Il grande buco delle buche

I Comunisti Italiani: «Sperperato oltre un milione e mezzo di euro»

lunedì 15 febbraio 2010
Che le strade di Trani siano disseminate di buche, ormai è storia vecchia. La segreteria dei Comunisti Italiani torna sull'argomento sottolineando il fallimento del global service «Se n'è accorto ultimamente finanche il sindaco Tarantini – scrivono i Comunisti italiani - il quale, recentemente, ha fatto pubblico atto di contrizione ammettendo il fallimento della Global Service alla quale avrebbe già versato, però, oltre un milione e mezzo di euro».

«Un mea culpa, anzi un mea maxima culpa, piuttosto tardivo - dice il segretario del Partito dei Comunisti Italiani, Cosimo Nenna - tanto più che questo milione e mezzo, quasi tre miliardi delle vecchie lire, è stato speso invano, nonostante le continue segnalazoni di inefficienza del servizio, non solo rimaste inascoltate, ma anzi etichettate come atti di ostruzionismo da parte dei partiti di opposizione. Soldi che peseranno ancora sulle tasche dei tranesi in aggiunta a quelli già sperperati per le folli estati degli anni passati, e tutt'ora al vaglio della magistratura, senza parlare di quanto scialacquato in occasione delle feste patronali (oltre centomila euro) per luminarie e via dicendo, e per i quasi ottanta mila pagati per il natale 2009, mostrando così assoluta insensibilità verso chi proprio durante le feste e i baccanali ha patito la fame e il cruccio di non poter assicurare ai propri familiari la gioia della festa. E ci riferiamo agli oltre cinquemila disoccupati, ai cassintegrati della Franzoni, e a tutti quei commercianti costretti a chiudere per la profonda crisi».

«Parlando di buche - si legge nella nota del partito - i Comunisti Italiani, facendosi portavoce dei tanti cittadini che le hanno segnalate, indicano le ultime due (ma solo in ordine di tempo) piuttosto grosse che hanno già mietuto vittime, ovvero i copertoni di varie auto (e che sicuramente l'attento assessore Di Savino farà colmare subito, non tralasciando la foto ricordo, come se il problema fosse rappresentato solo da quelle indicate). Una è quella di Via Stendardi, pochi giorni fa segnalata dalla polizia locale, transennata e riempita alla meno peggio con del terriccio, ora ritornata talmente profonda da far rischiare anche le caviglie ai pedoni, come già accaduto tempo fa ad un esponente del partito di maggioranza che non ha lesinò la denuncia al comune per essere ripagato del danno subito (in questo caso a farne le spese non furono le caviglie ma un braccio). L'altra buca è sbucata da diverso tempo all'angolo di Via Dalmazia con Piazza Martitiri di Via Fani, là dove è obbligatoria la svolta a destra».

«Situata strategicamnte, non dà scampo agli automobilisti che o con le ruote anteriori, o con qelle posteriori, devono per forza finirci dentro. Ma questo - sottolinea Cosimo Nenna - potrebbe anche essere considerato un problema secondario. Quello primario, invece, e che non va sottaciuto, è dato dallo sciupìo del denaro pubblico. La global service ha operato per diversi mesi senza che nessuno dei tecnici comunali, pare abbia mai contestato l'inefficenza degli interventi, effuttati a pioggia e senza alcun criterio se non quello di riempire le buche con un pò di asfalto e di intervenire nelle strade dove, guarda caso, abitano gli amici delgi amici. La trovata del numero verde è stata solo una boutade. Citiamo il caso di Via Gisotti - aggiunge Nenna - riasfaltata di sana pianta ma in modo assurdo: non sono stati colmati gli avvallamenti preesistenti, per cui non appena piove si formano autentiche piscine».

Questa, secondo il segretario del partito dei Comunisti Italiani, «è la logica conclusione di quando si affidano i lavori a ditte esterne alla città e, come si sente dire in giro, legate anche alla colorazione politica. A questo punto non posso non ricordare allo stesso sindaco che, supportato dall'allora assessore Visibelli, tappezzò la città con il manifesto in cui si chiedeva di far lavorare i tranesi, ma solo perchè si era in campagna elettorale».