Inaugurata la sede della società consortile Gal Ponte Lama

Il presidente Verde: «Siamo già al lavoro». Le foto

venerdì 5 febbraio 2010
E' stata inaugurata a Bisceglie (in corso Garibaldi 23) la sede del Gruppo di azione locale Ponte Lama, società consortile mista (pubblico e privata) che ha per scopi la valorizzazione delle risorse specifiche delle zone rurali. All'inaugurazione erano presenti tutti i componenti del consiglio d'amministrazione della neonata società fra cui il presidente, il tranese Carlo Verde.



Il capitale sociale della società è di 149mila euro. Ne fanno parte circa 170 soci, sia soggetti pubblici (i Comuni di Trani e Bisceglie) e sia privati. Costituita il 21 dicembre 2009, il gruppo di azione locale ha tenuto, agli inizi di gennaio, il primo consiglio d'amministrazione, presieduto da Carlo Verde. In quella occasione è stato approvato il piano di sviluppo locale, trasmesso successivamente in Regione per la partecipazione alla seconda fase di selezione del piano di sviluppo previsto dalla misura 4.10 del programma di sviluppo rurale della Regione Puglia per gli anni 2007/2013 che prevede una dotazione pubblica complessiva di 279 milioni di euro da ripartire tra i 25 gruppi di azione locale che operano in Regione, di cui 15 esistenti e 10 neo-costituiti. Al gruppo di azione locale Ponte Lama è stata attribuita una dotazione finanziaria di 8.928.000 euro così come riporta il bollettino ufficiale della Regione.



«Il piano finanziario trasmesso dal Gal Ponte Lama alla Regione Puglia – dice il presidente, Carlo Verde - prevede la ripartizione dei quasi 9 milioni di euro in diversi ambiti, previsti dalle strategie di sviluppo rurale dell'Asse 4: la diversificazione in attività non agricole (ospitalità agrituristica, servizi educativi, investimenti a vantaggio delle fasce deboli della popolazione, realizzazione d'impianti per la produzione energetica); il sostegno allo sviluppo e alla creazione delle imprese (artigianato locale tipico, commercio di prodotti tipici del territorio, servizi alla popolazione per l'infanzia e per gli anziani); l'incentivazione di attività turistiche (creazione di itinerari naturalistici ed enogastronomici, creazione di centri d'informazione e accoglienza turistica, realizzazione di sentieristica nell'ambiente naturale, creazione di strutture di piccola ricettività, promozione del turismo rurale); i servizi essenziali per la popolazione rurale; la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (recupero strutture rurali esistenti, restauro di elementi tipici del paesaggio agrario con valenza storica e religiosa, allestimento di musei della civiltà contadina); la formazione e informazione di carattere rurale; i progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale (rete della ruralità solidale, distretto agroalimentare delle terre federiciane, pugliesi nel mondo».



«Quando la Regione Puglia approverà il piano da noi presentato - conclude Verde - partiranno i bandi pubblici per l'attuazione degli interventi previsti (circa 100) con la partecipazione dei soggetti privati con un loro apporto finanziario di circa il 50% della spesa dell'intervento». Tempo previsto: un paio di mesi, forse qualcosa in più.