Il pianista di Trani Paolo Scafarella suonerà nel Museo Teatrale alla Scala di Milano

Presenterà il suo album Stenhammar, Piano Music

lunedì 8 maggio 2023 9.24
A cura di Alessandra Vacca
Ha una carriera di tutto rispetto, nonostante i suoi 30 anni, Paolo Scafarella, pianista tranese, che questo giovedì suonerà nel Museo Teatrale alla Scala di Milano per La Fondazione La Scala di Milano per presentare il suo CD Stenhammar, Piano Music e suonare alcuni pezzi.

Nato a Trani nel '93, Paolo Scafarella si laurea con il massimo dei voti e la lode in Pianoforte presso il conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari. Sin da subito ha iniziato un'intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi come solista per importanti associazioni culturali e in prestigiose stagioni concertistiche in Italia e all'estero: associazione "Auditorium", Theleton, Ministero della Cultura, Rai radio televisione italiana, Ambiente Puglia, Università degli studi di Bari, Accademia delle belle arti di Bari, Pordenone musica, Arcidiocesi di Firenze, Tv Italiana Sky, Palazzo Pesce, Palazzo di cultura di Massafra, Proloco Quadratum, Teatro di Corato, Teatro "Impero" di Trani, Teatro "Auditorium", San Giacomo Festival, Festa della musica Torino, scriabin concert series etc. sono alcune tra le associazioni, circoli culturali e Istituzioni che hanno potuto apprezzare le capacità del giovane pianista. Si è esibito in un recital pianistico in occasione dell'inaugurazione di Via Sparano presso la chiesa di San Ferdinando a Bari su invito del Sindaco.
Scrivono apprezzamenti su, per via del grande peso mediatico dell'evento, la Repubblica, La Gazzetta del Mezzogiorno e servizi televisivi in TV su TeleNorba e Rai. Oltre ai numerosi inviti presso associazioni culturali italiane e festival, Paolo debutta all'estero con i concerti presso la Fondacion Eutherpe di Leon, Spagna e in Ucraina e presso gli iic di Stoccolma, Vienna e Oslo. Ha vinto numerosi primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, fra cui gli ultimi i concorsi "Strawinskij" ed "Eurorchestra".

Definisce il suo strumento musicale una "bestia feroce", nutrendo con esso un rapporto particolare, di rispetto molto profondo, quasi intimo a riguardo. Tra i suoi compositori prediletti troviamo non solo Schumann, ma anche Skrjabin, Rachmaninov e Beethoven.