Inchiesta gettoni d'oro, il 21 giugno tutti davanti al Gup
La Procura ha chiesto il processo per 5 ex consiglieri comunali e un medico
venerdì 12 febbraio 2016
0.40
Sarà il gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, il prossimo 21 giugno, a decidere se cinque ex consiglieri comunali di Trani dovranno essere processati per aver intascato gettoni di presenza per le riunioni della quinta commissione, mentre si trovavano anche a chilometri di distanza dal palazzo comunale. Oltre ai cinque componenti della commissione, rischia il processo anche un medico, per aver rilasciato un certificato falso in favore di uno degli altri imputati.
In dettaglio, la Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco De Noia, Andrea Ferri, Bartolo Maiullari, Domenico Cognetti e Nicola Damascelli (nessuno dei quali siede ora in Consiglio comunale); e per il medico Giuseppe Peluso. I primi cinque devono rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico pluriaggravato e continuato e anche per induzione (per aver indotto in errore la funzionaria che poi doveva liquidare le somme). De Noia, ufficiale di Marina, deve rispondere anche di simulata infermità pluriaggravata, disobbedienza aggravata e omessa presentazione in servizio e ricettazione di certificato medico falso, per essersi assentato dal suo posto lavoro presso la capitaneria di porto di Bari e poter svolgere un'altra attività in un'università privata con sede Trani. Da qui il divieto di dimora a Trani impostogli dal gip del Tribunale militare di Napoli, a fine maggio 2014.
Le indagini hanno però coinvolto l'intera commissione consiliare, della quale De Noia era presidente, e gli atti alla fine sono stati trasmessi per competenza alla Procura di Trani. A supporto delle ipotesi della pm di Trani, Silvia Curione, ci sono i tabulati telefonici acquisiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari. Si è così acclarato che, mentre si svolgeva la commissione Cultura e Turismo, i consiglieri si trovavano in luoghi molto lontani da Trani, anche fuori regione, e mai avrebbero potuto prendervi parte sia pure con qualche ora di ritardo.
Quindi almeno una parte dei gettoni incassati sarebbe oggetto di una truffa, con un danno quantificato (tra fine 2012 e metà 2014) dalla Procura in oltre 33 mila euro per il Comune di Trani. Il medico avrebbe invece rilasciato un falso certificato in favore di De Noia. Il nuovo regolamento comunale, approvato dalla commissaria prefettizia Maria Rita Iaculli in seguito allo scandalo dei 'gettoni d'oro', prevede che le riunioni delle commissioni consiliari non si possano tenere per più di una volta a settimana. Ma è già all'esame della compentente commissione una nuova revisione del regolamento per poter aumentare il numero delle sedute.
In dettaglio, la Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco De Noia, Andrea Ferri, Bartolo Maiullari, Domenico Cognetti e Nicola Damascelli (nessuno dei quali siede ora in Consiglio comunale); e per il medico Giuseppe Peluso. I primi cinque devono rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico pluriaggravato e continuato e anche per induzione (per aver indotto in errore la funzionaria che poi doveva liquidare le somme). De Noia, ufficiale di Marina, deve rispondere anche di simulata infermità pluriaggravata, disobbedienza aggravata e omessa presentazione in servizio e ricettazione di certificato medico falso, per essersi assentato dal suo posto lavoro presso la capitaneria di porto di Bari e poter svolgere un'altra attività in un'università privata con sede Trani. Da qui il divieto di dimora a Trani impostogli dal gip del Tribunale militare di Napoli, a fine maggio 2014.
Le indagini hanno però coinvolto l'intera commissione consiliare, della quale De Noia era presidente, e gli atti alla fine sono stati trasmessi per competenza alla Procura di Trani. A supporto delle ipotesi della pm di Trani, Silvia Curione, ci sono i tabulati telefonici acquisiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari. Si è così acclarato che, mentre si svolgeva la commissione Cultura e Turismo, i consiglieri si trovavano in luoghi molto lontani da Trani, anche fuori regione, e mai avrebbero potuto prendervi parte sia pure con qualche ora di ritardo.
Quindi almeno una parte dei gettoni incassati sarebbe oggetto di una truffa, con un danno quantificato (tra fine 2012 e metà 2014) dalla Procura in oltre 33 mila euro per il Comune di Trani. Il medico avrebbe invece rilasciato un falso certificato in favore di De Noia. Il nuovo regolamento comunale, approvato dalla commissaria prefettizia Maria Rita Iaculli in seguito allo scandalo dei 'gettoni d'oro', prevede che le riunioni delle commissioni consiliari non si possano tenere per più di una volta a settimana. Ma è già all'esame della compentente commissione una nuova revisione del regolamento per poter aumentare il numero delle sedute.