Il Consiglio approva il regolamento per l’occupazione di suolo pubblico
Il provvedimento passa con 23 voti favorevoli e 6 astenuti. Nessun voto contrario.
venerdì 8 febbraio 2008
Il Consiglio comunale di Trani ha approvato il regolamento per l'occupazione di suolo pubblico. Grande attenzione per il disciplinare, definito dall'assessore D'Ambrosio "una sorta di piano regolatore generale" del commercio, anche se, come D'Ambrosio stesso ha sottolineato «il disciplinare va inteso come un punto di partenza poiché non va nello specifico delle cose».
Il provvedimento licenziato dal Consiglio pare essere decisamente troppo vago, libero di essere interpretato in maniera assolutamente elastica dai destinatari, in primis i commercianti, presenti in aula durante la seduta consiliare.
Perplessità sono state sollevate sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell'opposizione. Critiche "bipartisan", aventi quasi tutte la stessa denominazione, ossia il fatto che questo regolamento non sia stato concertato da tutti gli attori del commercio locale, provinciale e regionale, e che necessiti di corpose intergrazioni per quanto riguarda le tante specificità connesse, dall'uso dei materiali per le strutture rimovibili, ai piani del colore. Soddisfatta - come detto - l'associazione dei commercianti "ART", muso lungo invece per Confesercenti e Confcommercio, "ignorate" in fase di redazione del piano. Il regolamente comunque doveva essere un punto di partenza per consentire ai commercianti di prepararsi in vista della stagione estiva. L'input è stato dato, il resto si vedrà col tempo.
Il provvedimento licenziato dal Consiglio pare essere decisamente troppo vago, libero di essere interpretato in maniera assolutamente elastica dai destinatari, in primis i commercianti, presenti in aula durante la seduta consiliare.
Perplessità sono state sollevate sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell'opposizione. Critiche "bipartisan", aventi quasi tutte la stessa denominazione, ossia il fatto che questo regolamento non sia stato concertato da tutti gli attori del commercio locale, provinciale e regionale, e che necessiti di corpose intergrazioni per quanto riguarda le tante specificità connesse, dall'uso dei materiali per le strutture rimovibili, ai piani del colore. Soddisfatta - come detto - l'associazione dei commercianti "ART", muso lungo invece per Confesercenti e Confcommercio, "ignorate" in fase di redazione del piano. Il regolamente comunque doveva essere un punto di partenza per consentire ai commercianti di prepararsi in vista della stagione estiva. L'input è stato dato, il resto si vedrà col tempo.