L'Acli favorevole al Teatro nel palazzo del Supercinema

Avrebbe un impatto leggero sulle finanze

mercoledì 7 gennaio 2009
Il Consiglio Direttivo del Circolo Acli di Trani ha appreso con soddisfazione che la propria proposta, pubblicata prima delle festività natalizie, circa l'acquisto dell'immobile dell'ex Supercinema da parte del Comune per adibirlo a teatro comunale, sia stata recepita e riproposta sulla stampa già da alcuni consiglieri comunali. Questo è, di certo, indice del notevole interesse che suscita tale aspettativa. Sì, perché di aspettativa vera e propria ormai si tratta.
«Il Sindaco tornando più volte sull'argomento, prima nel suo programma elettorale, poi con la costituenda fondazione culturale, ha fatto capire a chiare lettere la sua intenzione di risollevare l'anima culturale della nostra città. Orbene, è vero che Trani, come molte altre città, sta attraversando un periodo di crisi economica profonda e che necessita di continui interventi, non palliativi ma risolutivi, anche per quanto riguarda le condizioni dell'arredo urbano e della viabilità; ma, non ci si può abbandonare all'idea che l'inerzia culturale, sempre in voga sia in tempi di vacche grasse che in tempi di vacche magre, continui a farla da padrona. Il bilancio comunale, invero, è formato di diversi capitoli, tra i quali anche quelli, distinti e separati, destinati alla cultura, alla manutenzione della rete viaria, ai servizi sociali ecc… Tutti, sicuramente, importanti e imprescindibili per la città.

Se, dunque, esiste una folta cordata di imprenditori pronti ad investire nella fondazione culturale "Ida Grecca del Carretto", l'acquisto del "Supercinema" avrebbe un impatto leggero, se non nullo, sulle finanze comunali, e doterebbe la stessa fondazione di quel patrimonio, per legge necessario, nonchè fruibile da subito dai cittadini e dalle associazioni culturali, soggetti che non trovano mai gli adeguati spazi per esprimersi.

Se, invece, la cordata si dovesse tirare indietro, allo stesso scopo, si potrebbe utilizzare parte della somma di cinque milioni di euro che, pare, il Comune di Trani dovrebbe incamerare a breve. La restante parte potrebbe essere utilizzata per qualunque altro scopo. Delle due l'una. La terza, ventilata, ipotesi di utilizzare questi cinque milioni per costruire ex novo il teatro, ci sentiamo, in tutta franchezza, di non condividere assolutamente: tale somma non basterebbe, forse, neppure per la costruzione del rustico di un teatro moderno. Allora, preferiamo spendere cinque milioni di euro soltanto per cominciare a costruire il teatro, o acquisire (forse anche per molto meno) un teatro storico che già c'è ed è pronto per l'uso? Come associazione da sempre legata alla risoluzione di questa problematica, siamo anche pronti a sottoporre la citata domanda a petizione popolare; nel frattempo, poiché la proprietà dell'immobile non aspetterà in eterno, lanciamo un invito alla civica amministrazione: Carpe Diem...»
Consiglio Direttivo - ACLI Trani