L'Italia dei Valori: «Il Sindaco si dimetta irrevocabilmente»

Una nota dei consiglieri Nicola Cuccovillo, Domenico de Laurentis e Sebastiano de Feudis

domenica 13 marzo 2005
Il sindaco Tarantini, in evidente difficoltà con la propria coalizione, annuncia che azzera tutte le cariche e, quindi, lascia la città di Trani in un pericoloso vuoto amministrativo. I cittadini devono sapere che la legge, quando una amministrazione è in crisi, dà la possibilità al Sindaco di dimettersi. Il Sindaco di Trani, pur non avendo piu' una maggioranza, anziché dimettersi revoca gli incarichi a tutti gli assessori ed i componenti dei CdA di Amet ed Amiu.
Con tale manovra il Sindaco sfiducia la sua giunta e riversa il fallimento della propria amministrazione sugli incolpevoli Consiglieri Comunali.

Con l'azzeramento di tutte le cariche il Sindaco, di fatto, ricatta i Consiglieri dicendo: "Prima votate i miei provvedimenti e poi nomino i nuovi assessori. La colpa di ingovernabilità di una maggioranza, pero', non puo' ricadere sempre e solo sui Consiglieri Comunali. In poco piu' di un anno e mezzo Tarantini ha perso la maggioranza originaria, ne ha acquistava una diversa con l'ingresso di Pina Chierello e Bartolo Maiullari. Oggi assistiamo al fallimento anche delle nuova maggioranza che si è letteralmente dissolta. La posizione del Sindaco, ricordiamo i suoi feroci attacchi ad Avantario e le sue promesse di coerenza, si fa sempre piu' nebulosa.

Nella sua vigorosa campagna elettorale aveva detto che se qualche Consigliere Comunale lo avesse ricattato lo avrebbe detto dai palchi. Non ci consta che il Sindaco sia ricattato dai Consiglieri Comunali ed allora cosa vi è veramente sotto questa crisi? L'azzeramento di ogni carica ed incarico al comune di Trani e alle sue società controllate, non è che il naturale epilogo dell'incapacità del centrodestra di amministrare in termini di programmi credibili e progetti seri per il futuro della nostra città. Il sindaco, sin dalla propria elezione, ha pensato solo ad una grandiosa e stucchevole opera di propaganda della sua immagine perdendo in tal modo una maggioranza relegata al ruolo di chi è costretto a ratificare le scelte, anche non condivise, di altri.

Si è ostinato a governare la città con una maggioranza diversa da quella originale tradendo le promesse di coerenza che lo volevano dimissionario nel momento in cui avesse preso atto (come in effetti è avvenuto) del mancato appoggio da parte di consiglieri eletti nella sua coalizione. "Ci sono provvedimenti ed adempimenti importanti da prendere", era la scusa, come se durante il mandato a governare ci siano momenti di stasi, momenti importanti e meno importanti. Il sindaco, di fatto, sino ad oggi è riuscito a portare a termine solo i progetti avviati dell'amministrazione precedente di centrosinistra o a far approvare provvedimenti scellerati come quello dell'inceneritore o quello delle antenne che possono essere impiantate anche vicino alle scuole.

Questa incapacità di governo si è riversata anche sull'Amet, sull'Amiu, sulla casa di riposo "Vittorio Emanuele II e sull'Ipab "Don Milani", che in seguito ad una cattiva gestione dell'amministrazione rischiano di vedere il loro futuro seriamente compromesso anche in relazione al mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Non vorremmo che questo azzeramento, infine, sia sfruttato elettoralmente per lusingare qualsiasi cittadino tranese con promesse di assessorati e posti di consigliere d'amministrazione. Ricordiamo ai cittadini tranesi che, nonostante i proclami, l'amministrazione di centrodestra non è riuscita ad effettuare le prove d'esame per il concorso di vigile urbano (ricordiamo che l'assunzione è solo per uno o due mesi l'anno per un massimo di due annualità), concorso che si è dimostrato un vero e proprio inganno per i cittadini tranesi così come menzognere si sono dimostrate le dichiarazioni circa le 43 assunzioni che il comune avrebbe provveduto a fare quest'anno. Assunzioni che non verranno fatte né quest'anno, né i prossimi anni.

Parole tante, promesse tantissime, ma posti di lavoro nessuno. Il sindaco Tarantini sappia che si può ingannare qualcuno per sempre, che si possono ingannare tutti per un po', ma che non si possono ingannare tutti per sempre.Dopo le prossime elezioni regionali, pertanto, prenda atto non solo che non ha più una maggioranza, ma che non ha più nemmeno il consenso dei cittadini tranesi, che già lo hanno punito alle provinciali dello scorso anno.
con coerenza e coraggio, quindi, si dimetta irrevocabilmente.

I consiglieri comunali Italia dei valori
Nicola Cuccovillo, Domenico de Laurentis, Sebastiano de Feudis