La (ex) nobile Trani dipende da questi quattro...

Il commento di Giovanni Ronco dopo il rinvio del consiglio comunale

mercoledì 24 aprile 2019
Trovo penoso che una città dalla nobile storia e dalle cristalline e pregevoli tradizioni politiche liberali, democratiche, culturali come Trani, si sia ridotta a dipendere, per il futuro prossimo o più lontano, da questi quattro politici da strapazzo. La Trani dei Bovio, dei fratelli Pastina, dei Francia o dei Perrone Capano si è ridotta ad aspettare un sì o un no in un consiglio comunale di bambini capricciosi, o di analfabeti o di ominicchi che sbarcano il lunario grazie alla politica. Possono farmi tutte le querele che vogliono ma nessuno m'impedira' di dire ciò che penso, scrivere quello che ritengo sia giusto per "fotografare" e motivare il degrado di una città derisa all'esterno ed incapace di avere e mostrare rappresentanza.

Mentre scrivo le mie fonti m'informano che dopo l'ennesima seduta del consiglio comunale andata deserta, la maggioranza di governo si è riunita, ma stavolta evito pure di riferirvi quanto si staranno dicendo. In questi anni abbiamo visto sindaci che prima o dopo i consigli stavano lì ad elemosinare con le buone o le cattive i voti favorevoli di quattro poveretti. Ieri mi dicevano di consiglieri chiamati al telefono da uomini di vertice di partiti per convincerli a votare il bilancio.

Questa gente avrebbe dovuto sentirsi onorata di rappresentare Trani ed invece sta lì a tirarsi la calzetta fuori tempo massimo, quando avrebbe potuto dimettersi prima o far cadere prima l'amministrazione, sfiduciandola apertamente o raccogliendo firme. Trani una volta dettava legge e viveva di una sua economia, di una sanità dignitosa, di una classe politica di livello. In trent'anni gruppi pseudo dirigenti e politici di serie C, attenti solo al proprio orticello ed al proorio particulare, hanno distrutto una città. E ancora ieri si stava appesi alle dipendenze dei capricci di questi quattro. Pena infinita.