«Il Pug tende all'interesse collettivo, non al business degli immobiliaristi»

Lettera in redazione dell'assessore Ninni De Toma

sabato 19 dicembre 2009
«Caro Direttore, non conosco il cronista che ha scritto l'articolo pubblicato dal vostro giornale mediatico sul mercato immobiliare tranese. Non so che fonti di informazione abbia acquisito per diffondere le notizie pubblicate. Spero che le stesse non siano il frutto di estemporaneità di qualche agente immobiliare che vede assottigliarsi il proprio business. In ogni caso, vorrei che si facesse chiarezza sulla frase con cui si conclude l'articolo. Cosa s'intende per panacea per pochi?

Il temine panacea significa (copia e incolla da Wikipedia) la personificazione della guarigione universale e onnipotente, ottenuta per mezzo delle piante. Quindi una medicina che guarisce ogni malattia. Chi era malato? Chi sono i pochi guariti dal Pug? I riconoscimenti per il lavoro svolto nella redazione ed approvazione del Pug ci giungono quotidianamente e sono da condividersi con tutto il Consiglio comunale. Orbene, se qualche immobiliarista, con la costruzione di nuove case non riuscirà a vendere quelle che il mercato propone, ovvero quelle che egli ha in carico nel suo portafoglio di proposte, sarà un problema suo.

La legge economica della domanda e dell'offerta non la inventiamo certo noi. È chiaro che, con un aumento dell'offerta, i prezzi scendono. La bolla immobiliare che ha creato negli ultimi anni alti ricavi per le tante agenzie immobiliari, purtroppo vedrà con il nuovo Pug un inevitabile decremento degli stessi. Per questo motivo la costruzione di nuovi alloggi non è ben vista dagli stessi. D'altro canto, l'amministrazione comunale che, con il Pug ha solo regolamentato l'attività urbanistica cittadina e non ha creato alcuna nuova area ad edificarsi rispetto alle previsioni del Prg, ha l'obbligo di guardare all'interesse collettivo. Buon Natale».

dott. Ninni De Toma
Assessore all'Urbanistica del Comune di Trani

Risposta del direttore di Traniweb: Gentile assessore De Toma, nel ringraziarla per l'attenzione con cui ci segue e nel ricambiare con affetto gli auguri di Natale, vorrei fugare ogni sorta di dubbio sul lavoro del nostro cronista che ha ascoltato ed intervistato un numero consistente di immboliaristi e di costruttori. L'articolo è soltanto frutto di una sintesi delle molte informazioni raccolte nell'arco dell'ultimo mese. Ciò che è scritto non è pensiero comune ma incarna l'idea della gran parte degli operatori del settore ascoltati. Il tempo dirà se, ad aver ragione, sarà Lei o loro. Le uniche previsioni che noi facciamo sono quelle del meteo. E spesso azzecchiamo.