L'Albeghiero si sposta a Bisceglie: il movimento 5 stelle non ci sta

Inoltrata, dai grillini, la richiesta di incontro ai rappresentanti della Bat e del Comune

sabato 6 dicembre 2014 7.19
A cura di Martina Tortosa
Gli studenti dell'istituto professionale alberghiero di Trani, martedì 2 dicembre, hanno scioperato per dire, a gran voce, un secco e deciso "No" alla restituzione dell'indirizzo Servizi per l'Enogastronomica e Ospitalità Alberghiera all'istituto "Cosmai" di Bisceglie. Gli alunni, dunque, hanno protestato contro il trasferimento della propria scuola nella città limitrofa di Bisceglie.

Il rifiuto degli studenti è accompagnato all'indignazione del movimento 5 stelle di Trani. I grillini, infatti, hanno richiesto "trasparenza e certezze sul presente e futuro dell'istituto", chiedendosi, inoltre, se la coincidenza delle cariche di sindaco di Bisceglie e di presidente della Provincia abbia, in qualche modo, favorito questo "ennesimo trasloco".

In una sorta di botta e risposta, il presidente della Provincia Bat, Francesco Spina, ha rassicurato che il "trasferimento non intacca minimamente l'attuale assetto dell'alberghiero di Trani". Eppure, i pentastellati non sono convinti e per questo, hanno formalmente inoltrato una richiesta di incontro ai rappresentanti istituzionali della Provincia, del Comune di Trani e degli istituti interessati. «Il presidente Spina – hanno dichiarato - sa che a Trani esistono già le classi terze degli indirizzi pasticceria, accoglienza turistica ed una classe di alberghiero serale? Quindi, sia che si faccia un duplicato inutile di indirizzi a 10 km di distanza, sia che si tolgano a Trani per trasferirli a Bisceglie, si andrebbe ad intaccare l'assetto attuale dell'alberghiero di Trani».

«È da ritenersi una stravaganza - concludono - la richiesta del "Cosmai" di chiedere l'attivazione solo di terze classi, e per di più solo di una articolazione di un indirizzo di studi inesistente. Ma la cosa più strana è capire come questa proposta sia stata accettata e sostenuta da un'Amministrazione comunale e da un presidente di Provincia».