«L’Amiu fa causa al Comune. E i cittadini pagano»

I Verdi sulla questione estate tranese 2005

sabato 17 maggio 2008
«L'Amiu spa ha citato in giudizio il Comune di Trani per ottenere il pagamento della somma di 500mila euro oltre gli interessi. Il che equivale a dire il Comune di Trani sarà in giudizio contro se stesso, dal momento che l'Amiu è controllata al 100% dallo stesso Comune. Anzi, la causa è stata intentata dal presidente dell'Amiu, nominato dal sindaco, contro il Comune, nella persona dello stesso sindaco, che nell'ottobre 2005 avrebbe preteso la somma in questione dalla spa come forma di sponsorizzazione per il cartellone degli spettacoli estivi. E ora l'Amiu la rivuole indietro. Mentre il Comune, a sua volta, decide di resistere in giudizio nominando un altro avvocato con un provvedimento di giunta firmato dal vicesindaco (non potendolo fare il sindaco per ragioni di opportunità).
Secondo quanto sostenuto nell'atto giudiziario, notificato al Comune il 6 febbraio 2008, l'Amiu avrebbe ricevuto una nota del sindaco datata 6 ottobre 2005 con la quale quest'ultimo chiedeva che una parte (appunto 500mila euro) della somma di 6.450.000 euro, destinata a pagare alla stessa Amiu il servizio di smaltimento dei rifiuti e altre prestazioni indicate nel contratto di servizio, fossero invece utilizzate per le iniziative dell'Estate tranese 2005. Anzi, il sindaco con una nota del 17 ottobre 2005, chiedeva che questa somma fosse versata dall'Amiu non al Comune, ma direttamente all'Amet spa. E infatti l'Amiu pagava all'Amet la somma di 500mila euro il 31 ottobre 2005. Per questo ora l'Amiu chiede la restituzione della somma.
Non volendo entrare nel merito dei fatti che riguardano la famosa Estate tranese 2005 – dice il consigliere di Gregorio -, quando l'amministrazione comunale, anziché provvedere al rifacimento della rete viaria, intese omaggiare la nostra città con spettacoli musicali mega galattici, che oggi sono oggetto di una indagine giudiziaria, ci preme rilevare l'ennesimo paradosso triste di questa stupefacente amministrazione. Rileviamo ancora una volta che, quando nel 2005 l'amministrazione ci deliziò con i suoi spettacoli, non aveva in cassa le risorse necessarie per fare ciò. Come dimostrano le carte – sottolinea il capogruppo dei Verdi – solo a ottobre, cioè ben oltre la fine dell'estate, l'amministrazione fu costretta a recuperare dall'Amiu i tanti soldi spesi, sostenendo che quest'ultima non aveva diritto di incassare la somma prevista nel bilancio preventivo comunale in quanto non aveva svolto alcuni servizi. Invece, una amministrazione diligente – rimarca - prima vede se in cassa ci sono i soldi e poi li spende. Tutta la vicenda, legittima dal punto di vista giuridico, è paradossale e, se non coinvolgesse gli interessi dei cittadini, sarebbe anche molto divertente. Amiu e Comune spenderanno soldi pubblici per farsi causa tra di loro. E allora sorge una domanda: ma era proprio necessario dare quest'altro spettacolo? Perché il Comune (cioè il sindaco) e l'Amiu (il presidente nominato dal sindaco) – conclude - non hanno evitato l'ennesimo sperpero di denaro pubblico discutendo della vicenda, magari pedalando lungo la meravigliosa pista ciclabile?.»

Michele di Gregorio
Verdi Trani