In Italia si punta al risparmio energetico, Trani però s'illumina di più

Luci accese di notte anche senza traffico e d'inverno

domenica 27 marzo 2016
Una settimana fa il Comune ha deciso di aderire a "Earth hour-l'ora della terra" (manifestazione ideata dal Wwf e sostenuta dall'Anci), spegnendo per un'ora il faro che illumina il palazzo di città. Un gesto simbolico che a Trani rischia però di non aver alcun valore. Ormai da mesi in piazza Plebiscito tutte le luci vengono lasciate accese per l'intera durata della notte. Verrebbe spontaneo chiedere all'Amet il motivo di tale scelta, in considerazione del fatto che il traffico alle 3 di notte è praticamente nullo, soprattutto in inverno.

Venerdì notte, poi, le luci sono rimaste accese alle tre anche in concomitanza con l'uscita della statua della Vergine Addolorata dalla chiesa di Santa Teresa, perché i dipendenti in stato di agitazione da oltre un anno si sono rifiutati di fare lavoro straordinario per lo spegnimento dei lampioni nella zona interessata. Così che nemmeno per la processione della "Madonna di notte" quest'anno è calato il buio.

In passato durante la notte l'impianto illuminante lavorava ad intensità ridotta, ma questa buona pratica (tra l'altro obbligatoria in base alla legge regionale 15 del 23 novembre 2005) sembra sia stata stranamente dimenticata. Sempre la stessa legge, per prevenire l'inquinamento luminoso, vieta esplicitamente l'installazione di lampade che diffondono la luce verso il cielo (del tipo di quelle presenti nella piazza e in altre zone del centro storico) e prescrive l'obbligo di sostituzione con sistemi a maggior efficienza. Tutte previsioni puntualmente disattese a Trani.
Piazza Plebiscito illuminazione