Iniziative di “dubbio gusto”: in un bar a Trani chi più bestemmia più vince birre
I dettagli della “serata alternativa” in una locandina. Una trovata (discutibile)di marketing?
domenica 26 marzo 2023
08.00
ll bar in questione è uno dei più accorsati della vita serale e notturna di Trani e il dubbio se l'iniziativa fosse interna al locale o introdotta all'interno da intraprendenti "bontemponi" è stato risolto da una storia sulla pagina Instagram dello stesso locale in cui si invita a un "maleducati today".
Quello che pubblichiamo è una sorta di Gratta e Vinci distribuito tra i clienti, con l'indicazione di un bonus per chi ovviamente trova la - neanche tanto -stilizzata mano nell'inequivocabile atteggiamento dell'andare a fare lì, proprio lì.
Ora, a voler parlare di un metodo per accaparrarsi la clientela diciamo che ognuno è libero di giocarsela come vuole, più o meno: del resto la trovata della parolaccia è bella stagionata e anche simpatica, avendo fatto la fortuna di uno dei locali più famosi di Roma.
Il punto è che qui non è una gara - già deprecabile di sé nel concetto - di maleducazione o di parolacce: perché si parla di una gara di "bestemmia", e non stiamo neanche a sottolineare che il locale in questione si trovi a due passi da una chiesa di Trani, perché anche non fosse così non cambierebbe granché sull'iniziativa di "dubbio gusto".
Ci si augura che le persone che hanno avuto una tale idea ignorino che il significato della parola "bestemmia" sia specificatamente riferita a un'ingiuria particolarmente violenta nei confronti di entità sacre, di qualunque religione. E anche quando non coinvolge il Sacro ha il sapore dell'offesa, magari proprio uno sberleffo voluto ai residenti nella zona che in passato si sono lamentati per diversi motivi.
La vicenda è talmente imbarazzante da sembrare uno scherzo e invece c'è ben poco da scherzare o riderci sopra. Anzi, spaventa il pensiero che ci sia bisogno - e ci sia partecipazione - di queste trovate per ridere insieme e trascorrere serate in compagnia.
Intanto stamattina alle 10:30 in un altro bar, vicino al mare, a Colonna, su iniziativa di una ragazza che da sei anni in silenzio organizza "cenacoli" di discussione sui valori a partecipazione libera e trasversale, il tema prescelto è "Come educare alla creazione di valore?". Potrebbe essere interessante mettere a confronto gli organizzatori.
Perché ad ascoltarsi e parlare tra modi diversi di considerare la crescita di una comunità non può che far bene.
Quello che pubblichiamo è una sorta di Gratta e Vinci distribuito tra i clienti, con l'indicazione di un bonus per chi ovviamente trova la - neanche tanto -stilizzata mano nell'inequivocabile atteggiamento dell'andare a fare lì, proprio lì.
Ora, a voler parlare di un metodo per accaparrarsi la clientela diciamo che ognuno è libero di giocarsela come vuole, più o meno: del resto la trovata della parolaccia è bella stagionata e anche simpatica, avendo fatto la fortuna di uno dei locali più famosi di Roma.
Il punto è che qui non è una gara - già deprecabile di sé nel concetto - di maleducazione o di parolacce: perché si parla di una gara di "bestemmia", e non stiamo neanche a sottolineare che il locale in questione si trovi a due passi da una chiesa di Trani, perché anche non fosse così non cambierebbe granché sull'iniziativa di "dubbio gusto".
Ci si augura che le persone che hanno avuto una tale idea ignorino che il significato della parola "bestemmia" sia specificatamente riferita a un'ingiuria particolarmente violenta nei confronti di entità sacre, di qualunque religione. E anche quando non coinvolge il Sacro ha il sapore dell'offesa, magari proprio uno sberleffo voluto ai residenti nella zona che in passato si sono lamentati per diversi motivi.
La vicenda è talmente imbarazzante da sembrare uno scherzo e invece c'è ben poco da scherzare o riderci sopra. Anzi, spaventa il pensiero che ci sia bisogno - e ci sia partecipazione - di queste trovate per ridere insieme e trascorrere serate in compagnia.
Intanto stamattina alle 10:30 in un altro bar, vicino al mare, a Colonna, su iniziativa di una ragazza che da sei anni in silenzio organizza "cenacoli" di discussione sui valori a partecipazione libera e trasversale, il tema prescelto è "Come educare alla creazione di valore?". Potrebbe essere interessante mettere a confronto gli organizzatori.
Perché ad ascoltarsi e parlare tra modi diversi di considerare la crescita di una comunità non può che far bene.