In arrivo una "imminente chiusura" della casa di Riposo?
Interrogazione di de Feudus, capogruppo della lista Di Pietro
giovedì 16 febbraio 2006
«L'estinzione dell'Istituto "Don Lorenzo Milani" la città si trova, oggi, a dover lottare per evitare che si realizzi l'ennesimo proposito "demolitore" dell'amministrazione: La chiusura della Casa di Riposo Vittorio Emanuele II. La struttura (un vecchio monastero dei frati cappuccini) è da tempo immemorabile destinato ad accogliere gli anziani della nostra città privi di mezzi di sostentamento e di sostegno famigliare.
Sembra, infatti, che la Casa di Riposo, che ha un patrimonio immobiliare di consistente rilevanza, dopo anni di attese e lungaggini burocratiche ha avuto l'assenso dalla Regione Puglia all'alienazione dei suoi beni al fine di realizzare, con il ricavato, una nuova struttura moderna e funzionale. L'amministrazione pero', anziché operare celermente per dismettere tale patrimonio ed attuare il progetto di costruzione di una nuova struttura, pare orientata per la chiusura della "Casa di riposo" ed il trasferimento degli anziani presso altre "Case di riposo" site in città e nei paesi limitrofi. Il tutto nell'attesa che venga realizzata la nuova struttura.
Non neghiamo che il "vecchio monastero" necessiti di interventi di risanamento conservativo. Ma i nostri anziani hanno atteso (ed attenderanno) anni prima di ottenere una nuova struttura. Perché, dunque, sradicarli dal loro territorio e collocarli in altre strutture che, sicuramente, hanno rette mensili maggiori di quella della Casa Di Riposo. Perché non aspettare che si realizzi l'opera prima di chiudere l'IPAB e trasferire gli anziani. Forse perché la dismissione del patrimonio immobiliare della Casa di Riposo V. Emanuele II, e la contestuale chiusura dell'attuale struttura, consentirebbe all'amministrazione di far confluire nelle casse comunali il ricavato della vendita, sicuramente di notevole entità, e tirare, cosi', un sospiro di sollievo vista la mole consistente dei debiti contratti in questi anni di governo. La garanzia che il denaro ricavato dalla vendita del patrimonio immobiliare della Casa di Riposo sia veramente destinato a realizzare la nuova struttura è rappresentato proprio dalla non chiusura dell'IPAB. Per quanto innanzi si chiede di conoscere le determinazioni che l'amministrazione intende assumere per la soluzione dei problemi della casa di Riposo V. Emanuele II. »
avv. Sebastiano de Feudis
Capogruppo Lista Di Pietro
Sembra, infatti, che la Casa di Riposo, che ha un patrimonio immobiliare di consistente rilevanza, dopo anni di attese e lungaggini burocratiche ha avuto l'assenso dalla Regione Puglia all'alienazione dei suoi beni al fine di realizzare, con il ricavato, una nuova struttura moderna e funzionale. L'amministrazione pero', anziché operare celermente per dismettere tale patrimonio ed attuare il progetto di costruzione di una nuova struttura, pare orientata per la chiusura della "Casa di riposo" ed il trasferimento degli anziani presso altre "Case di riposo" site in città e nei paesi limitrofi. Il tutto nell'attesa che venga realizzata la nuova struttura.
Non neghiamo che il "vecchio monastero" necessiti di interventi di risanamento conservativo. Ma i nostri anziani hanno atteso (ed attenderanno) anni prima di ottenere una nuova struttura. Perché, dunque, sradicarli dal loro territorio e collocarli in altre strutture che, sicuramente, hanno rette mensili maggiori di quella della Casa Di Riposo. Perché non aspettare che si realizzi l'opera prima di chiudere l'IPAB e trasferire gli anziani. Forse perché la dismissione del patrimonio immobiliare della Casa di Riposo V. Emanuele II, e la contestuale chiusura dell'attuale struttura, consentirebbe all'amministrazione di far confluire nelle casse comunali il ricavato della vendita, sicuramente di notevole entità, e tirare, cosi', un sospiro di sollievo vista la mole consistente dei debiti contratti in questi anni di governo. La garanzia che il denaro ricavato dalla vendita del patrimonio immobiliare della Casa di Riposo sia veramente destinato a realizzare la nuova struttura è rappresentato proprio dalla non chiusura dell'IPAB. Per quanto innanzi si chiede di conoscere le determinazioni che l'amministrazione intende assumere per la soluzione dei problemi della casa di Riposo V. Emanuele II. »
avv. Sebastiano de Feudis
Capogruppo Lista Di Pietro