In ricordo di Giovanni Bovio
Grande partecipazione e commozione alla celebrazione per il Centenario della sua morte
martedì 22 aprile 2003
9.46
"... Salve o Trani... Salve, mater, se la tua antichità traduci in una giovinezza perpetua".
E' un verso del canto d'amore scritto da Giovanni Bovio per la sua Trani, per la città che gli ha dato i natali.
E Trani, nel centenario della sua morte, non poteva non ricambiare l'amore per il suo illustre concittadino con una celebrazione unica, che resterà scolpita soprattutto nelle menti dei tanti giovani studenti che hanno accompagnato la deposizione della corona al monumento di Bovio sventolando bandierine ed intonando canti patriottici.
"Non potevamo non ricordare con un grande evento la multiforme e complessa opera politica ed intellettuale di Giovanni Bovio", dice la dott.ssa Giuliana Perrotta, commissario straordinario del Comune di Trani.
"Lo abbiamo fatto con autorevoli esponenti delle istituzioni civili e religiose, del mondo accademico e della cultura, ma soprattutto alla presenza di tanti giovani, a cui abbiamo voluto far conoscere l'esempio nobilissimo di questo loro concittadino illustre, perché imparino a non considerare superati e scontati i valori in cui credeva, quali l'unità della patria, l'onestà, la giustizia sociale, la solidarietà.
Le nuove generazioni devono conoscere l'esempio di un uomo onesto, giusto, incorruttibile, dal grandissimo ingegno e dall'eccezionale carica morale ed etica".
In tanti, uomini e donne delle istituzioni e della cultura, hanno voluto porgere il proprio saluto nel corso delle celebrazioni per il Centenario della morte di Bovio, evento organizzato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio, fra gli altri, della Mazzini Society.
"Sono molto lieta che il Comune di Trani celebri il centenario della morte di Giovanni Bovio", si legge in una lettera della dott.ssa Giuliana Limiti, presidente del sodalizio e consulente storico-archivistico della Presidenza della Repubblica.
"Bovio ha onorato la città con la sua presenza nella vita politica italiana come parlamentare colto e onesto ed ha lasciato una tradizione di servitori dello Stato e della società civile coerenti con le idee di libertà e di democrazia. La cultura politica dell'Italia meridionale è stata rappresentata da Giovanni Bovio nella sua più alta espressione".
Anche la famiglia di Bovio ha voluto esprimere il plauso e la propria riconoscenza al Commissario Straordinario del Comune per "la meritoria iniziativa volta a ricordare la memoria di Giovanni Bovio, tranese che dedicò la propria vita allo studio della filosofia e del diritto, all'impegno politico nell'interesse esclusivo del popolo e del paese, con cristallina onestà e profondissima passione, onorando la città natale che, alle sue tante glorie, ha unito quella di avergli dato i natali".
In occasione della Celebrazione, il Comune ha provveduto all'apertura al pubblico della casa natale di Giovanni Bovio, destinata a diventare un museo, e all'organizzazione di un concorso per gli studenti.
Sono inoltre stati organizzati due importanti convegni, a cui hanno partecipato docenti universitari e rappresentanti della cultura e dell'associazionismo.
E' un verso del canto d'amore scritto da Giovanni Bovio per la sua Trani, per la città che gli ha dato i natali.
E Trani, nel centenario della sua morte, non poteva non ricambiare l'amore per il suo illustre concittadino con una celebrazione unica, che resterà scolpita soprattutto nelle menti dei tanti giovani studenti che hanno accompagnato la deposizione della corona al monumento di Bovio sventolando bandierine ed intonando canti patriottici.
"Non potevamo non ricordare con un grande evento la multiforme e complessa opera politica ed intellettuale di Giovanni Bovio", dice la dott.ssa Giuliana Perrotta, commissario straordinario del Comune di Trani.
"Lo abbiamo fatto con autorevoli esponenti delle istituzioni civili e religiose, del mondo accademico e della cultura, ma soprattutto alla presenza di tanti giovani, a cui abbiamo voluto far conoscere l'esempio nobilissimo di questo loro concittadino illustre, perché imparino a non considerare superati e scontati i valori in cui credeva, quali l'unità della patria, l'onestà, la giustizia sociale, la solidarietà.
Le nuove generazioni devono conoscere l'esempio di un uomo onesto, giusto, incorruttibile, dal grandissimo ingegno e dall'eccezionale carica morale ed etica".
In tanti, uomini e donne delle istituzioni e della cultura, hanno voluto porgere il proprio saluto nel corso delle celebrazioni per il Centenario della morte di Bovio, evento organizzato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio, fra gli altri, della Mazzini Society.
"Sono molto lieta che il Comune di Trani celebri il centenario della morte di Giovanni Bovio", si legge in una lettera della dott.ssa Giuliana Limiti, presidente del sodalizio e consulente storico-archivistico della Presidenza della Repubblica.
"Bovio ha onorato la città con la sua presenza nella vita politica italiana come parlamentare colto e onesto ed ha lasciato una tradizione di servitori dello Stato e della società civile coerenti con le idee di libertà e di democrazia. La cultura politica dell'Italia meridionale è stata rappresentata da Giovanni Bovio nella sua più alta espressione".
Anche la famiglia di Bovio ha voluto esprimere il plauso e la propria riconoscenza al Commissario Straordinario del Comune per "la meritoria iniziativa volta a ricordare la memoria di Giovanni Bovio, tranese che dedicò la propria vita allo studio della filosofia e del diritto, all'impegno politico nell'interesse esclusivo del popolo e del paese, con cristallina onestà e profondissima passione, onorando la città natale che, alle sue tante glorie, ha unito quella di avergli dato i natali".
In occasione della Celebrazione, il Comune ha provveduto all'apertura al pubblico della casa natale di Giovanni Bovio, destinata a diventare un museo, e all'organizzazione di un concorso per gli studenti.
Sono inoltre stati organizzati due importanti convegni, a cui hanno partecipato docenti universitari e rappresentanti della cultura e dell'associazionismo.