Impianto di biometano a Trani, Lodispoto: «Procedura nata con Nicola Giorgino»
«Bisogna evitare di strumentalizzare la Provincia per finalità legate alla campagna elettorale»
giovedì 30 gennaio 2020
6.32
«Capisco il clima da campagna elettorale per le prossime amministrative, ma a Trani c'è chi gioca a fare lo smemorato». Così il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Bernardo Lodispoto, sulla notizia trapelata in queste ore secondo cui potrebbe prendere forma un impianto di produzione di biometano a Trani.
«A taluni soggetti del centrodestra tranese che oggi gridano allo scandalo, voglio ricordare che la procedura di "realizzazione ed esercizio di un impianto di produzione di biometano ed ammendante di qualità da FORSU (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani) da ubicare in località Casarossa nel Comune di Trani" è nata con la precedente amministrazione provinciale guidata dall'Avv. Nicola Giorgino (di centrodestra) e si è concretizzata con il suo successore e facente funzioni Pasquale De Toma (anch'egli di centrodestra) - spiega Lodispoto -. Il 1° agosto del 2018, sotto la Presidenza Giorgino, la società "4R srl" presenta per la prima volta la richiesta di avvio della procedura; ai diversi chiarimenti richiesti dalla Provincia, poi, la Regione Puglia ha risposto spiegando che l'impianto in questione non fosse di trattamento ma di recupero dei rifiuti.
Carte alla mano, la prima conferenza dei servizi sulla procedura risale invece al 12 marzo del 2019, quando a ricoprire il ruolo di Presidente facente funzioni era Pasquale De Toma. E sempre sotto la sua Presidenza, il 29 luglio del 2019, si tenne una nuova conferenza di servizi decisoria e definitiva che si concluderà il 2 dicembre del 2019, in una nuova riunione (l'unica peraltro sotto la mia Presidenza), viene invece acquisito l'unico parere contrario del Sindaco di Trani Amedeo Bottaro».
Dopo aver ripercorso le tappe principali che hanno caratterizzato la procedura, il Presidente Lodispoto conclude: «credo sia abbastanza evidente che il percorso per la nascita dell'impianto di produzione di biometano a Trani sia nato con l'Amministrazione Provinciale Giorgino e si sia effettivamente definita sotto la guida di De Toma. Pertanto, questa procedura ha una sola firma che è quella del centrodestra.
La Determina n° 31 del 22/0172020 è un mero atto gestionale a chiusura di un procedimento amministrativo nato durante le amministrazioni a guida Centro-Destra non certamente attribuibile al mio mandato di Presidente nato ad Ottobre 2019.
Pertanto, chi oggi urla allo scandalo dovrebbe piuttosto chiedere spiegazioni ai propri alleati di coalizione di Centro-Destra, studiarsi gli atti e fare mea-culpa oltre ed evitare di strumentalizzare la Provincia per finalità legate alla Campagna elettorale della Città di Trani.
Mi riservo all'esito degli approfondimenti di tutta la vicenda di avviare eventuali azioni a tutela della comunità che mi onoro di Rappresentare».
«A taluni soggetti del centrodestra tranese che oggi gridano allo scandalo, voglio ricordare che la procedura di "realizzazione ed esercizio di un impianto di produzione di biometano ed ammendante di qualità da FORSU (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani) da ubicare in località Casarossa nel Comune di Trani" è nata con la precedente amministrazione provinciale guidata dall'Avv. Nicola Giorgino (di centrodestra) e si è concretizzata con il suo successore e facente funzioni Pasquale De Toma (anch'egli di centrodestra) - spiega Lodispoto -. Il 1° agosto del 2018, sotto la Presidenza Giorgino, la società "4R srl" presenta per la prima volta la richiesta di avvio della procedura; ai diversi chiarimenti richiesti dalla Provincia, poi, la Regione Puglia ha risposto spiegando che l'impianto in questione non fosse di trattamento ma di recupero dei rifiuti.
Carte alla mano, la prima conferenza dei servizi sulla procedura risale invece al 12 marzo del 2019, quando a ricoprire il ruolo di Presidente facente funzioni era Pasquale De Toma. E sempre sotto la sua Presidenza, il 29 luglio del 2019, si tenne una nuova conferenza di servizi decisoria e definitiva che si concluderà il 2 dicembre del 2019, in una nuova riunione (l'unica peraltro sotto la mia Presidenza), viene invece acquisito l'unico parere contrario del Sindaco di Trani Amedeo Bottaro».
Dopo aver ripercorso le tappe principali che hanno caratterizzato la procedura, il Presidente Lodispoto conclude: «credo sia abbastanza evidente che il percorso per la nascita dell'impianto di produzione di biometano a Trani sia nato con l'Amministrazione Provinciale Giorgino e si sia effettivamente definita sotto la guida di De Toma. Pertanto, questa procedura ha una sola firma che è quella del centrodestra.
La Determina n° 31 del 22/0172020 è un mero atto gestionale a chiusura di un procedimento amministrativo nato durante le amministrazioni a guida Centro-Destra non certamente attribuibile al mio mandato di Presidente nato ad Ottobre 2019.
Pertanto, chi oggi urla allo scandalo dovrebbe piuttosto chiedere spiegazioni ai propri alleati di coalizione di Centro-Destra, studiarsi gli atti e fare mea-culpa oltre ed evitare di strumentalizzare la Provincia per finalità legate alla Campagna elettorale della Città di Trani.
Mi riservo all'esito degli approfondimenti di tutta la vicenda di avviare eventuali azioni a tutela della comunità che mi onoro di Rappresentare».