«Il contratto di quartiere è il grande fallimento del centrodestra a Trani»
Intervento di Nicola Ventura, consigliere PD
domenica 1 novembre 2015
09.11
Il Partito Democratico di Trani torna a parlare del "Contratto di Quartiere II Sant'Angelo": in una nota a firma del consigliere comunale, Nicola Ventura, si sottolinea l'operato dell'amministrazione Bottaro rispetto a quanto accaduto negli anni passati.
Il Contratto di Quartiere doveva essere il fiore all'occhiello del Centrodestra a Trani, mentre ha purtroppo finito per rappresentare il suo più grande fallimento. Il programma "Contratto di Quartiere II Sant'Angelo" infatti è stato promosso oltre dieci anni fa dalla prima Amministrazione Tarantini in forza della legge 8 febbraio 2001, n. 21 che consentiva l'adozione di programmi innovativi in ambito urbano finalizzati prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale prevedendo, al contempo, misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per favorire l'integrazione sociale e l'adeguamento dell'offerta abitativa. Tale programma urbanistico a Trani poteva e doveva rappresentare l'occasione per dotare finalmente un quartiere fortemente degradato, quale la c.d. zona 167, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria indispensabili in ragione della sua alta densità abitativa. Il "Contratto di Quartiere II Sant'Angelo" prevedeva infatti, oltre al completamento delle opere di urbanizzazione primaria (rete idrica e fognaria, viabilità, parcheggi, illuminazione pubblica, ecc.), la realizzazione di importanti opere di urbanizzazione secondaria che avrebbero trasformato profondamente il volto di quel quartiere: in particolare era prevista la realizzazione di cinque aree di verde attrezzato, una piazza di quartiere, un asilo nido, un'area mercatale, una chiesa, un centro direzionale, una piscina comunale e vari altri impianti sportivi. Dopo undici anni, a causa della pessima gestione di tale programma da parte di tutte le Amministrazioni di Centrodestra che si sono succedute negli anni, quasi nulla è stato realizzato ad eccezione degli interventi di edilizia privata convenzionata e di un asilo.
Le aree interessate dal programma non sono state a tutt'oggi integralmente espropriate, e per quelle espropriate con procedura concordata alcuni proprietari attendono ancora il saldo delle relative indennità. I soggetti privati attuatori del progetto hanno invece potuto costruire versando solo una piccola parte degli oneri di urbanizzazione, restando tutt'ora debitori degli oneri aggiuntivi e degli altri oneri previsti dalle convenzioni stipulate con il Comune. A distanza di anni si è poi scoperto che le polizze fideiussorie rilasciate a garanzia del versamento degli oneri residui non potevano essere utilmente escusse. Per la verità, sarebbe bastato un banale controllo per verificare che, già al tempo delle sottoscrizioni delle convenzioni, alcune delle polizze fideiussorie indicate erano state rilasciate da società mai abilitate all'esercizio dell'attività fideiussoria e già cancellate dall'Albo degli Intermediari Finanziari della Banca d'Italia con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
La nuova Amministrazione Bottaro si è subito interessata della questione promuovendo le azioni giudiziarie a tutela dell'Ente comunale in relazione alle gravi irregolarità riscontrate. La Commissione Urbanistica ed Edilizia che presiedo ha, già da alcune settimane, calendarizzato degli incontri con tutti i dirigenti delle diverse aree interessate (Area Urbanistica, Area Lavori Pubblici, Area Economica e Finanziaria, Area Legale) per analizzare lo stato di avanzamento del progetto e prendere cognizione di tutte le problematiche riscontrate, al fine di elaborare atti di indirizzo da sottoporre al Consiglio Comunale per garantire un regolare compimento del progetto, con l'osservanza di procedure che possano effettivamente tutelare l'interesse pubblico. La nuova Amministrazione inoltre si è immediatamente adoperata per recuperare un importante finanziamento regionale che consentirà con certezza la realizzazione di uno dei parchi originariamente previsti dal progetto del "Contratto di Quartiere II", quello di via Polonia, per il quale a tempo di record è stata già bandita la gara. Tale opera potrà rappresentare un piccolo ma significativo risarcimento per tutti i cittadini del quartiere, rispetto alle tante promesse ricevute dalle amministrazioni passate e mai mantenute.
Il Contratto di Quartiere doveva essere il fiore all'occhiello del Centrodestra a Trani, mentre ha purtroppo finito per rappresentare il suo più grande fallimento. Il programma "Contratto di Quartiere II Sant'Angelo" infatti è stato promosso oltre dieci anni fa dalla prima Amministrazione Tarantini in forza della legge 8 febbraio 2001, n. 21 che consentiva l'adozione di programmi innovativi in ambito urbano finalizzati prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale prevedendo, al contempo, misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per favorire l'integrazione sociale e l'adeguamento dell'offerta abitativa. Tale programma urbanistico a Trani poteva e doveva rappresentare l'occasione per dotare finalmente un quartiere fortemente degradato, quale la c.d. zona 167, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria indispensabili in ragione della sua alta densità abitativa. Il "Contratto di Quartiere II Sant'Angelo" prevedeva infatti, oltre al completamento delle opere di urbanizzazione primaria (rete idrica e fognaria, viabilità, parcheggi, illuminazione pubblica, ecc.), la realizzazione di importanti opere di urbanizzazione secondaria che avrebbero trasformato profondamente il volto di quel quartiere: in particolare era prevista la realizzazione di cinque aree di verde attrezzato, una piazza di quartiere, un asilo nido, un'area mercatale, una chiesa, un centro direzionale, una piscina comunale e vari altri impianti sportivi. Dopo undici anni, a causa della pessima gestione di tale programma da parte di tutte le Amministrazioni di Centrodestra che si sono succedute negli anni, quasi nulla è stato realizzato ad eccezione degli interventi di edilizia privata convenzionata e di un asilo.
Le aree interessate dal programma non sono state a tutt'oggi integralmente espropriate, e per quelle espropriate con procedura concordata alcuni proprietari attendono ancora il saldo delle relative indennità. I soggetti privati attuatori del progetto hanno invece potuto costruire versando solo una piccola parte degli oneri di urbanizzazione, restando tutt'ora debitori degli oneri aggiuntivi e degli altri oneri previsti dalle convenzioni stipulate con il Comune. A distanza di anni si è poi scoperto che le polizze fideiussorie rilasciate a garanzia del versamento degli oneri residui non potevano essere utilmente escusse. Per la verità, sarebbe bastato un banale controllo per verificare che, già al tempo delle sottoscrizioni delle convenzioni, alcune delle polizze fideiussorie indicate erano state rilasciate da società mai abilitate all'esercizio dell'attività fideiussoria e già cancellate dall'Albo degli Intermediari Finanziari della Banca d'Italia con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
La nuova Amministrazione Bottaro si è subito interessata della questione promuovendo le azioni giudiziarie a tutela dell'Ente comunale in relazione alle gravi irregolarità riscontrate. La Commissione Urbanistica ed Edilizia che presiedo ha, già da alcune settimane, calendarizzato degli incontri con tutti i dirigenti delle diverse aree interessate (Area Urbanistica, Area Lavori Pubblici, Area Economica e Finanziaria, Area Legale) per analizzare lo stato di avanzamento del progetto e prendere cognizione di tutte le problematiche riscontrate, al fine di elaborare atti di indirizzo da sottoporre al Consiglio Comunale per garantire un regolare compimento del progetto, con l'osservanza di procedure che possano effettivamente tutelare l'interesse pubblico. La nuova Amministrazione inoltre si è immediatamente adoperata per recuperare un importante finanziamento regionale che consentirà con certezza la realizzazione di uno dei parchi originariamente previsti dal progetto del "Contratto di Quartiere II", quello di via Polonia, per il quale a tempo di record è stata già bandita la gara. Tale opera potrà rappresentare un piccolo ma significativo risarcimento per tutti i cittadini del quartiere, rispetto alle tante promesse ricevute dalle amministrazioni passate e mai mantenute.