L’Europa chiama Trani, Federica Cuna vola a Bruxelles

La tranese è stata nominata in seno al Comitato Europeo delle Regioni

domenica 26 gennaio 2025
A cura di Tonino Lacalamita
"Sono onorata di annunciare la mia nomina al Comitato Europeo delle Regioni a Bruxelles" questa la prima dichiarazione di Federica Cuna, già consigliere provinciale, all'annuncio della sua nomina in seno al Comitato Europeo delle Regioni è l'assemblea che rappresenta le autorità locali e regionali dell'Unione Europea. Il suo ruolo sarà quello di dare voce ai territori nelle decisioni europee, assicurando che le politiche dell'UE rispecchino le esigenze e le peculiarità delle nostre comunità. " Parteciperò ai lavori delle commissioni parlamentari europee - ha continuato - contribuendo alle decisioni che riguardano temi chiave come lo sviluppo locale, la sostenibilità e il benessere dei cittadini. Farò parte della delegazione italiana, composta da 24 membri autorevoli, tra cui nomi illustri come Roberto Gualtieri e Matteo Lepore. Rappresenterò Trani e la BAT, lavorando fianco a fianco con Michele Emiliano e Loredana Capone, per portare la voce del nostro territorio al centro dell'Europa. Sarà questa - ha concluso - un'opportunità straordinaria per promuovere il nostro territorio e affrontare insieme le sfide del futuro!"


La nomina di Federica Cuna sarà quinquennale a valere dal 26 gennaio 2025 al 25 gennaio 2030, il Comitato Europeo delle Regioni prevede sei consessi generali per anno ed una serie di attività che si articolano in sei diverse commissioni alle quali la consigliera provinciale avrà l'opportunità di partecipare senza essere ancorata ad una specifica di queste. Queste le commissioni alle quali potrà partecipare : 1) Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni - 2) Politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE - 3) Politica economica , 4) Ambiente, cambiamenti climatici ed energia, 5) Risorse naturali, 6) Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura, quest'ultima particolarmente nelle corde di Federica Cuna che da ha sempre dimostrato una forte vocazione alle politiche sociali ed istruzione.


L'attività politica del CdR mira a rafforzare l'influenza delle regioni e degli enti locali in Europa. In molti casi, l'impatto di un parere può essere misurato soltanto negli anni successivi alla sua adozione, una volta che il processo legislativo abbia raggiunto una fase sufficientemente avanzata. Durante questo periodo vengono elaborate delle relazioni d'impatto basate sulle seguenti fonti: 1) relazioni della Commissione europea sul seguito dato dalla Commissione stessa ai pareri del Comitato delle regioni; 2) schede di valutazione d'impatto del CdR, che riassumono l'impatto politico dei pareri sui documenti della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio; 3) analisi dell'impatto mediatico dei pareri, a cura dell'Ufficio stampa del CdR; 4) circa 150 eventi organizzati in media ogni anno dal CdR in relazione con i pareri, che contribuiscono a rafforzare l'impatto dei pareri e delle risoluzioni del Comitato sul processo legislativo dell'UE.​