Il covid porta via il dottor Benito Luigi De Cesare

Medico e uomo di cultura stimato e rispettato nella città

mercoledì 14 aprile 2021 17.36
A cura di Stefania De Toma
Aveva da poco compiuto 92 anni, circondato dall'amore a distanza della sua adorata famiglia, ovviamente senza festeggiamenti e condivisioni per le cautele a causa della pandemia.

Aveva vissuto la seconda guerra mondiale, attraversato grandi dolori, vinto battaglie dure ma col Covid c'è stato poco da fare. In pochi giorni, pochissimi che lo separavano dalla somministrazione della seconda dose di vaccino, il virus è riuscito a infilarsi traditore nella sua abitazione, pur con gli accorgimenti e le prudenze mai allentate.

Era anziano, sì, ma autonomo e con una vivacità mentale e intellettuale affatto sopita dall'età. Amava la scrittura e la storia d'Italia e dopo il pensionamento si era maggiormente dedicato a raccogliere ricordi e approfondire studi. Vedovo da tanti anni, in tanti avranno pensato che ha raggiunto la sua amata sposa Rosita.

"Un vecchio che muore è una biblioteca che brucia", recita un proverbio africano. Con la scomparsa del dottor De Cesare, conosciuto in citta oltre che per le doti professionali- tra l'altro primario di cardiologia per tanti anni nell'Ospedale di Trani- anche per i contributi culturali delle sue pubblicazioni, vogliamo ricordare ancora una volta la spietatezza di questo virus e quanto sia ancora da temerlo.


il dottor de Cesare era nato a Trani il 5 marzo, a due mesi la madre lo porta a Bologna, città di residenza della famiglia. Compie tutte le scuole a Bologna, alla fine consegue la maturità classica a pieni voti al Liceo "Marco Minghetti", poi incerto se optare per il giornalismo o medicina, sceglie di fare il medico. Si laurea a 23 anni con lode. Assistente in Clinica medica al S. Orsola di Bologna, si specializza in Medicina interna, poi in Cardiologia. In seguito anche in Medicina del Lavoro e da ultimo in Medicina dello Sport. Nel 1979 vince per concorso pubblico il Primariato di Cardiologia nell'Ospedale di Trani. Ha sempre avuto il sogno di scrivere. Nel 1999 partecipa con onore al XXI Premio letterario indetto dalla Lega Italiana contro i Tumori con un suo scritto. Conserva ancora il diario di "guerra", che fu scritto a 15 anni nella Bologna di allora, teatro di guerra civile tra partigiani e fascisti "repubblichini" negli anni 1944-1945. Tale diario è stato pubblicato nel 2013. Nel 2015 pubblica una raccolta di racconti dal titolo Idee, pensieri, poesie seguendo Catullo a spasso tra le nuvole.

Nel 2018 aveva pubblicato il libro: Storia d'Italia. Benito Mussolini da Carlo Marx a Piazzale Loreto.