Il 2 giugno mercato regolare a Trani, ci sarà anche il nuovo sindaco?
Montaruli: «Così come avverrà ad Andria, anche Trani andrà al ballottaggio domenica 14 giugno»
domenica 31 maggio 2015
6.17
A Trani ci sarà il mercato il 2 giugno prossimo, Festa della Repubblica Italiana. È quanto si apprende in una nota stampa di Unimpresa Bat che fa sapere come sia stata regolarmente accolta, anche in questa circostanza, la richiesta formulata dall'Associazione di Categoria e dal Comitato Batcommercio2010 aderente a C.N.A. Puglia.
Un mercato, quello del prossimo 2 giugno, particolarmente significativo in quanto si potrebbe già avere la presenza del neo-Sindaco eletto dai Cittadini tranesi che si recheranno al voto oggi. Scettico che questo possa accadere è stato il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: «Non credo questo "miracolo" possa verificarsi – riferendosi all'elezione al primo turno del nuovo Sindaco. Innanzitutto perché penso che, così come avverrà ad Andria, anche Trani andrà al ballottaggio domenica 14 giugno, quando il già altissimo dato relativo all'astensionismo raggiungerà il massimo storico con gli elettori che si riverseranno sulle spiagge e presso le loro dimore rurali per trascorrere una giornata di spensieratezza dopo la batosta delle scadenze fiscali di maggio. Proprio domenica 14 giugno, inoltre, sarà toccato il massimo storico delle temperature atmosferiche con la registrazione di picchi di oltre 39 gradi proprio nelle ore cruciali dell'afflusso alle urne, con un tasso di umidità serale che si aggirerà sul 75/90%, con enorme soddisfazione per i contendenti in gara i quali, con estrema facilitazione e con quelle scarne percentuali di votanti, raggiungerebbero i loro obiettivi con uno schiocco di dita».
Passando poi al mercato festivo del 2 giugno ha aggiunto: «Siamo grati al Commissario Straordinario di Trani, dott.ssa Maria Rita Iaculli, che secondo noi avrebbe dovuto restare alla guida della città almeno per i prossimi due anni e fino a quando le altre situazioni in itinere fossero state definitivamente chiarite, per aver accolto la nostra richiesta e data la possibilità agli Operatori del mercato di lavorare in tale giornata. Per quanto riguarda il mercato di Trani, la sua destinazione urbanistica, le sue tantissime carenze strutturali ed infrastrutturali mai risolte e l'assenza totale di programmazione e di regolamentazione, rispetto anche ad un Piano del Commercio vecchio, inadeguato e mai rinnovato, con palese violazione di legge, ritengo – ha detto Montaruli – che sarebbe un gravissimo errore attribuire tutte le colpe di questa situazione e delle molte altre che riguardano il Commercio ed il Turismo a Trani, unicamente alla parte politica.
A mio avviso, invece, il mix micidiale dell'inefficienza è stato proprio il risultato di aver unito più negatività, da quella politica a quella manageriale e dirigenziale per finire a quella del mondo della cosiddetta Rappresentanza che continua a millantare e proporre cose che essa stessa avrebbe dovuto da decenni fare, avendone avuta possibilità, risorse e tutti i vantaggi di certi rapporti politici privilegiati. Ora, però, tutti a prendere le distanze dal "sistema" e anche questo è un dato che merita una profonda analisi tutta da ricostruire, anche perché in politica non valgono le regole matematiche dell'algebra dove meno per meno dà più. No, in politica e in certi ambienti Polisindacali, meno per meno fa due volte meno e più meno metti sempre più meno avrai» – ha concluso il leader sindacale andriese.
Un mercato, quello del prossimo 2 giugno, particolarmente significativo in quanto si potrebbe già avere la presenza del neo-Sindaco eletto dai Cittadini tranesi che si recheranno al voto oggi. Scettico che questo possa accadere è stato il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: «Non credo questo "miracolo" possa verificarsi – riferendosi all'elezione al primo turno del nuovo Sindaco. Innanzitutto perché penso che, così come avverrà ad Andria, anche Trani andrà al ballottaggio domenica 14 giugno, quando il già altissimo dato relativo all'astensionismo raggiungerà il massimo storico con gli elettori che si riverseranno sulle spiagge e presso le loro dimore rurali per trascorrere una giornata di spensieratezza dopo la batosta delle scadenze fiscali di maggio. Proprio domenica 14 giugno, inoltre, sarà toccato il massimo storico delle temperature atmosferiche con la registrazione di picchi di oltre 39 gradi proprio nelle ore cruciali dell'afflusso alle urne, con un tasso di umidità serale che si aggirerà sul 75/90%, con enorme soddisfazione per i contendenti in gara i quali, con estrema facilitazione e con quelle scarne percentuali di votanti, raggiungerebbero i loro obiettivi con uno schiocco di dita».
Passando poi al mercato festivo del 2 giugno ha aggiunto: «Siamo grati al Commissario Straordinario di Trani, dott.ssa Maria Rita Iaculli, che secondo noi avrebbe dovuto restare alla guida della città almeno per i prossimi due anni e fino a quando le altre situazioni in itinere fossero state definitivamente chiarite, per aver accolto la nostra richiesta e data la possibilità agli Operatori del mercato di lavorare in tale giornata. Per quanto riguarda il mercato di Trani, la sua destinazione urbanistica, le sue tantissime carenze strutturali ed infrastrutturali mai risolte e l'assenza totale di programmazione e di regolamentazione, rispetto anche ad un Piano del Commercio vecchio, inadeguato e mai rinnovato, con palese violazione di legge, ritengo – ha detto Montaruli – che sarebbe un gravissimo errore attribuire tutte le colpe di questa situazione e delle molte altre che riguardano il Commercio ed il Turismo a Trani, unicamente alla parte politica.
A mio avviso, invece, il mix micidiale dell'inefficienza è stato proprio il risultato di aver unito più negatività, da quella politica a quella manageriale e dirigenziale per finire a quella del mondo della cosiddetta Rappresentanza che continua a millantare e proporre cose che essa stessa avrebbe dovuto da decenni fare, avendone avuta possibilità, risorse e tutti i vantaggi di certi rapporti politici privilegiati. Ora, però, tutti a prendere le distanze dal "sistema" e anche questo è un dato che merita una profonda analisi tutta da ricostruire, anche perché in politica non valgono le regole matematiche dell'algebra dove meno per meno dà più. No, in politica e in certi ambienti Polisindacali, meno per meno fa due volte meno e più meno metti sempre più meno avrai» – ha concluso il leader sindacale andriese.