Internet veloce a Trani sud: costa troppo

Gala: «Operazione onerosa, serve la mano dell’Ente pubblico»

sabato 20 febbraio 2010
Mimmo De Laurentis torna alla circa sul problema del non superamento del digital divide, ovvero il divario tra chi può accedere alle nuove tecnologie e chi, invece, non può farlo. Internet veloce resta tabu per una fetta di città, con gravi disagi per quei cittadini e quelle imprese che necessiterebbero di utilizzare i servizi di connettività internet ad alta velocità. La zona più penalizzata, manco a dirlo, è quella a sud di Trani. «Quasi diecimila persone si lamentano di non poter utilizzare neanche l'adsl lenta» dice De Laurentis che si chiede che fine abbia fatto il progetto E-city di Amet.

Il progetto fu pubblicizzato sul sito internet dell'azienda per annunciare la copertura della darsena con rete WiFi, consentendo la connessione wireless. L'Amet annunciò che la copertura WiFi della darsena sarebbe stata estesa in aree vicine alla zona della sperimentazione, ovvero nel centro storico, con l'installazione di altri 19 hot spot entro la fine di novembre 2008.

L'ufficio stampa di Amet ha spiegato a Traniweb che «l'azienda non ha mai annunciato che sarebbe arrivata anche nelle zone periferiche, tantomeno a Trani Sud». Lucio Gala, presidente di Amet, ha confermato inoltre che Amet ha la tecnologia per poter coprire Pozzopiano ed altre parti della città «ma i costi per portare la banda larga in alcune zone – dice - sono esorbitanti, ragion per cui attendiamo una scelta di natura politica dell'amministrazione che dovrà farsi carico dell'investimento, in che misura è da vedersi».

Da Telecom sarà difficile attendersi ulteriori regali: uno dei parametri utilizzati per la copertura programmata della banda larga risiede nella cosiddetta economicità dell'investimento. E, nel caso di Trani sud, questa economicità non è mai stata riscontrata se è vero che da anni molti politici hanno invano chiesto un intervento per risolvere il problema.