Discarica e raccolta differenziata, faccia a faccia tra istituzioni e ambientalisti
Tarantini (Legambiente Puglia): «Se il ciclo dei rifiuti non si chiude è anche colpa dei cittadini»
giovedì 10 marzo 2016
12.28
Tutelare l'ambiente e ridurre i costi. Sono queste le colonne portanti su cui si è fondato il battito di questa mattina organizzato da Legambiente nella biblioteca comunale. I temi del destino della discarica tranese e della (ancora lontana) raccolta differenziata "porta a porta" sono stati al centro di una tavola rotonda che ha visto partecipare i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune. Le parti, pur partendo da punti diversi, stanno cercando di superare le evidenti difficoltà per giungere ad una soluzione finale, basata su una diversa gestione dei rifiuti.
Il primo a prendere la parola è stato Mimmo Santorsola, assessore regionale all'Ambiente. «Quello di oggi - ha spiegato - è un incontro faccia a faccia tra istituzioni e associazioni ambientali per risolvere i problemi sul tavolo, come la disincentivazione del conferimento in discarica. La Regione sta operando in tema di gestione di rifiuti. C'è l'intenzione di incidere e segnare un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti. Il primo obiettivo nella Bat - ha proseguito - è il miglioramento della raccolta differenziata. Bisogna segnalare, tuttavia, che in tutta la regione c'è una cattiva distribuzione e gestione degli impianti. Io mi auguro che l'amministrazione comunale - ha concluso - sappia prendere misure adeguate per ricompattare l'Amiu e dare alla città la possibilità di un impianto avanzato».
In rappresentanza della città di Trani, all'incontro era presente anche l'assessore all'Ambiente, Michele Di Gregorio: «È necessario - ha affermato - giungere a soluzioni pratiche con confronto e condivisione di scelte. C'è la volontà di migliorare ed arrivare a livelli di differenziata accettabili. E ancora, c'è un'emergenza immediata da affrontare con Amiu, la Regione e le autorità. Insieme, stiamo risolvendo - ha precisato - un problema enorme e non siamo fermi come a qualcuno potrebbe sembrare. L'intervento di bonifica, infatti, è iniziato e sta andando avanti con, purtroppo, un forte aggravio delle casse comunali e dei cittadini. La discarica migliore è quella che non c'è. Stiamo facendo i conti -ha sottolineato - con le poche risorse disponibili, ma c'è il forte desiderio di ridurre i costi di smaltimento e progettare azioni concrete».
Più tagliente è stato invece Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. Le sue parole erano rivolte non solo alle istituzioni ma anche ai cittadini, per lui ancora poco affidabili. «La discarica di Trani - ha chiarito - è tra le più importanti e le più grandi. Siamo molto preoccupati per il gioco dello "scarico delle responsabilità" e bisogna dire che l'attuale giunta è partita con il piede sbagliato. Si continua a parlare contro le discariche, ma a prolungare l'ecotassa. È la svolta non è ancora iniziata. Solo Andria, Barletta e Canosa infatti, stanno portando avanti il porta a porta, mentre molti Comuni della provincia non raggiungono nemmeno il 30 per cento. I cittadini chiedono il porta a porta, ma poi non lo rispettano. Se nessuno si assume le proprie responsabilità - ha avvertito - il ciclo dei rifiuti non si concluderà mai».
Secondo Nicola Giorgino, sindaco di Andria e presidente dell'Oga Bat, invece, «la stagione dell'emergenza in Puglia dura da 14 anni. Di conseguenza, non è più un'emergenza ma ordinarietà. Nutro grandi perplessità sulle scelte intraprese dalla Puglia. L'idea, senza dubbio, è quella di ridurre i rifiuti e, con il porta a porta, spero che anche Trani possa raggiungere grandi risultati, rendendo così omogeneo il territorio. Il porta a porta deve partire - ha concluso - contemporaneamente in tutta la città e la discarica di Trani deve essere bonificata il prima possibile». Mentre il presidente della Provincia, Beppe Corrado, ha evidenziato la necessità di mettere in sicurezza la discarica, ma specificando che «a monte ci deve essere la diminuzione della produzione dei rifiuti».
A chiudere l'incontro è stato Stefano Ciafani, direttore nazionale di Legambiente. Senza peli sulla lingua, Ciafani ha dichiarato che sull'argomento continuano ad essere espressi infiniti fiumi di parole.
Il primo a prendere la parola è stato Mimmo Santorsola, assessore regionale all'Ambiente. «Quello di oggi - ha spiegato - è un incontro faccia a faccia tra istituzioni e associazioni ambientali per risolvere i problemi sul tavolo, come la disincentivazione del conferimento in discarica. La Regione sta operando in tema di gestione di rifiuti. C'è l'intenzione di incidere e segnare un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti. Il primo obiettivo nella Bat - ha proseguito - è il miglioramento della raccolta differenziata. Bisogna segnalare, tuttavia, che in tutta la regione c'è una cattiva distribuzione e gestione degli impianti. Io mi auguro che l'amministrazione comunale - ha concluso - sappia prendere misure adeguate per ricompattare l'Amiu e dare alla città la possibilità di un impianto avanzato».
In rappresentanza della città di Trani, all'incontro era presente anche l'assessore all'Ambiente, Michele Di Gregorio: «È necessario - ha affermato - giungere a soluzioni pratiche con confronto e condivisione di scelte. C'è la volontà di migliorare ed arrivare a livelli di differenziata accettabili. E ancora, c'è un'emergenza immediata da affrontare con Amiu, la Regione e le autorità. Insieme, stiamo risolvendo - ha precisato - un problema enorme e non siamo fermi come a qualcuno potrebbe sembrare. L'intervento di bonifica, infatti, è iniziato e sta andando avanti con, purtroppo, un forte aggravio delle casse comunali e dei cittadini. La discarica migliore è quella che non c'è. Stiamo facendo i conti -ha sottolineato - con le poche risorse disponibili, ma c'è il forte desiderio di ridurre i costi di smaltimento e progettare azioni concrete».
Più tagliente è stato invece Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. Le sue parole erano rivolte non solo alle istituzioni ma anche ai cittadini, per lui ancora poco affidabili. «La discarica di Trani - ha chiarito - è tra le più importanti e le più grandi. Siamo molto preoccupati per il gioco dello "scarico delle responsabilità" e bisogna dire che l'attuale giunta è partita con il piede sbagliato. Si continua a parlare contro le discariche, ma a prolungare l'ecotassa. È la svolta non è ancora iniziata. Solo Andria, Barletta e Canosa infatti, stanno portando avanti il porta a porta, mentre molti Comuni della provincia non raggiungono nemmeno il 30 per cento. I cittadini chiedono il porta a porta, ma poi non lo rispettano. Se nessuno si assume le proprie responsabilità - ha avvertito - il ciclo dei rifiuti non si concluderà mai».
Secondo Nicola Giorgino, sindaco di Andria e presidente dell'Oga Bat, invece, «la stagione dell'emergenza in Puglia dura da 14 anni. Di conseguenza, non è più un'emergenza ma ordinarietà. Nutro grandi perplessità sulle scelte intraprese dalla Puglia. L'idea, senza dubbio, è quella di ridurre i rifiuti e, con il porta a porta, spero che anche Trani possa raggiungere grandi risultati, rendendo così omogeneo il territorio. Il porta a porta deve partire - ha concluso - contemporaneamente in tutta la città e la discarica di Trani deve essere bonificata il prima possibile». Mentre il presidente della Provincia, Beppe Corrado, ha evidenziato la necessità di mettere in sicurezza la discarica, ma specificando che «a monte ci deve essere la diminuzione della produzione dei rifiuti».
A chiudere l'incontro è stato Stefano Ciafani, direttore nazionale di Legambiente. Senza peli sulla lingua, Ciafani ha dichiarato che sull'argomento continuano ad essere espressi infiniti fiumi di parole.