In "pausa" l'acquisto di un quarto di Villa Bini: questioni burocratiche e non soltanto
Sarebbe decaduto il termine per l'esercizio del diritto di prelazione
venerdì 21 luglio 2023
11.25
Bye bye Villa Bini. O no. La delibera di consiglio comunale del 10 luglio scorso, con la quale si affermava la volontà di esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto di un quarto indiviso dell'antica Villa Bini, non sarebbe sufficiente per concludere l'atto notarile. Il condizionale è d'obbligo, anche se i termini sembrano ormai scaduti: pare infatti che il Comune di Trani non abbia notificato nei termini previsti di 60 giorni alcun atto amministrativo di esercizio del diritto di prelazione "ai sensi di legge", utile per la trascrizione all'Agenzia del territorio, facendo così decadere l'esercizio del diritto di prelazione e svanire dunque l'indicazione dell' acquisto.
In pratica non sarebbe stata sufficiente la delibera di consiglio comunale per la trascrizione ma sarebbe stata necessaria una determina dirigenziale: questa carenza di documentazione sembra aver provocato appunto la scadenza dei termini per l'esercizio del diritto di prelazione (Il Comune aveva programmato la spesa di 100 mila euro per questa operazione). A Palazzo di Città però sono convinti di aver seguito il giusto iter, ed in queste ore si sta facendo di tutto per scongiurare quell'eventualità.
A questo si aggiunga che ieri al Comune è stata protocollata una Pec da parte di un legale con cui si invita e si diffida "a non stipulare alcun atto di acquisto" in quanto la vicenda dei beni rivenienti dalla eredità Bini "è ancora oggetto di revisione dinanzi agli organi giudiziari".
In pratica non sarebbe stata sufficiente la delibera di consiglio comunale per la trascrizione ma sarebbe stata necessaria una determina dirigenziale: questa carenza di documentazione sembra aver provocato appunto la scadenza dei termini per l'esercizio del diritto di prelazione (Il Comune aveva programmato la spesa di 100 mila euro per questa operazione). A Palazzo di Città però sono convinti di aver seguito il giusto iter, ed in queste ore si sta facendo di tutto per scongiurare quell'eventualità.
A questo si aggiunga che ieri al Comune è stata protocollata una Pec da parte di un legale con cui si invita e si diffida "a non stipulare alcun atto di acquisto" in quanto la vicenda dei beni rivenienti dalla eredità Bini "è ancora oggetto di revisione dinanzi agli organi giudiziari".