La Cura della lingua, della memoria, delle storie e dello spazio. Ai Dialoghi atteso anche il vice ministro Francesco Paolo Sisto
Il programma della terza giornata, sabato 23
venerdì 22 settembre 2023
9.30
La terza giornata dei Dialoghi si apre, come di consueto, con la lettura dei quotidiani: ospite del caffè con l'autore sarà il giornalista Mario Calabresi che commenterà l'attualità sulla stampa insieme al giornalista di Repubblica-Bari, Cenzio Di Zanni, dalla terrazza vista mare di Dimore Marinare (ore 9.30).
Si comincia con il primo incontro della giornata a cura della Fondazione Treccani Cultura: "Lo stile dell'abuso. Violenza domestica e linguaggio" con la partecipazione di Raffaella Scarpa, docente di Linguistica italiana all'Università di Torino, si occupa di stilistica, metrica e psicopatologia del linguaggio (ore 10, Piazza Quercia).
Continuano I Dialoghi con la storia (ore 11), protagonista "la cura della memoria" con Edith Bruck (in collegamento) e Piero Dorfles. "Per me il 27 gennaio è tutti i giorni: da Auschwitz non si esce, resta con te tutta la vita". Edith Bruck vive in Italia dal 1954 e ha trascorso gran parte della vita a raccontare la sua storia personale attraverso la scrittura, portando la propria testimonianza nelle scuole e nelle università. "Essere ascoltati è molto importante, perché dopo la guerra non siamo stati accolti e nessuno voleva sentire. I giovani, ora, devono farsi testimoni".
"Variazioni sul tema dato" è il titolo del dialogo tra la scrittrice e poetessa romena Ana Blandiana, attiva sostenitrice dei diritti civili in Romania e tra le maggiori dissidenti del regime di Ceausescu, e il noto romenista e suo traduttore Bruno Mazzoni, professore di Lingua e Letteratura Romena all'Università di Pisa. Cosa è l'amore, se non l'impossibilità che siano separate due creature che non hanno deciso loro di stare assieme? E cosa è l'amore se non la legge universale di cancellazione delle frontiere? A cura dell'Accademia di Romania. (Biblioteca Comunale, ore 11.30).
Si torna in Piazza Quercia (ore 12) per un tuffo nel Multiverso con Licia Troisi, autrice del nuovo romanzo "Poe e la cacciatrice di draghi". Le guerre del Multiverso". Licia Troisi, scrittrice, astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, autrice delle serie fantasy ambientate nel Mondo Emerso, dialogherà con Cristiana Castellotti, giornalista e autrice di Rai Radio3, sulla trama del suo nuovo libro, un'indagine mozzafiato che riporterà Poe a Paradise a viaggiare in nuovi punti del Multiverso per combattere crudeltà feroci, svelare misteri, scoprire la verità.
Il pomeriggio dei Dialoghi si apre a Palazzo San Giorgio (ore 16.00) con una grande firma del giornalismo italiano, Mario Calabresi, già direttore di La Stampa e Repubblica, dal 2020 cofondatore e direttore di Chora Media. Calabresi incontra il giornalista Giancarlo Fiume, caporedattore della TGR Rai Puglia, per raccontarci come nasce la sua cura per le storie, raccolte in anni di viaggi, incontri e interviste, pubblicate successivamente nel libro "Una sola volta" domandosi "Per cosa vale la pena vivere?".
Si comincia con il primo incontro della giornata a cura della Fondazione Treccani Cultura: "Lo stile dell'abuso. Violenza domestica e linguaggio" con la partecipazione di Raffaella Scarpa, docente di Linguistica italiana all'Università di Torino, si occupa di stilistica, metrica e psicopatologia del linguaggio (ore 10, Piazza Quercia).
Continuano I Dialoghi con la storia (ore 11), protagonista "la cura della memoria" con Edith Bruck (in collegamento) e Piero Dorfles. "Per me il 27 gennaio è tutti i giorni: da Auschwitz non si esce, resta con te tutta la vita". Edith Bruck vive in Italia dal 1954 e ha trascorso gran parte della vita a raccontare la sua storia personale attraverso la scrittura, portando la propria testimonianza nelle scuole e nelle università. "Essere ascoltati è molto importante, perché dopo la guerra non siamo stati accolti e nessuno voleva sentire. I giovani, ora, devono farsi testimoni".
"Variazioni sul tema dato" è il titolo del dialogo tra la scrittrice e poetessa romena Ana Blandiana, attiva sostenitrice dei diritti civili in Romania e tra le maggiori dissidenti del regime di Ceausescu, e il noto romenista e suo traduttore Bruno Mazzoni, professore di Lingua e Letteratura Romena all'Università di Pisa. Cosa è l'amore, se non l'impossibilità che siano separate due creature che non hanno deciso loro di stare assieme? E cosa è l'amore se non la legge universale di cancellazione delle frontiere? A cura dell'Accademia di Romania. (Biblioteca Comunale, ore 11.30).
Si torna in Piazza Quercia (ore 12) per un tuffo nel Multiverso con Licia Troisi, autrice del nuovo romanzo "Poe e la cacciatrice di draghi". Le guerre del Multiverso". Licia Troisi, scrittrice, astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, autrice delle serie fantasy ambientate nel Mondo Emerso, dialogherà con Cristiana Castellotti, giornalista e autrice di Rai Radio3, sulla trama del suo nuovo libro, un'indagine mozzafiato che riporterà Poe a Paradise a viaggiare in nuovi punti del Multiverso per combattere crudeltà feroci, svelare misteri, scoprire la verità.
Il pomeriggio dei Dialoghi si apre a Palazzo San Giorgio (ore 16.00) con una grande firma del giornalismo italiano, Mario Calabresi, già direttore di La Stampa e Repubblica, dal 2020 cofondatore e direttore di Chora Media. Calabresi incontra il giornalista Giancarlo Fiume, caporedattore della TGR Rai Puglia, per raccontarci come nasce la sua cura per le storie, raccolte in anni di viaggi, incontri e interviste, pubblicate successivamente nel libro "Una sola volta" domandosi "Per cosa vale la pena vivere?".
Anche la space economy è tema importante per la cura del pianeta e dell'universo e i Dialoghi dedicano un incontro speciale con Roberto Battiston, fisico, scrittore ed ex presidente dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l'astrofisica Licia Troisi e Marcello Spagnulo, ingegnere aeronautico e consigliere scientifico della rivista Limes. "Siamo tutti figli delle stelle? La space economy tra ricerca, geopolitica e business" è il titolo del dialogo, coordinato dal giornalista Domenico Castellaneta, caporedattore di Repubblica-Bari. I satelliti hanno rivoluzionato la nostra vita senza che ce ne accorgessimo. Crisi economiche, sociali, ambientali e persino sanitarie stanno cambiando il pianeta e la tecnologia che sta guidando questo nuovo percorso sfugge al nostro controllo e resta nelle mani di pochi. Sulla Terra come nello Spazio. (ore 18, Piazza Quercia).
Intanto a Palazzo San Giorgio (ore 18) i Dialoghi propongono un incontro sulla pena e la riabilitazione dei detenuti "Parlami dentro. Oltre il carcere: lettere di (r)esistenza" con il Vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, Daniela Marcone (Libera), Marilù Ardillo e Marilena Pastore.
Per quella moltitudine che ha dovuto rinunciare alla libertà, la Fondazione Vincenzo Casillo e Liberi dentro Eduradio & TV hanno lanciato una chiamata alle parole, un invito a condividere un gesto narrativo di resistenza: scrivere una lettera ad una persona detenuta sconosciuta. Persone che parlano ad altre persone con parole universali, che hanno dovuto lottare per uscire da qualche pena e hanno suggerito la loro chiave di salvezza. L'incontro è curato dalla Fondazione Vincenzo Casillo e dalla Casa Editrice La Meridiana. Intervengono anche le organizzatrici, Cardenia Casillo ed Elvira Zaccagnino.
A seguire (ore 19 Palazzo San Giorgio) la redazione de La Repubblica-Bari incontra "i talenti pugliesi" e si parlerà della "Cura degli altri, del territorio, di un'idea o di un oggetto". In Piazza Quercia (ore 19.15) la serata si apre con la domanda "I sogni ci curano?" a cui proverà a rispondere il noto saggista, psichiatra e psicanalista Vittorio Lingiardi in dialogo con il giornalista Rai e conduttore televisivo Giorgio Zanchini. Racconti simbolici o improvvisazioni sinaptiche, i sogni sono un mistero che parla di noi: "Ogni sogno haun ombelico attraverso il quale è congiunto all'ignoto", scriveva Freud. Non sappiamo a cosa servono, ma servono. E non resistiamo al bisogno di raccontarli.
Ispirandosi al messaggio di Papa Francesco, il quotidiano Avvenire porta ai Dialoghi un incontro sul tema della "Cultura della cura: come convertire il cuore e cercare la pace" con la partecipazione del giornalista ed ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, e dell'economista Luigino Bruni, presidente della Scuola di Economia Civile. Dialoga con loro il giornalista di Telenorba, Giovanni Di Benedetto. (ore 20, Piazza Quercia).
Nel Giardino Catino di Trani (in via Edoardo Fusco 9/A) alle ore 20.30 riapre "La Bottega della Poesia" con i giornalisti della redazione cultura di Repubblica-Bari, Antonio Di Giacomo e Francesca Savino. Conducono la serata il poeta Vittorino Curci e Serena Di Lecce.
Alle 21 in Piazza Quercia spazio allo spettacolo, all'ironia e alla leggerezza con la prima serata dei Dialoghi POP. Protagonista della serata è la scrittrice e attrice Chiara Francini, intervistata dal giornalista di Bonculture Felice Sblendorio. Chiara Francini ha pubblicato romanzi bestseller e nel cinema ha collaborato con Leonardo Pieraccioni, Francesco Patierno, Neri Parenti, Alessandro Genovese, Enrico Vanzina e Pietro Marcello. Il suo ultimo impegno teatrale è stata la riproposizione, per la regia di Alessandro Tedeschi, di "Coppia aperta quasi spalancata" di Dario Fo e Franca Rame. In televisione ha recitato e ha condotto programmi televisivi, tra cui il Festival di Sanremo con Amadeus.
Il sabato si conclude in Piazza Quercia (ore 22) con lo spettacolo "Apologia dell'avventura. La libertà fuori di sé" con il filosofo, giornalista e conduttore dei programmi di Rai Radio3, Pietro Del Soldà.
Dall'incontro tra il regista e drammaturgo teatrale Manfredi Rutelli e il filosofo e conduttore radiofonico Pietro Del Soldà, prende vita un delicato e profondo racconto che invita a riscoprire la spinta all'avventura come esperienza decisiva per conoscere se stessi. Di fronte a un'epoca caratterizzata da un estremo individualismo, dalla paura dell'altro, dall'ossessione per l'identità, dalle frontiere chiuse e da un conformismo che ci rende schiavi delle aspettative, "uscire da sé" sembra rivelarsi la chiave per rivoluzionare il nostro modo di affrontare le sfide della vita e accogliere le diverse culture, abitudini, etiche e politiche. Regia di Manfredi Rutelli. Musiche di Interiors (Valerio Corzani e Erica Scherl).