L’oncologa Annamaria Catino: una tranese coordina le ricerche sul mesotieloma pleurico
Esposizioni all'amianto, radiomica e intelligenza artificiale per migliorare le terapie
mercoledì 12 luglio 2023
17.09
E' la tranese dottoressa Annamaria Catino a coordinare un importante studio sul mesotelioma pleurico, un tumore raro che colpisce la pleura e la parte interna dei polmoni. Ne avrete certamente sentito parlare in relazione all'esposizione all'amianto.
Proprio sul mesotelioma pleurico è in corso uno studio nel nostro Istituto che prevede l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e della radiomica per 'predire' la risposta e l'efficacia delle terapie, cercando così, per ogni paziente, la cura più adatta. Lo studio è coordinato dall'oncologa Annamaria Catino dell'unità operativa di oncologia medica toracica, che ha presentato uno studio su radiomica e intelligenza al congresso internazionale sul mesotelioma pleurico che si è svolto a Lille, in Francia.
La notizia viene diffusa sul sito dell'Istituto Tumori "Giovanni paolo II" di Bari.
"L'intelligenza artificiale e la radiomica potranno aiutare i medici nella scelta delle terapie più efficaci per il mesiotelioma pleurico. È questo l'obiettivo dello studio in corso all'Istituto Tumori di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dove un team di ricercatori guidati dall'oncologa Annamaria Catino, incrocia i dati clinici e biologici dei pazienti con i dati contenuti nelle immagini diagnostiche, per esempio quelle delle TAC, per 'predire' la risposta e l'efficacia delle terapie proposte, cercando così, per ogni paziente, la terapia più adatta".
"Lo studio in corso è stato selezionato per una comunicazione orale al congresso internazionale dedicato al mesotelioma pleurico che si è svolto nei giorni scorsi a Lille, in Francia. «I dati preliminari del nostro studio confermano che la radiomica – dice Catino - potrà essere efficacemente integrata nella pratica clinica e l'intelligenza artificiale potrà essere usata per supportare i medici nei processi decisionali nel trattamento di questa patologia polmonare. I nuovi strumenti digitali permetteranno di affinare sempre più l'oncologia di precisione".
Il direttore generale Alessandro Delle Donne commenta: «Pieno sostegno allo studio in corso, già apprezzato nell'importante consesso internazionale di Lille. I nostri ricercatori stanno muovendo i primi passi di un lungo percorso che ha per obiettivo una migliore conoscenza di questa patologia e, di conseguenza, delle possibili chance terapeutiche per i pazienti». Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto, Gero Grassi, conclude: «Il progetto di ricerca in questione è interessante perché punta su strumenti innovativi, come l'intelligenza artificiale e la radiomica, che hanno un enorme potenziale in oncologia».
Proprio sul mesotelioma pleurico è in corso uno studio nel nostro Istituto che prevede l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e della radiomica per 'predire' la risposta e l'efficacia delle terapie, cercando così, per ogni paziente, la cura più adatta. Lo studio è coordinato dall'oncologa Annamaria Catino dell'unità operativa di oncologia medica toracica, che ha presentato uno studio su radiomica e intelligenza al congresso internazionale sul mesotelioma pleurico che si è svolto a Lille, in Francia.
La notizia viene diffusa sul sito dell'Istituto Tumori "Giovanni paolo II" di Bari.
"L'intelligenza artificiale e la radiomica potranno aiutare i medici nella scelta delle terapie più efficaci per il mesiotelioma pleurico. È questo l'obiettivo dello studio in corso all'Istituto Tumori di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dove un team di ricercatori guidati dall'oncologa Annamaria Catino, incrocia i dati clinici e biologici dei pazienti con i dati contenuti nelle immagini diagnostiche, per esempio quelle delle TAC, per 'predire' la risposta e l'efficacia delle terapie proposte, cercando così, per ogni paziente, la terapia più adatta".
"Lo studio in corso è stato selezionato per una comunicazione orale al congresso internazionale dedicato al mesotelioma pleurico che si è svolto nei giorni scorsi a Lille, in Francia. «I dati preliminari del nostro studio confermano che la radiomica – dice Catino - potrà essere efficacemente integrata nella pratica clinica e l'intelligenza artificiale potrà essere usata per supportare i medici nei processi decisionali nel trattamento di questa patologia polmonare. I nuovi strumenti digitali permetteranno di affinare sempre più l'oncologia di precisione".
Il direttore generale Alessandro Delle Donne commenta: «Pieno sostegno allo studio in corso, già apprezzato nell'importante consesso internazionale di Lille. I nostri ricercatori stanno muovendo i primi passi di un lungo percorso che ha per obiettivo una migliore conoscenza di questa patologia e, di conseguenza, delle possibili chance terapeutiche per i pazienti». Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto, Gero Grassi, conclude: «Il progetto di ricerca in questione è interessante perché punta su strumenti innovativi, come l'intelligenza artificiale e la radiomica, che hanno un enorme potenziale in oncologia».