Incontenibile Trifone Gargano a Trani nel teatro Open Air: "Arrestatemi, perché ho ucciso Manzoni!"

Domani sera l'ultima Agorà con Veronica Mestice, con le sue testimonianze sul potere della Cultura e della Poesia a Matera

giovedì 20 luglio 2023 19.00
A cura di Stefania De Toma
"Approfittate a scattare fotografie, a farmi domande perché al prossimo appuntamento a Noci per presentare il mio libro di sicuro non ci arrivo perché stanno per arrestarmi!".

Così l'esordio della seconda Agorà organizzata dall'Associazione Tranensis nel Piccolo Teatro del Duc, viste le reazioni che il suo ultimo libro e i suoi interventi stanno suscitando a causa dello smantellamento di un pilastro della scuola e della letteratura italiana come "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, quasi imposto all'epoca, con dovizia di dettagli, da ministri della cultura del tempo ("Broglio, un cognome che è tutto un programma") dallo stesso Manzoni come obbligatorio nelle scuole.

I gradoni blu del Piccolo Teatro si fanno sempre più fitti di persone, di interesse e di un modo di fare cultura quasi di strada, senza orpelli, senza barriere di cattedre o di arroganze intellettuali. Anzi, un modo di proporre la conoscenza della letteratura che con il professor Gargano somiglia sempre di più alle "Stand up Comedy", cavalcando un genere che si fa sempre più spazio sui palcoscenici, quasi cucito addosso al teatro open air del Duc, scelto evidentemente con fiducia ripagata come sede ideale di questo breve ciclo di incontri - di cui non sono esclusi fuori programma - dai giovani di Transesis. "In un romanzo che parla di Promessi Sposi su 350 pagine non c'è nemmeno un bacio e i due, dopo la peste, i tumulti, i rapimenti, quando si ritrovano si limitano a dire Ah sei tu? Sì sono io!".

Come nella prima Agorà, con il professor Farina che tra l'altro è intervenuto a conoscere e salutare il suo collega, - una verve che li accomuna nella comunicazione brillante e efficace, quasi interpreti brillanti della storia della letteratura di ogni tempo - l'atmosfera è stata di estrema piacevolezza per tutti, fino al calar della sera , quando l'interno del Piccolo Teatro Blu si è acceso di piccole lucine che sembravano scendere dal soffitto senza confini verso il cielo.

È inaccettabile - ha sottolineato Gargano in un tripudio di aneddoti, episodi, intercalari in dialetto barese che hanno divertito il pubblico in maniera intelligente , proprio nel senso di ridere capendo quanti abbagli si eran presi finora nel considerare quest'opera letteraria - un "sugo della storia"come quello che propone Manzoni per bocca di Renzo, che dichiara di aver imparato che è meglio non immischiarsi nei tumulti e mettersi contro i potenti.

Con un esempio come quello di Dante, che invita a usare la letteratura come strumento di Azione Civile, al contrario della ignavia e della pavidità, c'è davvero per Gargano - paladino della letteratura come strumento di impegno civile - da ripensare seriamente a un modello etico e comportamentale imposto ancora oggi nelle scuole con il testo dei Promessi Sposi ad accompagnare un intero anno scolastico.

Domani sera l'ultima Agorà con la giovane Veronica Mestice che da Matera verrà a portare, attraverso la poesia, la testimonianza del potere apparentemente impalpabile come la divulgazione della cultura partecipata, in una Città che della Cultura è stata capitale europea nel 2019.
TRANENSIS
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