Il presepe vivente di Trani ricorda Sarah Scazzi e la piccola Yara
L’appello di un bimbo contro tutti gli Erode del mondo
lunedì 27 dicembre 2010
Xiao Yan ha rappresentato nel centro storico di Trani un presepe vivente che ha assunto in questa edizione i connotati di un vero spettacolo teatrale di strada. Non sono semplici riproposizioni di scene ispirate alla notte di Betlemme, ma uno spettacolo breve e intenso con momenti di recitazione e di riflessione, a cavallo fra tradizione ed attualità.
Realizzato con la collaborazione di tanti volontari e di alcune associazioni del territorio (Fidas, associazione di promozione sociale e solidarietà, gli Operatori emergenza radio e la Misericordia), il presepe vivente ha avuto come tema quello della testimonianza. I testimoni del Natale sono i protagonisti della notte che ha visto la nascita di Gesù, ma non solo. C'è l'angelo Gabriele, annunciatore di speranza, ma c'è anche il personaggio di Erode, cancellato dai nostri presepi, protagonista negativo della storia di ieri e di oggi. E, contro tutti gli Erode del mondo, ecco il grido di dolore di un bambino: «Te la sei presa con i più piccoli, con i più indifesi, sei stato un vigliacco». Il bambino ha tanti nomi. Li declama: Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Samuele Lorenzi. Purtroppo Erode vive ancora oggi.
Il presepe vivente di Xiao Yan racconta anche l'anima popolare di Trani. E così, in via San Martino, si assiste ad un dialogo tutto in dialetto fra due comari. Anna e Sara raccontano, in tranese, i momenti che precedettero la nascita di Gesù, la storia di due forestieri in cerca di un posto sicuro per far concepire il proprio figlio. Alle prese ognuno con i propri problemi, nessuno seppe dar casa alla famiglia di Nazareth, costretta a rifugiarsi in una grotta di Betlemme.
Gesù nacque comunque, per testimoniare la speranza del genere umano. In un punto equidistante fra Scolanova e Sant'Anna, nel cuore del quartiere ebraico, Xiao Yan inscena la natività. La stella cometa illumina la capanna dove, fra le braccia della Madonna, c'è la piccola Lucia con gli occhioni sgranati. Gesù col viso di una bimba. Un altro miracolo di questo piccolo grande presepe vivente che ha richiamato in due giorni circa 10mila visitatori.
Realizzato con la collaborazione di tanti volontari e di alcune associazioni del territorio (Fidas, associazione di promozione sociale e solidarietà, gli Operatori emergenza radio e la Misericordia), il presepe vivente ha avuto come tema quello della testimonianza. I testimoni del Natale sono i protagonisti della notte che ha visto la nascita di Gesù, ma non solo. C'è l'angelo Gabriele, annunciatore di speranza, ma c'è anche il personaggio di Erode, cancellato dai nostri presepi, protagonista negativo della storia di ieri e di oggi. E, contro tutti gli Erode del mondo, ecco il grido di dolore di un bambino: «Te la sei presa con i più piccoli, con i più indifesi, sei stato un vigliacco». Il bambino ha tanti nomi. Li declama: Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Samuele Lorenzi. Purtroppo Erode vive ancora oggi.
Il presepe vivente di Xiao Yan racconta anche l'anima popolare di Trani. E così, in via San Martino, si assiste ad un dialogo tutto in dialetto fra due comari. Anna e Sara raccontano, in tranese, i momenti che precedettero la nascita di Gesù, la storia di due forestieri in cerca di un posto sicuro per far concepire il proprio figlio. Alle prese ognuno con i propri problemi, nessuno seppe dar casa alla famiglia di Nazareth, costretta a rifugiarsi in una grotta di Betlemme.
Gesù nacque comunque, per testimoniare la speranza del genere umano. In un punto equidistante fra Scolanova e Sant'Anna, nel cuore del quartiere ebraico, Xiao Yan inscena la natività. La stella cometa illumina la capanna dove, fra le braccia della Madonna, c'è la piccola Lucia con gli occhioni sgranati. Gesù col viso di una bimba. Un altro miracolo di questo piccolo grande presepe vivente che ha richiamato in due giorni circa 10mila visitatori.