«La discarica non riapre»: parola dell'assessore di Gregorio
L'esponente del governo cittadino risponde alle opposizioni
martedì 18 ottobre 2016
L'argomento all'ordine del giorno sono le variazioni al bilancio 2016-2018. Ma il tema vero della seduta del Consiglio comunale del 17 ottobre, a tre giorni di distanza dalla comunicazione dell'assessore regionale Santorsola, è stato il 'commissariamento' della discarica da parte del Governo pugliese. Un atto gravissimo secondo una parte delle opposizioni. Tanto da indurre l'ex candidato sindaco dei Cinquestelle, Antonella Papagni, a formalizzare la richiesta di dimissioni del sindaco Amedeo Bottaro, assente per motivi di salute.
«Abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco – ha spiegato Papagni - perché è evidente che non hanno mai avuto a cuore questa città. Prima si sono svenduti l'ospedale, ora la discarica. Si sono piegati alle logiche di Emiliano e quindi la discarica riaprirà. Non ci sembra opportuno che continuino ad amministrare questa città. Certo il sindaco non si dimetterà mai, ma vogliamo che questa richiesta – ha proseguito - rimanga agli atti. La discarica riaprirà. Forse faranno finta di bonificarla, ma poi la riapriranno perché la Puglia ha bisogno di una discarica molto grande. Nel terzo lotto, che è quello con molti problemi in falda, ci sono ancora molti metri cubi a disposizione». Sulla stessa linea Maria Grazia Cinquepalmi del movimento Trani#aCapo.
«Non capiamo se operino nell'interesse dei cittadini o di altri», ha detto la consigliera della lista di Antonio Procacci. «L'ordinanza del sindaco del 23 settembre e la comunicazione dell'assessore regionale di qualche giorno sono del tutto incomprensibili. Va tutto nella direzione di quello che abbiamo sempre detto: la discarica verrà riaperta». Secondo Emanuele Tomasicchio, ex candidato sindaco del centrodestra, poi è incomprensibile l'ordinanza di chiusura del sindaco pubblicata il 23 settembre. «Il fatto che il Comune ordini qualcosa a enti sovraordinati (il riferimento è all'Ato, all'Oga e all'Agenzia regionale dei rifiuti, ndr) mi fa ridere. Questo lascia trasparire ben altro, a mio avviso: il tentativo di abbassare a livelli infinitesimali le nostre municipalizzate per poterle poi svendere».
Non si fa attendere la replica dell'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio, che ha inteso assicurare i suoi concittadini. «Abbiamo appena fatto un'ordinanza con cui si ordina all'Amiu di chiuderla e abbiamo appena approvato in Consiglio comunale una delibera all'unanimità per chiudere i tre lotti», ha ricordato. «Stiamo intensificando il ritmo alla luce di quello che ha detto l'assessore regionale Santorsola con cui si è condiviso un percorso sin da aprile. E c'è stata un'accelerazione da parte del Comune di Trani in vista della stagione delle piogge e con la possibilità che la situazione potesse peggiorare». Di Gregorio parla di «un atto di responsabilità da parte del sindaco Bottaro» e in merito alla paventata possibilità che l'impianto di contrada Puro Vecchio possa riaprire ha detto: «Dopo la bonifica potrebbe capitare qualsiasi altra cosa. Noi abbiamo deciso di porre la parola fine sulla discarica. La cosa più importante è metterla in sicurezza. Stiamo mettendo in atto – ha concluso - tutte le misure utili per rendere sicura la discarica».
«Abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco – ha spiegato Papagni - perché è evidente che non hanno mai avuto a cuore questa città. Prima si sono svenduti l'ospedale, ora la discarica. Si sono piegati alle logiche di Emiliano e quindi la discarica riaprirà. Non ci sembra opportuno che continuino ad amministrare questa città. Certo il sindaco non si dimetterà mai, ma vogliamo che questa richiesta – ha proseguito - rimanga agli atti. La discarica riaprirà. Forse faranno finta di bonificarla, ma poi la riapriranno perché la Puglia ha bisogno di una discarica molto grande. Nel terzo lotto, che è quello con molti problemi in falda, ci sono ancora molti metri cubi a disposizione». Sulla stessa linea Maria Grazia Cinquepalmi del movimento Trani#aCapo.
«Non capiamo se operino nell'interesse dei cittadini o di altri», ha detto la consigliera della lista di Antonio Procacci. «L'ordinanza del sindaco del 23 settembre e la comunicazione dell'assessore regionale di qualche giorno sono del tutto incomprensibili. Va tutto nella direzione di quello che abbiamo sempre detto: la discarica verrà riaperta». Secondo Emanuele Tomasicchio, ex candidato sindaco del centrodestra, poi è incomprensibile l'ordinanza di chiusura del sindaco pubblicata il 23 settembre. «Il fatto che il Comune ordini qualcosa a enti sovraordinati (il riferimento è all'Ato, all'Oga e all'Agenzia regionale dei rifiuti, ndr) mi fa ridere. Questo lascia trasparire ben altro, a mio avviso: il tentativo di abbassare a livelli infinitesimali le nostre municipalizzate per poterle poi svendere».
Non si fa attendere la replica dell'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio, che ha inteso assicurare i suoi concittadini. «Abbiamo appena fatto un'ordinanza con cui si ordina all'Amiu di chiuderla e abbiamo appena approvato in Consiglio comunale una delibera all'unanimità per chiudere i tre lotti», ha ricordato. «Stiamo intensificando il ritmo alla luce di quello che ha detto l'assessore regionale Santorsola con cui si è condiviso un percorso sin da aprile. E c'è stata un'accelerazione da parte del Comune di Trani in vista della stagione delle piogge e con la possibilità che la situazione potesse peggiorare». Di Gregorio parla di «un atto di responsabilità da parte del sindaco Bottaro» e in merito alla paventata possibilità che l'impianto di contrada Puro Vecchio possa riaprire ha detto: «Dopo la bonifica potrebbe capitare qualsiasi altra cosa. Noi abbiamo deciso di porre la parola fine sulla discarica. La cosa più importante è metterla in sicurezza. Stiamo mettendo in atto – ha concluso - tutte le misure utili per rendere sicura la discarica».