«Il Comune di Trani regno della disorganizzazione»

Nota di Sebastiano de Feudis (IdV) sulle criticità dell'amministrazione

giovedì 15 ottobre 2009
«I dirigenti fuggono dal Comune di Trani per la disorganizzazione nella quale versa l'Ente. Ai consiglieri comunali è stato dato un cd contenente il rendiconto 2008. Dal suo esame (non comprendendo per quale motivo in ogni pagina del file c'è l'intestazione in alto a sinistra "Comune di Barletta") scopriamo che nel file "relazione al conto 2008" si segnalano i capoversi scritti in neretto a pagina 52 dalla dirigente della ripartizione personale, contenzioso, servizi giunta, appalti, la dottoressa Titano: "il caos organizzativo nel quale versa da tempo l'Amministrazione Comunale di Trani non consente di assegnare la responsabilità dei procedimenti e, in buona sostanza, la L.241/90 è disattesa." A ciò si aggiungano vecchie ed obsolete malpractices e malfunzionamento in generale della struttura. Il corretto andamento della Pubblica Amministrazione sembra non costituire la principale preoccupazione di un buon numero di persone. Semplici adempimenti in altri Enti diventano qui strumento di distorsione organizzativa, per la scarsa professionalizzazione degli addetti.
Anche il dottor Lasala lamenta problemi di carenza di personale. Segnalazione ancora sul personale e sulla logistica da parte della responsabile ai servizi sociali, cultura, turismo (pag. 74): "Le risorse avute a disposizione si sono rilevate da subito inadeguate per rispondere in maniera ottimale alle fasi di lavoro". In particolare osservando la pianta organica della ripartizione si è rilevato un numero di dipendenti inferiore rispetto a quanto sarebbe stato necessario ma anche un livello di qualifiche e professionalità non consono per le necessità ed obiettivi di settore.
Ed ancora: Sul piano logistico si è rilevata la completa inadeguatezza dell'Ufficio Servizi Sociali ubicato al piano terra di palazzo di città e presidiato in forma stabile da una guardia giurata. L'Ufficio in completa disarmonia con quanto necessità per l'espletamento di un serio e valido servizio sociale professionale accoglie, in un unico spazio, tre assistenti sociali, con una promiscuità di contatti che sono in forte contrasto con la privacy a tutela del cittadino e con la tutela dello stesso lavoro sociale professionale. Questo determina uno scoramento delle figure professionali che in esso operano nonché una assenza d'incisività della risposta progettata a favore del cittadino in stato di bisogno. Ecco in quale stato versa il Comune di Trani».
Sebastiano De Feudis Italia dei Valori