Investire nel settore energetico italiano: quotazioni ENI S.p.A.
Come funziona il settore energetico in Italia e come investire
venerdì 13 settembre 2019
11.18
Il settore energetico è da sempre caratterizzato da un'intensa attività di trading. Da quando le metropoli e la vita quotidiana di ogni persona hanno iniziato ad essere scandite dalle bollette di energia elettrica e gas, e da quando i trasporti a benzina o diesel hanno sostituito quelli con bestie da soma, il settore energetico è diventato uno degli investimenti più promettenti e sicuri per i trader.
Nel 1953 lo Stato Italiano scioglie le precedenti compagnie nazionali attive nel settore energetico e le riunisce nel gruppo ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) di cui tuttora detiene circa il 30% del pacchetto azionario. Da allora l'ENI controlla buona parte del mercato italiano di idrocarburi, energia elettrica ed energie rinnovabili.
L'espansione nel corso degli anni ha portato la ENI ad essere quotata in Borsa a partire dal 1992, sia alla NYSE (New York Stock Exchange) sia alla FTSE MIB della Borsa di Milano, risultando essere l'8° gruppo petrolifero mondiale per giro di affari e classificata, da Fortune 500, tra le prime 150 aziende al mondo per fatturato.
Dalle scelte del Ente Nazionale Idrocarburi, infatti, derivano molte conseguenze pratiche per gli italiani stessi e per le spese periodiche che devono sostenere. Giusto per citare un esempio, l'accordo dell'ENI S.p.A. con la Gazprom nel 2007 ha permesso l'ingresso in Italia dell'economico gas proveniente dalla Russia, decisione che si è ripercossa positivamente sul costo delle bollette per la fornitura di gas.
Inoltre le risorse e le energie che la compagnia sta devolvendo alla ricerca delle energie rinnovabili potrebbe avere un importante e considerevole impatto sul mercato europeo, nel quale l'ENI S.p.A. è il principale player.
L'ottimismo circa le attività esplorative, inoltre, fa prevedere una nuova crescita sia della produzione che dei dividendi, andando a rinforzare le speranze degli azionisti che ambiscono ad un ritorno alle posizioni di fine 2016, con le azioni ENI che avevano raggiunto una quotazione di circa 20 euro.
Si tratta di analisi sul titolo condivise dalla maggior parte degli esperti e che chiunque può seguire mantenendosi aggiornato sulle quotazioni ENI in tempo reale.
Il settore energetico in Italia
Il settore energetico in Italia ha un nome ben preciso: ENI S.p.A. Il gruppo ENI è attivo sul suolo nazionale da quasi un secolo (alcuni storici, infatti, fanno risalire la nascita del gruppo ENI al 1926, con la fondazione dell'AGIP).Nel 1953 lo Stato Italiano scioglie le precedenti compagnie nazionali attive nel settore energetico e le riunisce nel gruppo ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) di cui tuttora detiene circa il 30% del pacchetto azionario. Da allora l'ENI controlla buona parte del mercato italiano di idrocarburi, energia elettrica ed energie rinnovabili.
L'espansione nel corso degli anni ha portato la ENI ad essere quotata in Borsa a partire dal 1992, sia alla NYSE (New York Stock Exchange) sia alla FTSE MIB della Borsa di Milano, risultando essere l'8° gruppo petrolifero mondiale per giro di affari e classificata, da Fortune 500, tra le prime 150 aziende al mondo per fatturato.
Perché investire nell'ENI S.p.A.?
Investire nell'ENI S.p.A. è una scelta che accomuna molti italiani per molteplici ragioni: in parte vi è chi decide di sostenere l'azienda nel proprio piccolo, in parte vi è il trader professionista che vede nelle azioni dell'azienda un ottimo modo per trarre profitto.Dalle scelte del Ente Nazionale Idrocarburi, infatti, derivano molte conseguenze pratiche per gli italiani stessi e per le spese periodiche che devono sostenere. Giusto per citare un esempio, l'accordo dell'ENI S.p.A. con la Gazprom nel 2007 ha permesso l'ingresso in Italia dell'economico gas proveniente dalla Russia, decisione che si è ripercossa positivamente sul costo delle bollette per la fornitura di gas.
Inoltre le risorse e le energie che la compagnia sta devolvendo alla ricerca delle energie rinnovabili potrebbe avere un importante e considerevole impatto sul mercato europeo, nel quale l'ENI S.p.A. è il principale player.
Azioni e quotazioni ENI: vantaggi e prospettive
L'annuncio che le capacità estrattive del gruppo ENI aumenteranno di 1,84 milioni di barili al giorno, con un ritmo del 3% annuo ha di molto rassicurato gli investitori circa il futuro dell'azienda. Anche in un contesto di prezzi relativamente bassi del petrolio, la compagnia ha dimostrato di riuscire a mantenere una buona capacità di generazione di flusso di cassa, mirando a chiudere in bellezza un pressoché perfetto triennio 2017/2020.L'ottimismo circa le attività esplorative, inoltre, fa prevedere una nuova crescita sia della produzione che dei dividendi, andando a rinforzare le speranze degli azionisti che ambiscono ad un ritorno alle posizioni di fine 2016, con le azioni ENI che avevano raggiunto una quotazione di circa 20 euro.
Si tratta di analisi sul titolo condivise dalla maggior parte degli esperti e che chiunque può seguire mantenendosi aggiornato sulle quotazioni ENI in tempo reale.
Come fare trading sulle azioni ENI
Se avete intenzione di fare trading sulle azioni ENI il primo passo sarà quello di rivolgervi ad un broker regolamentato che vi permetta:- di investire direttamente sulle azioni, in modo da detenerle nel vostro portafoglio in attesa che la crescita porti ad un aumento delle quotazioni tale da registrare buoni profitti;
- di impiegare le azioni ENI come sottostanti per i vostri investimenti derivati;