Inchiesta sulla 5^ commissione, ascoltati i consiglieri comunali
L'indagine mirerà ad accertare la posizione di tutti i componenti
venerdì 27 febbraio 2015
10.35
L'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani sui lavori della quinta commissione consiliare dell'amministrazione Riserbato c'è da tempo. Quel che di nuovo si attende è la complessiva valutazione degli elementi investigativi sinora raccolti dal pubblico ministero Silvia Curione. E cioè il definitivo esame dei diversi documenti acquisiti dal Comune e degli interrogatori compiuti nelle scorse settimane, quando ad esser convocati negli uffici della polizia giudiziaria sono state diverse persone, tra cui, a quanto pare, alcuni componenti della commissione deputata a pubblica istruzione, turismo, politiche giovani, sport e cosiddetto terzo settore.
Commissione di cui facevano parte gli ex consiglieri comunali Francesco De Noia, Nico Damascelli, Andrea Ferri, Mimmo Cognetti e Bartolo Maiullari. Le dichiarazioni rese dagli interrogati vanno confrontate tra loro ed incrociate coi vari documenti acquisiti. Tra i documenti ci sarebbe anche una sorta di informativa dell'inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Militare di Napoli che la scorsa estate accusò De Noia di assenteismo (perciò subì per diverse settimane il divieto di dimora a Trani) in quanto avrebbe sfruttato i permessi previsti per l'attività politica-consiliare per sbrigare, invece, vicende personali quali l'attività alla sede tranese dell'università telematica Pegaso. De Noia fu pedinato e monitorato dai Carabinieri che ritennero la sua ubiquità: da un lato sarebbe risultato presente ai lavori della quinta commissione consiliare e dall'altro, al contempo, sarebbe stato affaccendato in altro.
L'inchiesta della Procura tranese è la naturale conseguenza dell'indagine della Procura Militare napoletana, competente per i presunti reati commessi dai Militari nell'Italia Meridionale: De Noia, eletto nella lista di Forza Italia, è sottufficiale della Marina Militare in servizio alla Capitaneria di Porto di Bari. La Procura di Trani, competente in via ordinaria, vuol vederci chiaro su altri profili. Non quelli del presunto assenteismo e dunque su eventuali illeciti penali nel rapporto tra De Noia e la Pubblica Amministrazione presso cui lavora, ma eventuali reati di falso ideologico che potrebbero ravvisarsi in diversi verbali di riunione della quinta commissione consiliare in cui, De Noia risulterebbe presente solo sulla carta. Ulteriore naturale conseguenza dell'indagine è verificare la posizione degli altri componenti della commissione riunitisi nelle varie riunioni finite sotto la lente degli inquirenti tranesi. E cioè se fossero realmente presenti o se, invece, si sia al cospetto di riunioni fantasma; valide però per conseguire i gettoni di presenza. Dunque i prossimi giorni potrebbero esser decisivi per vedere che piega prenderà l'inchiesta e dunque le decisioni del pm Curione.
Commissione di cui facevano parte gli ex consiglieri comunali Francesco De Noia, Nico Damascelli, Andrea Ferri, Mimmo Cognetti e Bartolo Maiullari. Le dichiarazioni rese dagli interrogati vanno confrontate tra loro ed incrociate coi vari documenti acquisiti. Tra i documenti ci sarebbe anche una sorta di informativa dell'inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Militare di Napoli che la scorsa estate accusò De Noia di assenteismo (perciò subì per diverse settimane il divieto di dimora a Trani) in quanto avrebbe sfruttato i permessi previsti per l'attività politica-consiliare per sbrigare, invece, vicende personali quali l'attività alla sede tranese dell'università telematica Pegaso. De Noia fu pedinato e monitorato dai Carabinieri che ritennero la sua ubiquità: da un lato sarebbe risultato presente ai lavori della quinta commissione consiliare e dall'altro, al contempo, sarebbe stato affaccendato in altro.
L'inchiesta della Procura tranese è la naturale conseguenza dell'indagine della Procura Militare napoletana, competente per i presunti reati commessi dai Militari nell'Italia Meridionale: De Noia, eletto nella lista di Forza Italia, è sottufficiale della Marina Militare in servizio alla Capitaneria di Porto di Bari. La Procura di Trani, competente in via ordinaria, vuol vederci chiaro su altri profili. Non quelli del presunto assenteismo e dunque su eventuali illeciti penali nel rapporto tra De Noia e la Pubblica Amministrazione presso cui lavora, ma eventuali reati di falso ideologico che potrebbero ravvisarsi in diversi verbali di riunione della quinta commissione consiliare in cui, De Noia risulterebbe presente solo sulla carta. Ulteriore naturale conseguenza dell'indagine è verificare la posizione degli altri componenti della commissione riunitisi nelle varie riunioni finite sotto la lente degli inquirenti tranesi. E cioè se fossero realmente presenti o se, invece, si sia al cospetto di riunioni fantasma; valide però per conseguire i gettoni di presenza. Dunque i prossimi giorni potrebbero esser decisivi per vedere che piega prenderà l'inchiesta e dunque le decisioni del pm Curione.