Il Sindaco: "ben venga il referendum"

Per Tarantini si strumentalizza il "discorso termovalorizzatore"

giovedì 20 gennaio 2005

"Leggo in questi giorni di una nuova levata di scudi, mossa da qualcuno, sul problema del termovalorizzatore. Adesso, in aggiunta alle solite fuorvianti argomentazioni, vien fuori il discorso di indire un referendum cittadino. Come è noto, ho espresso più di una volta, anche pubblicamente, la mia contrarietà ad un referendum sul termovalorizzatore, ma non perché non creda nello strumento del referendum in quanto tale. Al contrario, come uomo di destra, ritengo che la partecipazione popolare debba essere una componente essenziale della vita politica e amministrativa.

Nel caso in questione, però, non mi sembra abbia molto senso fare, oggi, un referendum su un argomento peraltro già discusso nel merito. A maggior ragione porto avanti questa tesi considerando che, nel recente passato, l'attuale opposizione cittadina di centrosinistra ha più volte chiamato alle armi la cittadinanza sull'argomento, con esiti del tutto imbarazzanti e mortificanti. Il che può significare soltanto due cose: o la città non ha a cuore il suo futuro (ne dubito fortemente) oppure questo "mostro", che per alcuni seminerebbe morte e distruzione, è stato costruito artatamente per attirare facili consensi soprattutto con l'approssimarsi delle campagne elettorali. Ne è un chiaro esempio l'ultima campagna elettorale per l'elezione del nuovo Consiglio della Provincia di Bari.

Con l'avvicinarsi di una nuova, importante, scadenza elettorale, come le elezioni regionali, il centrosinistra, in assenza di validi argomenti su cui confrontarsi, tira fuori dal cassetto la solita minestra riscaldata. A questi politici (vicini e lontani) così attenti al buon governo della città di Trani, all'onorevole Nichi Vendola e ai firmatari della proposta del referendum sul termovalorizzatore, sono pronto a lanciare una sfida. Non me ne vogliano, ma piuttosto che sentirli impostare un'altra campagna elettorale su un argomento trito e ritrito, sono pronto anche a dare il parere favorevole affinché si sottoponga al Consiglio comunale il quesito referendario.

Prima, però, mi sia consentita una brevissima analisi. A distanza di quasi due anni dalla mia elezione a sindaco di Trani (e, soprattutto dal loro flop politico alle amministrative), il centrosinistra ha dimostrato, con le primarie, di non aver compiuto il benché minimo passo in avanti, soprattutto sotto l'aspetto dei consensi: un cartello così ricco di simboli è stato battuto ancora una volta, e per di più da un candidato estrazione della sinistra più estremista. E meno male che doveva essere un derby indolore in famiglia!
Allora – e concludo – se i toni son questi, io sono pronto per la sfida. Nel frattempo invito il centrosinistra tranese a contarsi e a ricontarsi fino a quando i conti non torneranno. Buona fortuna".

Dott. Giuseppe Tarantini
Sindaco di Trani