Il nuovo centrodestra pugliese, Ventola con Fitto
«Serve partecipazione di tutti i moderati»
lunedì 7 ottobre 2013
10.40
La politica nazionale mostra la situazione "liquida" che si trova ad affrontare in questa vigilia di drastici cambiamenti, i quali il sistema partitico affronterà nel prossimo futuro, in seguito alla probabile morte politica dello storico, e unico vero, leader del centrodestra.
Cambiamenti che forse non dovrebbero chiamarsi così, ma semplicemente ricorsi storici, visto l'inneggiare di molti a un ritorno DC, o comunque ad una nuova formazione moderata, figlia ideale di un momento storico con un governo di larghe intese. O forse potremmo anche parlare di un "si salvi chi può" che sicuramente ha già da un po' ingenerato cambiamenti a livello locale, dove ci sono molti amministratori che in questi anni si sono riconosciuti nel centrodestra berlusconiano, che non disdegnano ma che guardano al domani.
È il caso di Francesco Ventola, Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, eletto con il Pdl e ancora berlusconiano doc, pur cercando di voltare pagina, egli avverte in questa confusa situazione, la possibilità di far emergere figure finora all'ombra di Berlusconi. «Finalmente anche il sud e in particolare la Puglia può esprimere autorevolmente la sua voce con l'on. Raffaele Fitto. Siamo tutti convinti che a vent'anni di distanza ora serva un maggiore impegno per un'articolazione organizzativa e propositiva diversa, più al passo coi tempi: un Forza Italia 2.0!
Può essere superfluo, ma è utile ricordare a tutti – anche a quei partiti che ne hanno criticato il berlusconismo verticistico, i partiti che si riconoscevano nel loro leader, per poi ispirarsi senza successo a quel modello: Prodi, Di Pietro, Bersani, Ingroia, Vendola - il perché della gratitudine di tanti per Silvio Berlusconi. È stata sua l'idea illuminata di mettere in campo un movimento capace di perseguire uno Stato liberale e "realisticamente" al servizio del cittadino, meno ingombrante, meno costoso e quindi meno "oppressivo" (tasse); è suo il merito che ha fatto si che la sinistra burocrate non prendesse il sopravvento. Finalmente – continua Ventola - è arrivato il tempo affinché tutti coloro che hanno creduto e credono ancora in una vera proposta liberale alternativa alla sinistra, prendano coscienza e forza per riaffermare questi convincimenti con tutto il proprio impegno (civile, politico, sociale, culturale)».
Una "chiamata alle armi" per tutti coloro che, almeno nel segreto dell'urna, hanno sostenuto un Berlusconi, direttamente o indirettamente. «Finalmente è arrivato il tempo in cui tutti coloro che hanno vissuto "politicamente" di luce riflessa, grazie ad un leader indiscusso, dimostrino il loro valore. Finalmente è arrivato il momento in cui ci sia un coinvolgimento generale di tutti gli elettori e simpatizzanti del centrodestra non solo per condividere un "manifesto" per l'Italia ma anche per indicare una classe dirigente che persegua il sogno liberale di Berlusconi, mai realizzato.
Messa al sicuro la stabilità del Governo, con l'ultimo "travagliato" voto di fiducia, bene ha fatto il nostro riconosciuto leader del centrodestra pugliese, l'on. Raffaele Fitto, a porre l'attenzione su come organizzare questa grande area politica di moderati, alternativi alla sinistra, in chiave bipolare. Il nostro popolo ora è più maturo, pronto ed impaziente, più di quanto si possa immaginare in termini di voglia di riscatto; forte è il grido di partecipazione che si eleva. […] Benissimo fa l'on. Fitto a pretendere regole, congressi e partecipazione».
Si vuole insomma dare il segnale che la storia non termina con il diluvio, ma nel patito le cose cambieranno, alcune "teste" ruzzoleranno, liberandosi di "avventori ed approfittatori", ma la volontà di Ventola e di molti amministratori locali di centrodestra è sicuramente quello di sistemare le cose per non perdere la base, cosa che forse dovrebbe fare anche il PD.
Cambiamenti che forse non dovrebbero chiamarsi così, ma semplicemente ricorsi storici, visto l'inneggiare di molti a un ritorno DC, o comunque ad una nuova formazione moderata, figlia ideale di un momento storico con un governo di larghe intese. O forse potremmo anche parlare di un "si salvi chi può" che sicuramente ha già da un po' ingenerato cambiamenti a livello locale, dove ci sono molti amministratori che in questi anni si sono riconosciuti nel centrodestra berlusconiano, che non disdegnano ma che guardano al domani.
È il caso di Francesco Ventola, Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, eletto con il Pdl e ancora berlusconiano doc, pur cercando di voltare pagina, egli avverte in questa confusa situazione, la possibilità di far emergere figure finora all'ombra di Berlusconi. «Finalmente anche il sud e in particolare la Puglia può esprimere autorevolmente la sua voce con l'on. Raffaele Fitto. Siamo tutti convinti che a vent'anni di distanza ora serva un maggiore impegno per un'articolazione organizzativa e propositiva diversa, più al passo coi tempi: un Forza Italia 2.0!
Può essere superfluo, ma è utile ricordare a tutti – anche a quei partiti che ne hanno criticato il berlusconismo verticistico, i partiti che si riconoscevano nel loro leader, per poi ispirarsi senza successo a quel modello: Prodi, Di Pietro, Bersani, Ingroia, Vendola - il perché della gratitudine di tanti per Silvio Berlusconi. È stata sua l'idea illuminata di mettere in campo un movimento capace di perseguire uno Stato liberale e "realisticamente" al servizio del cittadino, meno ingombrante, meno costoso e quindi meno "oppressivo" (tasse); è suo il merito che ha fatto si che la sinistra burocrate non prendesse il sopravvento. Finalmente – continua Ventola - è arrivato il tempo affinché tutti coloro che hanno creduto e credono ancora in una vera proposta liberale alternativa alla sinistra, prendano coscienza e forza per riaffermare questi convincimenti con tutto il proprio impegno (civile, politico, sociale, culturale)».
Una "chiamata alle armi" per tutti coloro che, almeno nel segreto dell'urna, hanno sostenuto un Berlusconi, direttamente o indirettamente. «Finalmente è arrivato il tempo in cui tutti coloro che hanno vissuto "politicamente" di luce riflessa, grazie ad un leader indiscusso, dimostrino il loro valore. Finalmente è arrivato il momento in cui ci sia un coinvolgimento generale di tutti gli elettori e simpatizzanti del centrodestra non solo per condividere un "manifesto" per l'Italia ma anche per indicare una classe dirigente che persegua il sogno liberale di Berlusconi, mai realizzato.
Messa al sicuro la stabilità del Governo, con l'ultimo "travagliato" voto di fiducia, bene ha fatto il nostro riconosciuto leader del centrodestra pugliese, l'on. Raffaele Fitto, a porre l'attenzione su come organizzare questa grande area politica di moderati, alternativi alla sinistra, in chiave bipolare. Il nostro popolo ora è più maturo, pronto ed impaziente, più di quanto si possa immaginare in termini di voglia di riscatto; forte è il grido di partecipazione che si eleva. […] Benissimo fa l'on. Fitto a pretendere regole, congressi e partecipazione».
Si vuole insomma dare il segnale che la storia non termina con il diluvio, ma nel patito le cose cambieranno, alcune "teste" ruzzoleranno, liberandosi di "avventori ed approfittatori", ma la volontà di Ventola e di molti amministratori locali di centrodestra è sicuramente quello di sistemare le cose per non perdere la base, cosa che forse dovrebbe fare anche il PD.