L'opposizione sul Consiglio Comunale lampo / 1

De Feudis: «Trani ed i Tranesi meritano di più»

sabato 22 aprile 2006
«Il contegno assunto dall'amministrazione di centro-destra in occasione del Consiglio Comunale del 20 Aprile 2006 lascia sconcertati non solo i consiglieri di opposizione ma anche i cittadini. Riteniamo che le regole di trasparenza ed onestà intellettiva, prima che politiche, siano state violate in modo sprezzante. L'approvazione del bilancio rappresenta il cardine della vita amministrativa di una città ed il "blitz" attuato dall'attuale maggioranza, in un modo cosi ineducato ed irrispettoso, lascia solo presagire "lati che volutamente non si voleva fossero oggetto di pubblica discussione". Citiamo, a titolo esemplificativo, l'aumento della TOSAP per i commercianti e le imprese edili e l'aumento delle indennità a Sindaco Assessori e Consiglieri Comunali. Con calma spiegheremo anche altro. In democrazia le regole di confronto e contraddittorio non vanno mai violate; altrimenti si rischia di trasformare il governo del popolo nel governo di pochi. La maggioranza non deve solo approvare ma deve, prima di tutto, sottoporsi al pubblico confronto con i cittadini. Quanto accaduto, pertanto, lungi dal dimostrare che l'attuale maggioranza è in perfetta salute (ricordiamo che non ha un governo dal 9 Gennaio 2006) evidenzia solo la fretta di andare a Palazzo di Città a dividersi le poltrone; perché solo di questo si tratta. Altri commenti appaiono superflui. Da tale esperienza, comunque, il centro-sinistra ne esce visibilmente rafforzato perché ha il coraggio di contrapporre la propria forza morale alla fragile e momentanea forza dei numeri del centro-destra. Non solo ne esce rafforzato ma lancia in modo perentorio la propria sfida per una valida alternativa di governo. Far tornare Trani la culla della Cultura (l'unica strada per ridare slancio ad una economia cittadina ormai tremebonda) è divenuta una esigenza ineludibile. Oggi Trani, purtroppo, è declassata a culla di uno sfacciato e triste clientelismo. Fenomeno che genera insicurezza sociale ed trova terreno fertile quando una comunità attraversa una fase di involuzione economica. Di questo dovrà rendere conto l'attuale amministrazione di centro-destra ai cittadini. Non puo' spiegarsi diversamente il successo di Berlusconi nella nostra città (e non certo di altri) fondato su una fatua promessa: quella di abbassare l'ICI che, in definitiva, si riduce ad un miserevole risparmio che va dai 50 ai 100 euro annui. E quando un cittadino anziché pensare al proprio futuro rappresentato da un lavoro stabile, da prospettive di crescita culturale e di carriera per i propri figli, da una società piu' sicura e con meno delinquenza accetta tale risibile elemosina vuol dire che le sue necessità sono rappresentate solo dai bisogni primari. Ma Trani ed i Tranesi meritano di piu'.»
Avv. Sebastiano de Feudis Capogruppo Italia dei Valori