La costa nord di Trani come una piccola terra dei fuochi
L'allarme di Legambiente dopo i ripetuti incendi di rifiuti tossici
martedì 22 giugno 2021
9.06
Da settimane Legambiente Trani ha intensificato la presenza dei suoi volontari sul tratto costiero a Nord della città, dal cimitero sino ed oltre la vasca di Boccadoro, nel tentativo di arginare un intensificatosi fenomeno di sversamento di rifiuti e incendi che stanno interessando beni demaniali, pubblici e talvolta anche privati. Tale situazione è stata già denunciata attraverso segnalazioni ad organismi inquirenti come alle autorità amministrative locali senza che tuttavia si pianificasse alcun intervento in merito.
Sebbene ormai vi sia un quotidiano interloquire con i Vigili del fuoco, i quali spesso sono accorsi per far fronte agli incendi dilaganti, talvolta tale pronto intervento non è stato possibile come nel recente episodio notturno del 20 giugno in Via dei Finanzieri nonostante i Vigili del Fuoco siano stati prontamente allertati da un volontario di Legambiente permasto sul posto in attesa del loro arrivo come telefonicamente assicuratoci. Anche la sera del 6 giugno si è rischiato che un incendio compromettesse il prezioso patrimonio arboreo dell'area naturalistica di Boccadoro, salvato unicamente dall'intervento di volontari ambientalisti che, "a mani nude" e pompando acqua dalla vasca, hanno fermato l'incendio, in quanto i Vigili del Fuoco erano impegnati in altre operazioni. Si è di certo di fronte a fenomeni dolosi che si ripetono quasi ogni giorno e per i quali è necessario intervenire individuando e sanzionando i responsabili come previsto dalla vigente normativa sui reati ambientali e adottando misure preventive di pulizia al di là di meri proclami di "disastro ambientale", di certo non configurabile per i recenti incendi.
Dalle tante parole occorre passare, quindi, ai fatti concreti come dimostrato dalle continue attività di monitoraggio, plogging, clean-up ed educazione e sensibilizzazione ambientale portate avanti degli attivisti di Legambiente che, in questi giorni, stanno anche coinvolgendo altre realtà associative, giovani e studenti.
Sebbene ormai vi sia un quotidiano interloquire con i Vigili del fuoco, i quali spesso sono accorsi per far fronte agli incendi dilaganti, talvolta tale pronto intervento non è stato possibile come nel recente episodio notturno del 20 giugno in Via dei Finanzieri nonostante i Vigili del Fuoco siano stati prontamente allertati da un volontario di Legambiente permasto sul posto in attesa del loro arrivo come telefonicamente assicuratoci. Anche la sera del 6 giugno si è rischiato che un incendio compromettesse il prezioso patrimonio arboreo dell'area naturalistica di Boccadoro, salvato unicamente dall'intervento di volontari ambientalisti che, "a mani nude" e pompando acqua dalla vasca, hanno fermato l'incendio, in quanto i Vigili del Fuoco erano impegnati in altre operazioni. Si è di certo di fronte a fenomeni dolosi che si ripetono quasi ogni giorno e per i quali è necessario intervenire individuando e sanzionando i responsabili come previsto dalla vigente normativa sui reati ambientali e adottando misure preventive di pulizia al di là di meri proclami di "disastro ambientale", di certo non configurabile per i recenti incendi.
Dalle tante parole occorre passare, quindi, ai fatti concreti come dimostrato dalle continue attività di monitoraggio, plogging, clean-up ed educazione e sensibilizzazione ambientale portate avanti degli attivisti di Legambiente che, in questi giorni, stanno anche coinvolgendo altre realtà associative, giovani e studenti.