Il consigliere De Feudis sul Pug
«Intendiamo partecipare al dibattito in atto»
venerdì 21 luglio 2006
«Intendiamo partecipare al dibattito in atto sul PUG non solo per confermare che, in definitiva, quello proposto si risolve in una distribuzione di diritti ad edificare (per pochi) ma anche per dare un contributo per una sua rivisitazione in linea con una città che merita un serio rilancio economico. Un PUG che guarda al futuro sviluppo della nostra città dovrebbe essere composto, in linea con la legge regionale, da un piano delle strategie e da un piano strutturale.
Nel PUG che l'amministrazione porterà all'attenzione del Consiglio Comunale non si intravede nessuno dei due piani. Manca un piano di recupero delle cave, dei servizi, delle infrastrutture, dei parcheggi, di recupero del centro storico, regolatore del porto, delle aree mercatali. Ne si comprende dove vengano ubicati i servizi (verde, scuole etc.). Nel PUG, ad esempio, devi pensare anche al traffico, alle isole pedonali, alle piste ciclabili, alla qualità della vita, ai parcheggi. I cittadini vogliono un piano che sia in grado di dare servizi al territorio; che si concentri sulle risorse della città piuttosto che sugli standard a costruire.
Il futuro non risiede nel costruire abitazioni ma infrastrutture al servizio delle aziende e delle persone. Nella redazione di un PUG, poi, si deve assicurare la massima trasparenza e la partecipazione dei cittadini e delle categorie professionali. Sarebbe stato opportuno, ad esempio, utlizzare lo stesso percorso di agenda 21 e non riunioni di maggioranza e di opposizione (tenute sempre distinte tra loro) o forum ove proprio i cittadini risultano i grandi assenti. La trasparenza e la partecipazione della comunità locale, infatti, sono principi irrinunciabili nella redazione del PUG che è sempre stato visto come affare di pochi. In quello che verrà presentato al Consiglio Comunale, infatti, viene tradotto il desiderio dell'amministrazione; non certo quello dei cittadini tranesi.» Sebastiano de Feudis
Capogruppo IDV
Nel PUG che l'amministrazione porterà all'attenzione del Consiglio Comunale non si intravede nessuno dei due piani. Manca un piano di recupero delle cave, dei servizi, delle infrastrutture, dei parcheggi, di recupero del centro storico, regolatore del porto, delle aree mercatali. Ne si comprende dove vengano ubicati i servizi (verde, scuole etc.). Nel PUG, ad esempio, devi pensare anche al traffico, alle isole pedonali, alle piste ciclabili, alla qualità della vita, ai parcheggi. I cittadini vogliono un piano che sia in grado di dare servizi al territorio; che si concentri sulle risorse della città piuttosto che sugli standard a costruire.
Il futuro non risiede nel costruire abitazioni ma infrastrutture al servizio delle aziende e delle persone. Nella redazione di un PUG, poi, si deve assicurare la massima trasparenza e la partecipazione dei cittadini e delle categorie professionali. Sarebbe stato opportuno, ad esempio, utlizzare lo stesso percorso di agenda 21 e non riunioni di maggioranza e di opposizione (tenute sempre distinte tra loro) o forum ove proprio i cittadini risultano i grandi assenti. La trasparenza e la partecipazione della comunità locale, infatti, sono principi irrinunciabili nella redazione del PUG che è sempre stato visto come affare di pochi. In quello che verrà presentato al Consiglio Comunale, infatti, viene tradotto il desiderio dell'amministrazione; non certo quello dei cittadini tranesi.» Sebastiano de Feudis
Capogruppo IDV