Il Sindaco Tarantini traccia il bilancio del 2005

«Riteniamo di aver fatto molte cose importanti per la nostra città»

martedì 27 dicembre 2005
"Riteniamo, nel corso di questo 2005, di aver fatto molte cose importanti per la nostra città e di aver gettato le basi per farne altre ancora più importanti nei prossimi anni. Sono molto soddisfatto dell'operato dell'amministrazione e credo che altrettanto lo siano i cittadini".

Così il sindaco di Trani, dr. Giuseppe Tarantini, ha iniziato la conferenza stampa di consuntivo sull'attività governativa. Il primo cittadino ha fotografato l'attuale situazione della città: "Il 2005 è stato l'anno in cui si è continuato ad affrontare le emergenze. Non tutte sono state risolte, fra cui il grande problema del manto stradale, ma molte altre sì. Il 2005 è stato l'anno in cui abbiamo cominciato opere di pianficazione e modifiche strutturali in determinati impianti della nostra città che sicuramente daranno ottime risultanze già dal 2006. Tutte le ripartizioni hanno lavorato con profitto, ottenendo grandi risultati nell'interesse della nostra comunità".



Il sindaco prosegue: "Fra le note positive vorrei sottolineare ancora una volta l'assoluta preminenza di Trani nel panorama turistico e culturale nazionale. Trani, dal punto di vista turistico, ha ottenuto nel 2005 la definitiva consacrazione. La stagione estiva è stata non soltanto brillante per il tenore e per il profilo delle manifestazioni che si sono svolte, ma per i dati che l'hanno contraddistinta. Trani è stata fra le poche città in Italia ad aver registrato aumenti anche del 50% nelle proprie strutture turistiche. In un'epoca in cui il manufatturiero, il tessile e il calzaturiero registrano gravi problemi per le situazioni legate ai mercati internazionali, tutti i più grandi analisti d'economia dicono che l'Italia debba puntare di più sul suo patrimonio artistico e culturale. Ragion per cui, se noi non avessimo investito su questo, saremmo stati dei folli. Il turismo è ormai diventato un'industria e Trani è una città d'arte fra le più apprezzate al mondo e con uno smisurato fermento culturale. Siamo consapevoli di tutto ciò e abbiamo agito di conseguenza cogliendo nel segno. Nel 2006 sono convinto che andrà ancora meglio perché completeremo la nostra offerta: Trani non sarà più solo arte, divertimento, bel vivere e cultura ma, finalmente, spiaggia e mare".

Il sindaco continua nell'elencazione dei dati positivi: "Mi piace ricordare le importanti operazioni di ripristino dell'ordine e della legalità. Lo spostamento del mercato settimanale e del mercato del pesce, la regolamentazione della vendita per gli ambulanti sia italiani che extracomunitari sono tutte operazioni che hanno ottenuto ottimi risultati. Ma non posso non ricordare con orgoglio anche le opere pubbliche, con cantierizzazioni per oltre 30 milioni di euro in appena due anni e mezzo, oppure il modo di affrontare le politiche finanziarie, non tassando i cittadini. La quota del 4 per mille dell'Ici sulla prima casa e sulle pertinenze della prima casa, così come il fatto che Trani sia uno dei 32 Comuni in Italia a non applicare l'addizionale Irpef, fanno della nostra città una sorta di Montecarlo. Abbiamo coerentemente deciso di mantenere la tassazione più bassa possibile ed anche nell'immediato futuro non ci saranno incrementi delle imposte". Sugli accertamenti dell'Ici e la lotta all'evasione, il sindaco commenta: "Mi rendo conto dei disagi che si stanno creando ai cittadini in queste settimane con le cartelle dell'Ici, ma era necessario procedere ad una revisione non avendo, noi, mai proceduto a nessun condono. Riteniamo giusto che il cittadino che ha sempre pagato venga tutelato. Ci scusiamo con chi è in regola ed ha ricevuto ugualmente l'avviso. La gente però sappia che questa è l'unica maniera per scoprire i furbetti di turno".

Per quanto riguarda i problemi ancora irrisolti, il sindaco dice: "La socialità resta finora l'anello debole della catena, ma va detto che il Comune di Trani non sia il solo a lamentarsi. Sono anni che la Regione non trasferisce più le risorse per i servizi sociali. Noi abbiamo approvato il piano sociale di zona, ma con le risorse a disposizione del Comune non si riesce a far fronte alle tante esigenze dei cittadini che hanno qualche disagio. Spero che il 2006 sia l'anno in cui questo trend possa invertirsi".