Impianti di telefonia mobile, ancora una volta interviene De Simone
L'ex assessore presenterà un esposto al Tribunale e alla Corte dei conti
martedì 8 dicembre 2015
6.34
L'ex assessore all'ambiente, Giuseppe De Simone, ancora una volta, ha fornito, con una nota, informazioni al Comune sulla «non legittimità», come lui stesso ha dichiarato, degli impianti di telefonia mobile. Per De Simone, l'Amministrazione, ancora oggi, «non ha né riscontrato, né deciso». Di conseguenza, fra pochi giorni presenterà un esposto al Tribunale di Trani e alla Corte dei Conti di Bari.
Con queste parole il protagonista della nota torna a parlare della questione ambientale legata agli impianti fotovoltaici e di telefonia mobile presenti sui suoli di proprietà comunali: «La circolare numero 4 del 16 maggio 2006 dell'Agenzia del Territorio che esplicita l'obbligo di procedere all'accatastamento in categoria D degli impianti fotovoltaici e delle antenne collocate in un'area di terreno, di solito recintata, è stata recepita e confermata con sentenza della Corte di Cassazione numero 24026 del 2015, estendendo dunque tale obbligo anche agli impianti di telefonia».
«Secondo tale principio - prosegue De Simone - anche sulle antenne di telefonia mobile come per gli impianti fotovoltaici graverebbe l'imposta lci, lmu. È bene ricordare che i quattro gestori della telefonia mobile presenti sul territorio di Trani sono privi di autorizzazione da parte di codesto Ente comunale, poiché scaduta, e che questi si sono resi inadempienti agli obblighi assunti con contratto sottoscritto nell'anno 2006, oltre a non aver versato alcuna somma a titolo di imposta».
«Alla luce di quanto indicato - conclude l'ex assessore - rinnovo, ognuno per la propria competenza, l'invito a verificare la legittimità dell'ubicazione degli impianti di telefonia mobile nel territorio urbano e comunque a porre in essere tutte le azioni tese al recupero delle somme dovute dai gestori a vario titolo nell'ultimo decennio».
Con queste parole il protagonista della nota torna a parlare della questione ambientale legata agli impianti fotovoltaici e di telefonia mobile presenti sui suoli di proprietà comunali: «La circolare numero 4 del 16 maggio 2006 dell'Agenzia del Territorio che esplicita l'obbligo di procedere all'accatastamento in categoria D degli impianti fotovoltaici e delle antenne collocate in un'area di terreno, di solito recintata, è stata recepita e confermata con sentenza della Corte di Cassazione numero 24026 del 2015, estendendo dunque tale obbligo anche agli impianti di telefonia».
«Secondo tale principio - prosegue De Simone - anche sulle antenne di telefonia mobile come per gli impianti fotovoltaici graverebbe l'imposta lci, lmu. È bene ricordare che i quattro gestori della telefonia mobile presenti sul territorio di Trani sono privi di autorizzazione da parte di codesto Ente comunale, poiché scaduta, e che questi si sono resi inadempienti agli obblighi assunti con contratto sottoscritto nell'anno 2006, oltre a non aver versato alcuna somma a titolo di imposta».
«Alla luce di quanto indicato - conclude l'ex assessore - rinnovo, ognuno per la propria competenza, l'invito a verificare la legittimità dell'ubicazione degli impianti di telefonia mobile nel territorio urbano e comunque a porre in essere tutte le azioni tese al recupero delle somme dovute dai gestori a vario titolo nell'ultimo decennio».