Il comitato dei comitati chiede l'immediata attivazione delle consulte

Carbonara: «Un ottimo strumento per poter conoscere il parere dei cittadini»

sabato 4 ottobre 2014 7.26
«Le Consulte di Quartiere sono l'unica strada percorribile per instaurare un dialogo costante e proficuo tra i cittadini e gli amministratori tranesi: questo è quanto emerso nel corso dell'ultima riunione del Comitato Quartieri Tranesi, organismo volto al coordinamento di tutti i Comitati di Quartiere della nostra città». A sostenerlo è il Presidente del Comitato Quartieri Tranesi, Attilio Carbonara che ha chiesto l'immediata attivazione delle consulte di quartiere, uno strumento democratico che permetta ai cittadini di avvicinarsi sempre più alle istituzioni e alla vita cittadina.

«Obiettivo principale delle consulte di quartiere - ha specificato il Presidente - è quello di dare attuazione alle succitate disposizioni statutarie, incentivando la partecipazione popolare all'attività politico amministrativa, attraverso la programmazione di incontri periodici con gli Amministratori locali. Esse rappresenterebbero un ottimo strumento per poter esprimere in modo più diretto il parere dei cittadini in merito alle questioni che li riguardano più da vicino, riducendo le distanze tra questi ultimi e gli stessi Amministratori. Inoltre, in tal modo si potrebbe ottenere un più celere riscontro alle istanze dei quartieri, consentendo, altresì, ai cittadini di proporre emendamenti ed esprimere il proprio parere nei contesti nei quali si discutono questioni relative al quartiere di afferenza».

«Per tale ragione - ha proseguito - chiediamo al sindaco della città, avv. Luigi Riserbato, ed all'Assessore delegato ai rapporti con le Associazioni, prof.ssa Paola Mauro, di dare immediata attivazione alle Consulte di Quartiere. Come noto, la città di Trani non può avvalersi delle circoscrizioni di decentramento politico amministrativo, in quanto soppresse per i Comuni inferiori a 250.000 abitanti dalla L.191/2009, modificata dalla L.42/2010. Tuttavia, in precedenza, l'art.8 DLgs 267/2000 aveva già disciplinato la materia ed, infatti, al c.1 si legge: "I Comuni, anche su base di Quartiere o di Frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo Statuto". Lo stesso art., al c.3 recita: "Nello Statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini". Lo stesso Statuto del Comune di Trani all'art.61 riconosce il diritto di partecipazione quale strumento di attuazione della democrazia nelle scelte politico-amministrative».

Le Consulte di Quartiere si rendono assolutamente necessarie per dar voce ai residenti di tutte le aree cittadine, trattandosi di un ottimo strumento di confronto tra questi ultimi e l'Amministrazione comunale. «Riteniamo – conclude Carbonara - che attraverso l'attivazione di organismi apartitici e con sole finalità di consultive, quali sono le Consulte di Quartiere, possa essere consentita ed agevolata la partecipazione e consultazione dei cittadini all'attività politico amministrativa, favorendo il senso di appartenenza alla propria comunità e facilitando i rapporti ed il confronto con l'Amministrazione Comunale».