadini, per la negligenza e la vacua ostinazione di qualcuno, dovranno risarcire i danni subiti da un privato cittadino poiché quelle giostrine non potevano essere depositate in quel luogo.
Ma il danno economico, appare ben poca cosa, davanti alla amara constatazione che anche per un parco giochi occorrono i "vigilantes" reclamati, con coro unanime, dai tanti commentatori che hanno espresso il loro pensiero sulla vicenda. Per questo i gesti accaduti non possono qualificarsi atti di vandalismo fine a sé stesso ma sono atti di violenza nei confronti di tutti coloro che vivono in questa città. Se per salvaguardare l'integrità del parco giochi nella Villa comunale occorre ricorrere alla vigilanza "armata" allora c'è qualcosa che non funziona nella nostra città. Abbiamo più volte sollecitato una vera attività di salvaguardia della Villa Comunale che partisse da quelle che sono le possibilità normative offerte dalla nostra legislazione. Ad esempio l'art. 1 del Decreto Legislativo n. 42 del 22.1.2004, consente una tutela specifica per le ville, i parchi, i giardini che hanno un interesse artistico o storico. Tale tutela può certamente estendersi alla nostra villa comunale o alle piazze alberate di Piazza della Repubblica. Ma nulla è stato fatto.
Certo ciò non basta, né probabilmente avrebbe salvato la nostra villa dalla violenza subita. Tuttavia riteniamo che nemmeno i "vigilantes" armati siano la soluzione del problema. Mai la nostra città aveva subito degli atti così eclatanti e vistosi come quelli accaduti nei giorni scorsi. Per questo è il caso che anche gli amministratori pubblici adottino iniziative altrettanto significative finalizzate a manifestare gli intenti di valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale. Occorro atti amministrativi concreti che partano da chi ha avuto la delega per rappresentare tutti i cittadini, con i quali devono individuarsi le linee guida di tutela della nostra città, in questo caso tutelando il nostro patrimonio ambientale.
Chiediamo pertanto che sia dato immediato corso alla richiesta di dichiarazione di interesse storico-artistico dei giardini della Villa Comunale e dei giardini di Piazza della Repubblica ai sensi dell'art. 10 comma 4 lettera f) del Decreto Legislativo n. 42 del 22.1.2004.»
Michele Di Gregorio
Verdi Trani
Non cambia nemmeno la sostanza poiché in tutti i casi saremo sempre noi cittadini a patirne le conseguenze economiche; fatto "normale" per la ristrutturazione della Cattedrale e del parco giochi della villa ( in realtà realizzato sì con la cessione gratuita dei giochi, ma costato al Comune 25.00,00 euro per la riqualificazione dell'area, oltre al costo mensile di manutenzione dei giochi stessi), ma non per le "giostrine", considerato che i cittadini, per la negligenza e la vacua ostinazione di qualcuno, dovranno risarcire i danni subiti da un privato cittadino poiché quelle giostrine non potevano essere depositate in quel luogo.
Ma il danno economico, appare ben poca cosa, davanti alla amara constatazione che anche per un parco giochi occorrono i "vigilantes" reclamati, con coro unanime, dai tanti commentatori che hanno espresso il loro pensiero sulla vicenda. Per questo i gesti accaduti non possono qualificarsi atti di vandalismo fine a sé stesso ma sono atti di violenza nei confronti di tutti coloro che vivono in questa città. Se per salvaguardare l'integrità del parco giochi nella Villa comunale occorre ricorrere alla vigilanza "armata" allora c'è qualcosa che non funziona nella nostra città. Abbiamo più volte sollecitato una vera attività di salvaguardia della Villa Comunale che partisse da quelle che sono le possibilità normative offerte dalla nostra legislazione. Ad esempio l'art. 1 del Decreto Legislativo n. 42 del 22.1.2004, consente una tutela specifica per le ville, i parchi, i giardini che hanno un interesse artistico o storico. Tale tutela può certamente estendersi alla nostra villa comunale o alle piazze alberate di Piazza della Repubblica. Ma nulla è stato fatto.
Certo ciò non basta, né probabilmente avrebbe salvato la nostra villa dalla violenza subita. Tuttavia riteniamo che nemmeno i "vigilantes" armati siano la soluzione del problema. Mai la nostra città aveva subito degli atti così eclatanti e vistosi come quelli accaduti nei giorni scorsi. Per questo è il caso che anche gli amministratori pubblici adottino iniziative altrettanto significative finalizzate a manifestare gli intenti di valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale. Occorro atti amministrativi concreti che partano da chi ha avuto la delega per rappresentare tutti i cittadini, con i quali devono individuarsi le linee guida di tutela della nostra città, in questo caso tutelando il nostro patrimonio ambientale.
Chiediamo pertanto che sia dato immediato corso alla richiesta di dichiarazione di interesse storico-artistico dei giardini della Villa Comunale e dei giardini di Piazza della Repubblica ai sensi dell'art. 10 comma 4 lettera f) del Decreto Legislativo n. 42 del 22.1.2004.»
Michele Di Gregorio
Verdi Trani