Il maresciallo dei Carabinieri di Trani Paolo Bartoli è Cavaliere della Repubblica
44 anni, originario di Giovinazzo, è stato insignito della prestigiosa onorificenza dal prefetto Magno
giovedì 20 dicembre 2018
11.33
C'è anche il maresciallo maggiore in servizio presso l'Arma dei Carabinieri di Trani, che si è distinto per il suo incessante impegno contro la criminalità ed in favore della sicurezza del territorio. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha voluto premiare con l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.
Si tratta di Paolo Bartoli, 44 anni, originario di Giovinazzo. Il riconoscimento, per segnalati servizi nella carriera militare, gli è stato consegnato dal prefetto del capoluogo barese Marilisa Magno e dal comandante della Legione Carabinieri Puglia, il generale di brigata Alfonso Manzo, alla presenza del primo cittadino Tommaso Depalma.
Il maresciallo, che presta servizio presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, reparto preposto prettamente alle attività di polizia giudiziaria e pronto intervento (una presenza che in alcuni momenti è discreta, fatta di un impegno e di una perseveranza quotidiana svolte per strada ed in ufficio in attività tecniche ed investigative), ha iniziato a servire lo Stato italiano, indossando la divisa all'età di soli 22 anni.
Dopo l'iter formativo presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri, l'istituto militare di rango universitario presente a Velletri ed a Firenze, ha iniziato la sua carriera in Calabria con l'incarico di comandante della Stazione di Palizzi Marina e poi come comandante della Stazione di San Luca, il centro teatro sin dal 1991 di uno scontro violentissimo tra due clan della 'ndrangheta, sfociato nel 2007 nella strage di Duisburg.
Una carriera costellata di sacrifici, ma anche di medaglie (tra cui la Croce d'Argento per anzianità di servizio) e plausi, tributati dai propri superiori dell'Arma dei Carabinieri per l'attività istituzionale svolta. Anni di servizio contro i clan della Locride, per poi ricevere, nel 2003, lo spostamento in Puglia. Intuito investigativo, dedizione e amore per l'Arma, impegno e abnegazione che sono stati fondamentali nella decisione di assegnargli l'onorificenza.
«Sono orgoglioso di questo traguardo - le parole di Bartoli -, raggiunto non solo grazie al mio impegno, ma anche grazie al silenzioso sostegno della mia famiglia che mi sta accanto e che mi supporta nell'espletamento del mio servizio e nell'adempimento dei miei doveri quale servitore dello Stato. Ma un grazie va anche ai miei genitori che mi hanno insegnato i valori dell'onestà e del sacrificio. Questo riconoscimento lo dedico alla mia famiglia».
Il prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica non si assegna facilmente e per tutta l'Arma dei Carabinieri, per la Compagnia di Trani oltre che per la città di Giovinazzo è un grande onore e prestigio di cui andare fieri.
Si tratta di Paolo Bartoli, 44 anni, originario di Giovinazzo. Il riconoscimento, per segnalati servizi nella carriera militare, gli è stato consegnato dal prefetto del capoluogo barese Marilisa Magno e dal comandante della Legione Carabinieri Puglia, il generale di brigata Alfonso Manzo, alla presenza del primo cittadino Tommaso Depalma.
Il maresciallo, che presta servizio presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, reparto preposto prettamente alle attività di polizia giudiziaria e pronto intervento (una presenza che in alcuni momenti è discreta, fatta di un impegno e di una perseveranza quotidiana svolte per strada ed in ufficio in attività tecniche ed investigative), ha iniziato a servire lo Stato italiano, indossando la divisa all'età di soli 22 anni.
Dopo l'iter formativo presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri, l'istituto militare di rango universitario presente a Velletri ed a Firenze, ha iniziato la sua carriera in Calabria con l'incarico di comandante della Stazione di Palizzi Marina e poi come comandante della Stazione di San Luca, il centro teatro sin dal 1991 di uno scontro violentissimo tra due clan della 'ndrangheta, sfociato nel 2007 nella strage di Duisburg.
Una carriera costellata di sacrifici, ma anche di medaglie (tra cui la Croce d'Argento per anzianità di servizio) e plausi, tributati dai propri superiori dell'Arma dei Carabinieri per l'attività istituzionale svolta. Anni di servizio contro i clan della Locride, per poi ricevere, nel 2003, lo spostamento in Puglia. Intuito investigativo, dedizione e amore per l'Arma, impegno e abnegazione che sono stati fondamentali nella decisione di assegnargli l'onorificenza.
«Sono orgoglioso di questo traguardo - le parole di Bartoli -, raggiunto non solo grazie al mio impegno, ma anche grazie al silenzioso sostegno della mia famiglia che mi sta accanto e che mi supporta nell'espletamento del mio servizio e nell'adempimento dei miei doveri quale servitore dello Stato. Ma un grazie va anche ai miei genitori che mi hanno insegnato i valori dell'onestà e del sacrificio. Questo riconoscimento lo dedico alla mia famiglia».
Il prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica non si assegna facilmente e per tutta l'Arma dei Carabinieri, per la Compagnia di Trani oltre che per la città di Giovinazzo è un grande onore e prestigio di cui andare fieri.