«Ici e altri balzelli, a Trani pagano sempre i meno fortunati»
I Verdi chiedono al Comune se siano stati rivisti i valori delle aree fabbricabili
sabato 12 settembre 2009
Il Comune ha rivisto i valori delle aree fabbricabili ai fini dell'Ici, in modo da ridurre il salasso ai danni dei piccoli agricoltori? E' quanto i Verdi di Trani chiedono al Comune in un'interrogazione a firma dei consiglieri Michele di Gregorio e Franco Laurora, dal momento che sono passati quattro mesi dal Consiglio comunale in cui, durante la discussione riguardante l'approvazione delle aliquote per l'Ici, venne proposto all'amministrazione un emendamento finalizzato a rivedere i valori sulle aree fabbricabili così come determinati dal consulente nominato dalla stessa.
«Si era creata - ricorda il capogruppo di Gregorio - grande confusione tra i cittadini, ma soprattutto risultavano vessati in maniera spropositata i piccoli proprietari terrieri costretti, per piccolissimi appezzamenti di terra diventati edificabili (almeno in teoria) secondo le nuove previsioni del Pug, a versare migliaia di euro a titolo di Ici. Nel Consiglio comunale del 27 maggio denunciammo che, come conseguenza di tale imposizione, gli agricoltori avevano iniziato a vendere i propri terreni. In tale maniera, come al solito, si privilegiavano i più fortunati rispetto ai piccoli proprietari. L'amministrazione in sede di discussione chiese di ritirare l'emendamento promettendo un immediato intervento amministrativo per andare incontro alle esigenze dei contadini tranesi. Ma a oggi - conclude - nonostante i mesi trascorsi e le promesse fatte, nulla è cambiato e i valori dei terreni ai fini del calcolo dell'Ici sono rimasti immutati».
Da qui la richiesta di chiarimenti inoltrata in particolare all'indirizzo dell'ufficio tecnico comunale, perché dica se ha provveduto a rivedere i valori in modo da evitare ulteriori salassi immotivati nei confronti dei piccoli coltivatori.
«Analoga chiarezza - aggiunge Franco Laurora - chiediamo per l'appalto riguardante l'affidamento dei "tributi minori", già deliberato dal Consiglio comunale ma non ancora definito. In tale maniera si farebbe chiarezza su chi paga e come viene pagata la tassa di occupazione del suolo pubblico che, in considerazione dell'occupazione di interi marciapiedi e strade, a danno dei pedoni, dovrebbe rimpinguare di molto le casse comunali». I Verdi chiedono, infine, che venga cancellata l'addizionale Irpef che grava come una scure soprattutto sui pensionati o in ogni caso che venga aumentata l'attuale soglia di esenzione, che riguarda solo pochissimi cittadini che hanno un reddito pari o inferiore a 7mila euro.
«Si era creata - ricorda il capogruppo di Gregorio - grande confusione tra i cittadini, ma soprattutto risultavano vessati in maniera spropositata i piccoli proprietari terrieri costretti, per piccolissimi appezzamenti di terra diventati edificabili (almeno in teoria) secondo le nuove previsioni del Pug, a versare migliaia di euro a titolo di Ici. Nel Consiglio comunale del 27 maggio denunciammo che, come conseguenza di tale imposizione, gli agricoltori avevano iniziato a vendere i propri terreni. In tale maniera, come al solito, si privilegiavano i più fortunati rispetto ai piccoli proprietari. L'amministrazione in sede di discussione chiese di ritirare l'emendamento promettendo un immediato intervento amministrativo per andare incontro alle esigenze dei contadini tranesi. Ma a oggi - conclude - nonostante i mesi trascorsi e le promesse fatte, nulla è cambiato e i valori dei terreni ai fini del calcolo dell'Ici sono rimasti immutati».
Da qui la richiesta di chiarimenti inoltrata in particolare all'indirizzo dell'ufficio tecnico comunale, perché dica se ha provveduto a rivedere i valori in modo da evitare ulteriori salassi immotivati nei confronti dei piccoli coltivatori.
«Analoga chiarezza - aggiunge Franco Laurora - chiediamo per l'appalto riguardante l'affidamento dei "tributi minori", già deliberato dal Consiglio comunale ma non ancora definito. In tale maniera si farebbe chiarezza su chi paga e come viene pagata la tassa di occupazione del suolo pubblico che, in considerazione dell'occupazione di interi marciapiedi e strade, a danno dei pedoni, dovrebbe rimpinguare di molto le casse comunali». I Verdi chiedono, infine, che venga cancellata l'addizionale Irpef che grava come una scure soprattutto sui pensionati o in ogni caso che venga aumentata l'attuale soglia di esenzione, che riguarda solo pochissimi cittadini che hanno un reddito pari o inferiore a 7mila euro.