Il primato di Trani? La tassa sui rifiuti più alta della Puglia

Come anticipato, ritirato il provvedimento sui comitati cittadini

mercoledì 29 novembre 2017
A cura di Giovanni Ronco
La tabella ed il commento all'interno di un servizio di un'emittente privata è impietoso quanto odioso per noi tranesi: Trani è il capoluogo di provincia della Puglia in cui si paga la tassa Tari, quella per i rifiuti, più alta. Più di Andria e Barletta, i co–capoluoghi, esattamente il doppio di Lecce, capoluogo dell'affollatissimo, d'estate, Salento, ultimo nella graduatoria. Il numero delle quasi 5 "piotte", come direbbero a Roma, cioè cinque banconote da 100, rateizzate o da pagare in un colpo solo, stride con tutto quello che a Trani, negli ultimi anni, mesi, settimane, è stato associato alla sfera dei rifiuti.

Cominciando dalla considerazione che negli anni precedenti siamo stati la pattumiera di Puglia e che con tutti i soldi che avremmo potuto guadagnare, e non abbiamo guadagnato, il settore in questione e la città avrebbero potuto campare di rendita. Questa è la città in cui a partire dal sabato per finire alla domenica sera, periodi estivi di festa compresa, tipo Festa Patronale e maggior flusso turistico, i bidoni della spazzatura esplodono letteralmente. Questa è la città in cui ci sono inchieste su Amiu e l'amministrazione politica si è costituita parte civile contro il dirigente Guadagnuolo, poi dalla stessa amministrazione regolarmente confermato e lasciato al suo posto.

Questa è la città che snobba la raccolta differenziata (e qui la responsabilità del costo della tassa è da dividere tra incapacità di chi governa che non crea incentivi e chi la abita che se ne infischia). Questa è la città che presenta tombini completamente occlusi, strade sporche, con grasso e incrostazioni di sporco cui provvede solo qualche provvidenziale acquazzone. Questa è la città in cui i camion raccolgono la spazzatura in orari di punta in cui la gente va al lavoro o accompagna i figlia a scuola, creando ingorghi e caos. E alla fine di tutto, ci ritroviamo pure la tassa Tari più alta di Puglia. Una cifra che sfiora i 500 euro che rappresenta un vero sberleffo ai cittadini ed al loro portafoglio. Altro che dehors e consulta dei giovani, acque reflue e parco Polonia che esaltano alcuni consiglieri di maggioranza. Qui c'è da piangere e rivedere, da zero, oltre che tanti aspetti della gestione della cosa pubblica, soprattutto quello dell'intero governo del settore rifiuti.

P.s.: a proposito di notizie: il provvedimento sulla "istituzionalizzazione" dei Comitati cittadini è stato, come dal sottoscritto preannunciato, impietosamente ritirato. E poi si presentano con le smentite e con l'invito a cambiare fonti e informatori. Meno male che come da prof reputo sommi giudici del mio lavoro unicamente gli studenti, così da giornalista reputo unici interlocutori nel giudizio della professionalità, i lettori. Non certo qualche politico risentito dalle verità che con impegno e duro lavoro, raccolgo e offro al pubblico quotidianamente, insieme a Martina Tortosa, Alessandra Vacca ed Antonio Quinto, miei compagni di viaggio in questa stimolante esperienza di lavoro giornalistico.