Il 1° gennaio una celebrazione solenne con l'Arcivescovo

In Cattedrale la consegna del messaggio della pace

giovedì 31 dicembre 2009
Venerdì 1 gennaio 2010, solennità della Santa Madre di Dio, a Trani, presso la Cattedrale, alle ore 11.30, si terrà una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri. Durante la celebrazione, che sarà animata dall'Azione Cattolica diocesana, l'Arcivescovo consegnerà il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 43ª Giornata Mondiale della Pace sul tema "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato".
Di seguito si trasmette una riflessione sul tema della giornata di Luigi Lanotte, Presidente diocesano dell'Azione Cattolica
«"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". È il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 43^ Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il 1° gennaio 2010. Le parole del Pontefice richiamano in modo universale tutti gli uomini a salvaguardare il creato per una pacifica convivenza. Richiamando poi le riflessioni in merito al creato dei suoi predecessori, esalta il ruolo - da sempre - della Chiesa nell'impegno continuo nella storia a favore della pace e della salvaguardia del creato. Infatti, si legge al n.12 : "la Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico.". In particolare, poi, quando si rifà al messaggio di Papa Giovanni Paolo II : "Pace con Dio creatore, pace con tutto il creato", parlando di "coscienza ecologica".
Da pochi giorni conclusa la quindicesima Conferenza ONU sui cambiamenti climatici a Copenaghen che ha visto i grandi della Terra discutere di ambiente, viene da chiedersi come trasformare lo stile di vita dell'uomo, perché di trasformazione si dovrebbe parlare, e soprattutto come i governi dei vari paesi possano attuare scelte concrete dedite alla cura dell'ambiente. Il Messaggio di Benedetto XVI, si inserisce, allora, nella storia di questi giorni in cui celebriamo il Natale e subito dopo l'apertura della Conferenza ONU, affinché la parola della Chiesa diventi presenza tangibile nella vita del mondo; ma soprattutto susciti nel cuore degli uomini di buona volontà e nei governanti, un desiderio di amore della vita a favore del Creato. "Contemplare la bellezza del creato è stimolo a riconoscere l'amore del Creatore, quell'Amore che <>". Straordinario in questo passaggio del Messaggio del Papa la citazione di Dante Alighieri presa dalla Divina Commedia.
Riflettere solo sull'urgenza di rivedere gli stili di vita per la salvaguardia del Creato è solo il punto d'inizio, occorre anche rivedere - in modo concreto - il rapporto dell'uomo con l'ambiente naturale, come già richiamato dal Papa nell'ultima Enciclica "Caritas in Veritate". Siamo obbligati - si legge nel Messaggio della Pace - ad un modo di vivere sobrio e improntato alla solidarietà, "con nuove regole e forme d'impegno, puntando con fiducia e coraggio sulle esperienze positive compiute e rigettando con decisione quelle negative"(cfr n.5). Benedetto XVI invita l'uomo ed i governanti, a considerare questa crisi ambientale globale come un'occasione di discernimento e di nuova progettualità. Custodire il creato implica un prendersi cura dello stesso per consegnarlo alle future generazioni. Il Messaggio per la 43^ Giornata Mondiale della Pace, ci spinge come generazioni presenti ad essere responsabili nei confronti di quelle future. "Tante sono oggi le opportunità scientifiche e i potenziali percorsi innovativi, grazie ai quali è possibile fornire soluzioni soddisfacenti ed armoniose alla relazione tra l'uomo e l'ambiente" (cfr n.10). Attraverso un'attenta analisi delle varie forme di energia sfruttabili (in particolare quella solare) e poi le questioni ambientali legate ai cambiamenti climatici, si deve intervenire con politiche nazionali ed internazionali che offrano opportunità nuove all'umanità intera. Accogliamo, pertanto, l'appello del Santo Padre e facciamolo nostro: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato».