Intervento dei Verdi sui lavori di riqualificazione del lungomare di Trani

«I cittadini si trovano a sostenere dei costi a causa della negligenza di qualcuno.»

giovedì 15 giugno 2006
Interrogazione dei Verdi sui lavori di riqualificazione del lungomare di Trani:

«Uno degli elementi più importanti per il miglioramento della qualità della vita nelle città è senza dubbio il verde urbano. Infatti esso costituisce non solo un patrimonio materiale, ma anche un patrimonio di cultura e di storia di una intera città. In questa ottica l'abbattimento degli alberi, soprattutto di quelli maturi e secolari deve avvenire solo in casi estremi, laddove non si possa intervenire in altro modo e deve prevedere l'immediata sostituzione con esemplari da reimpiantare nella stessa area. In questi giorni l'amministrazione comunale, in prossimità dell'estate, ha posto in essere una "abbondante" opera di manutenzione delle aree verdi esistenti sul Lungomare C. Colombo.
In realtà il progetto predisposto dall'A.M.I.U., azienda che attualmente si occupa della gestione del verde, riguarderà non solo la suddetta area ma anche le aiuole di Piazza della Repubblica, di piazza Marinai d'Italia (Colonna) e la litoranea Sen. Monelli, per un costo complessivo di circa euro 72.000,000. Come al solito, prima di intervenire, ci siamo documentati ed abbiamo preso atto dell'esistenza di una relazione tecnica redatta da un dottore agronomo, che ha un rapporto di consulenza con l'A.M.I.U. s.p.a., nella quale si afferma che l'abbattimento di tutta l'alberata di tamerici del Lungomare C. Colombo si è resa necessaria poiché gli alberi hanno perso il loro valore estetico a causa del tronco cariato per la presenza di "funghi cariogeni" e soprattutto perché dai rami, attaccati dalla "cocciniglia Trabutina mannipara del deserto", cade notevole quantità di c.d. "melata" che sporca marciapiedi e passanti.
Nella relazione inoltre si prevede l'abbattimento di alcuni grossi pini in quanto fortemente inclinati ed a rischio schianto come, ad esempio, quelli posizionati davanti la sciala "De Simone". Il progetto di riqualificazione prevede la sistemazione delle aiuole con varie specie di piante (Pittosporo, Agave, etc) e la piantumazione di circa trenta palme del tipo "Washington robusta".Come sopra riferito lo stesso intervento riguarderà anche le aiuole di Piazza della Repubblica e Piazza Marinai d'Italia. Non entriamo nel merito delle scelte ma facciamo alcune considerazioni ed una domanda.
Nella relazione viene affermato che lo stato pietoso delle tamerici e dei pini, che oggi vengono abbattuti, è dovuto alle potature di "capitozzatura" cui sono stati sottoposti in questi anni. Ebbene è la conferma che quanto da noi denunciato in questi tre anni in cui gli alberi sono stati sottoposti alla "capitozzatura", era assolutamente vero e fondato. Per anni abbiamo denunciato che utilizzare questo metodo di potatura era sbagliato, ma, come dice qualcuno, siamo state "Cassandre" inascoltate. Quindi ancora una volta, oggi i cittadini si trovano a sostenere dei costi (72.000,00 euro) a causa della negligenza di qualcuno.
Altra considerazione che facciamo riguarda la tempestività dell'operazione, che come al solito costituisce una operazione di facciata tesa a mascherare i bisogni e le vere necessità di questa città. Certo avremo, con notevoli costi, un bel lungomare (forse questo poteva aspettare ancora un po'!) ma lo stato dei nostri servizi sociali e lo stato di degrado della zona portuale sono sotto gli occhi di tutti!!!
Una domanda ora. Quando lo stesso trattamento di attenzione per il verde cittadino si concretizzerà in altre zone della città che, al contrario di quelle centrali, hanno immediatamente bisogno di interventi e di risorse ( Quartiere S. Angelo, via Andria, Quartiere Pozzopiano etc.) che migliorino di poco la qualità della vita dei cittadini ivi residenti?????» Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi