Inchiesta Berlusconi-Agcom, nei guai un pm di Trani
Prosegue la caccia alla talpa
martedì 8 giugno 2010
Guai a catena per il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Salvatore Paglino, che avrebbe avuto un ruolo importante sia nella fuga di atti sul giro di donne a palazzo Grazioli e sia sulla fuga di notizie dell'indagine della procura di Trani a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
La notizia è stata rilanciata da tutte le agenzie nazionali. Nella fuga di notizie sull'indagine Agcom-Annozero sarebbe coinvolto anche un magistrato in servizio a Trani che avrebbe comunicato con alcuni giornalisti utilizzando il telefono cellulare (intercettato dalla procura di Bari) dell'ufficiale della Guardia di finanza di Bari. Al momento gli inquirenti baresi stanno svolgendo accertamenti sul reale coinvolgimento del magistrato. Se sarà così, gli atti relativi a questa rivelazione del segreto d'ufficio saranno trasferiti alla procura di Lecce, competente per i casi di magistrati in servizio nel distretto della Corte di appello di Bari.
Salvatore Paglino è agli arresti domiciliari dal primo giugno scorso con l'accusa di peculato ed è indagato a piede libero per quattro episodi di rivelazione del segreto d'ufficio e per stalking ai danni di una escort e di una giornalista.
La notizia è stata rilanciata da tutte le agenzie nazionali. Nella fuga di notizie sull'indagine Agcom-Annozero sarebbe coinvolto anche un magistrato in servizio a Trani che avrebbe comunicato con alcuni giornalisti utilizzando il telefono cellulare (intercettato dalla procura di Bari) dell'ufficiale della Guardia di finanza di Bari. Al momento gli inquirenti baresi stanno svolgendo accertamenti sul reale coinvolgimento del magistrato. Se sarà così, gli atti relativi a questa rivelazione del segreto d'ufficio saranno trasferiti alla procura di Lecce, competente per i casi di magistrati in servizio nel distretto della Corte di appello di Bari.
Salvatore Paglino è agli arresti domiciliari dal primo giugno scorso con l'accusa di peculato ed è indagato a piede libero per quattro episodi di rivelazione del segreto d'ufficio e per stalking ai danni di una escort e di una giornalista.