«Il Consiglio Comunale fermi lo scempio dell'Amet»
Sinistra e Libertà sulla vicenda della nuova sede
lunedì 19 ottobre 2009
Nuovo intervento sulla gara indetta da AMET per la ricerca di un complesso immobiliare che sarà adibito a nuova sede, chiusa nei giorni scorsi con l'aggiudicazione alla società Ger.Seb. Srl per il prezzo di 8.800.000 euro. La nota è dell'associazione "Sinistra e Libertà":
«Abbiamo sperato fino all'ultimo che non fosse vero. Abbiamo chiesto fino all'ultimo spiegazioni (riservando risposte stizzite), augurandoci che avessimo capito male. Ci siamo augurati fino all'ultimo che l'Amet, in un momento come questo, non investisse una cifra così abnorme per una sede. Ci troviamo oggi di fronte al fatto compiuto: l'Amet, per la sua nuova sede (un capannone in Via Papa Giovanni) spenderà quasi 9 milioni di Euro.
Alla faccia della crisi. Dei Cittadini che perdono il lavoro, o che rischiano di perderlo, o che non riescono a trovarlo. Dei debiti enormi del Comune, che ancora non si riesce a pagare, e delle vicende ad essi correlate. Delle difficoltà economiche che, stando a quanto ha detto in più occasioni la sua stessa dirigenza, attraversa la stessa Amet. E di quelle tecniche, mai risolte, di cui i Cittadini si accorgono molto spesso.
Spendere, in questo contesto, una cifra così abnorme per prendersi una sede nuova, è uno scempio inaccettabile. Un insulto. Una vergogna. Facciamo appello al Consiglio Comunale, dal cui vaglio quest'operazione dovrà obbligatoriamente passare: fermate questo scempio. Non permettete questa spesa spropositata».
«Abbiamo sperato fino all'ultimo che non fosse vero. Abbiamo chiesto fino all'ultimo spiegazioni (riservando risposte stizzite), augurandoci che avessimo capito male. Ci siamo augurati fino all'ultimo che l'Amet, in un momento come questo, non investisse una cifra così abnorme per una sede. Ci troviamo oggi di fronte al fatto compiuto: l'Amet, per la sua nuova sede (un capannone in Via Papa Giovanni) spenderà quasi 9 milioni di Euro.
Alla faccia della crisi. Dei Cittadini che perdono il lavoro, o che rischiano di perderlo, o che non riescono a trovarlo. Dei debiti enormi del Comune, che ancora non si riesce a pagare, e delle vicende ad essi correlate. Delle difficoltà economiche che, stando a quanto ha detto in più occasioni la sua stessa dirigenza, attraversa la stessa Amet. E di quelle tecniche, mai risolte, di cui i Cittadini si accorgono molto spesso.
Spendere, in questo contesto, una cifra così abnorme per prendersi una sede nuova, è uno scempio inaccettabile. Un insulto. Una vergogna. Facciamo appello al Consiglio Comunale, dal cui vaglio quest'operazione dovrà obbligatoriamente passare: fermate questo scempio. Non permettete questa spesa spropositata».